Il campionato dell’Air si chiude con il botto. Play-off, quarto posto e il premio di miglior giocatore del torneo conferito a Omar Thomas. Un meritatissimo riconoscimento per il ragazzo statunitense, pezzo pregiato del mercato biancoverde, che bissa il successo dello scorso anno a Brindisi in Legadue.

Thomas come Mvp ha ricevuto 169 preferenze, superando White e Mazzarino. È stato scelto da una giuria composta dai general manager, allenatori e capitani delle 16 squadre di Serie A e da un panel di giornalisti specializzati che potevano esprimere fino a tre preferenze. Thomas succede a Sato, che aveva vinto il premio lo scorso anno. L’ala dell’Air ha chiuso la stagione regolare con 18 punti per gara, il 50% da 2, il 31% da tre, l’85% ai liberi e 6.2 rimbalzi di media e si è tolto anche il lusso di partecipare all’All Star Game. A questo si vanno ad aggiungere tutte quelle piccole cose che non rientrano nelle voci statistiche, ma fanno esaltare il pubblico e lo rendono un giocatore speciale, oltreché un personaggio unico. Thomas esprime così tutta la sua gioia, per una vittoria personale strepitosa. «Quest’anno era molto più difficile assicurarsi questo premio rispetto all’anno scorso. In lega A il livello è più alto, sia quello degli allenatori, che dei giocatori, anche quello dei tuoi stessi compagni di gara. Alla fine, però, ce l’ho fatta ed è senza dubbio frutto del lavoro in palestra. Sono contentissimo». Da buon padre di famiglia e ragazzo con attributi e fede, Omar Thomas sa con chi condividere il premio e chi ringraziare: «Prima di tutto ringrazio Dio per avermi donato questo fisico e questo talento, poi ovviamente la mia famiglia, mia moglie e i miei figli senza i quali non sarei un uomo così felice. Il premio lo condivido con i miei compagni di squadra, senza i quali nulla sarebbe stato possibile. Li ringrazio, perché nei momenti difficili ci sono stati ed insieme ci siamo risollevati. Un grazie anche al coach e alla dirigenza che ha sempre creduto in me. Senza il loro contributo tutto questo sarebbe stato difficile». Il prossimo obiettivo nella testa di Thomas è già focalizzato. L’ala dell’Air ha nella mente Treviso, che vorrà superare per portare Avellino sempre più in alto. «So che Treviso è una buonissima squadra, sono forti, ma noi non siamo da meno. È arrivato il momento di fare un ultimo sforzo, aiutarsi l’uno con l’altro per battere Treviso. Fondamentale sarà la difesa, una possibile chiave della serie. Per il resto posso dire che abbiamo grande fiducia». Se il futuro dell’Air Scandone Avellino è ancora incerto, sebbene più tranquillo rispetto a qualche tempo fa, quello di Thomas è certo. Squadre di primissima fascia bussano alla porta, il suo procuratore americano Dave Gasman e Luigi Bergamaschi, agente italiano del giocatore, vedono in lui una miniera d’oro. Anche la prossima estate Omar Thomas sarà il pezzo pregiato del mercato, con in dote prezioso passaporto comunitario. Appena si parla del suo futuro, l’americano da una risposta secca: «Question mark». Ovvero, punto interrogativo. Una risposta diversa, ma sincera, evitando di fare promesse che magari questa volta non potrebbe mantenere. Non può festeggiare Vitucci, arrivato secondo con 154 voti, classificandosi dietro Trinchieri, 163 preferenze. Cantù gioca un’ottima pallacanestro, ma Vitucci lo avrebbe meritato di più questo premio. Dirigente dell’anno Bruno Arrigoni. Significative le parole di capitan Casoli a fine della regular season: «Voglio ringraziare chi a livello societario sta cercando di mettere a posto le cose, per dare un futuro e una continuità a una realtà che deve continuare a esistere. Spero il quarto posto possa essere l’inizio di qualcosa di molto importante per il futuro. Con Treviso ce la giocheremo».