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Dispensa Motion Offense Spred 1

Nella formazione giovanile, il gioco offensivo in forma libera sviluppa un bagaglio di conoscenze ed esperienze indispensabili per poter affrontare – in seguito – qualsiasi altra forma di organizzazione di attacco, in quanto il superamento dei vincoli di tempo, spazio, incertezze, scelte e decisioni migliora la capacità di azione dei singoli e del team. Un sistema fondato sulla capacità di lettura delle singole situazioni, e reso ordinato dall’applicazione di semplici regole che sviluppano le capacità di creare opportunità offensive, viene anche definito“ gioco per letture“.
Il motion offense è una tipologia di gioco di squadra in attacco che crea e sfrutta il movimento della palla e dei giocatori, dove tutti e cinque i giocatori sono coinvolti con il medesimo grado di libertà, iniziativa e creatività, controllo dei ritmi (tempi) e degli spazi di gioco, e dove l’azione dei compagni non è mai preventivamente conosciuta.
Saper guardare il gioco attraverso gli occhi di un compagno permette di svolgere azioni più precise e con maggiore capacità di anticipazione.
Il motion offense differisce da qualsiasi altro modello di attacco in quanto non presenta alcun obbligo di seguire tracce pre-ordinate, definite o ripetitive, né soluzioni previste inizialmente. E’ un fluire di movimenti illimitati regolati dal rispetto di posizioni principali e di regole di base semplici, formulate da ciascun allenatore per la propria squadra, al fine di creare: isolamenti, linee di penetrazione e di scarico, di taglio, collaborazioni con i blocchi, rovesciamenti di palla dovuti semplicemente alla lettura ed alla successiva reazione (“read & react”).
Le origini del motion offense sono abbastanza incerte e lontane, anche se molti osservatori tendono ad attribuirle al famoso coach Hank Iba (1904 – 1993) di Oklahoma State, vincitore del campionato universitario nel 1939 e tre volte presente ai giochi olimpici con la squadra Usa, o alla squadra condotta dal suo assistente coach Bloomer Sullivan di New York Renaissance (Rens) in quello stesso periodo.
Seguirono le differenti versioni proposte da coach Bobby Knight (Army, Indiana University, e Texas Tech, sino alla stagione 2007-2008).
Poiché giocare con il motion offense richiede un insegnamento stabile e perfeziona-to dei fondamentali individuali e di squadra, molte squadre continuano a giocarlo a tutt’ oggi ad ogni livello: Hi-School, College (Wildcats, N.C. Di Coach Bob Mckillop), ed NBA (Boston Celtic's di coach Brad Stevens con il suo famoso "read and react", e San Antonio Spurs di coach Gregg Popovich, in Europa ricordiamo il gioco del CSKA di coach Ettore Messina.
Due o più giocatori che si muovono sul campo seguendo pensieri, idee o movimenti diversi, princìpi e regole non condivise, non potranno mai collaborare utilmente come Squadra.
Perciò occorre utilizzare un linguaggio verbale e non-verbale che generi, prepari e consenta la migliore coordinazione e collaborazione tattico-motoria nell’ambito del team.
Ecco lo scopo dichiarato di un qualsiasi “Motion Offense“.

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