Patron Virtus. Dopo il contatto con Sacrati: "E’ simpatico".  

MENTRE la Virtus sgambava a Santarcangelo in uno scrimmage contro Montengranaro terminato con il punteggio di 101-89 — dove Winston ha segnato 20 punti, Gailius 21 e il reparto dei lunghi si è dimostrato in buona salute con Martinoni che realizzato 13 punti, Homan 10 e Sanikidze 10 —, Claudio Sabatini era a Barcellona ad assistere alle semifinale di final four di Eurolega tra Panathinaikos e Siena.

Anche se distante fisicamente, il patron bianconero ha comunque seguito con attenzione le vicende cestistiche bolognesi e soprattutto della Virtus.

Intanto all’orizzonte il sostituto di Valerio Amoroso non sembra esserci.

"Ci stiamo ancora guardando attorno — spiega Sabatini —, nessuna novità".

Rimane comunque la volontà di andare il prima possibile, forse già nei playoff, al PalaDozza, nonostante la questione diventi di giorno in giorno sempre più intricata. 

"Per come si stanno mettendo le cose è chiaro che per poter essere ospitati in quell’impianto bisogna dialogare con un imprenditore serio come Melegari. L’azione del Comune punta ad estromettere Sacrati, ma a non sciogliere l’Ati che continuerà ad esistere. Certo sono rimasto stupito quando Romagnoli mi telefonò per dirmi che non c’erano problemi per disputare lì la gara di Teramo, ancora non capisco a che titolo parlasse, dato che io mi ero rivolto al Comune".

Tra Sacrati e Sabatini è nata una improvvisa armonia.

"Dal punto di vista sportivo Sacrati ha combinato solo dei disastri, ma merita rispetto per quei 12 milioni di euro che ha speso. Certo, ci fossimo incontrati prima, probabilmente avrebbe utilizzato meno soldi, ma è una persona molto più simpatica di quello che sembra leggendo le sue dichiarazioni sui giornali".

UNA SIMPATIA che ora porta Sabatini a tendere una mano al patron della Fortitudo Pallacanestro. 

"Ci siamo incontrati un paio di volte, io non voglio comperare la società né abbiamo parlato di PalaDozza. Possiamo fare affari insieme e sono pronto a scommettere che la Fortitudo non fallirà".

I tifosi virtussini, però, potrebbero non gradire un proprietario che taglia di un milione di euro il budget per l’anno prossimo e poi dà una mano all’Aquila.

"A chi mi contesterà dico che come imprenditore ho il diritto di fare affare con chi voglio. A me manca il derby, come venivo accolto dai tifosi della Fossa e le 400-500 cartoline che mi hanno inviato le ho tutte incorniciate".

Tornando alla pallacanestro giocata, la Virtus rimarrà a riposo fino a lunedì, quando inizierà a preparare la trasferta di Roma.