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“Sono e siamo estremamente adirati per le notizie che sono state diffuse venerdì scorso relative ad una presunta, marcata sofferenza patrimoniale della società. La Sebastiani non ha nessun debito con chicchessia e non vi sono lodi in essere. Si tratta di illazioni prive di qualsiasi fondamento".

Marzio Leoncini che è il direttore generale della Sebastiani-3, ripete più e più volte questo concetto nel corso della conferenza stampa tenuta nella tarda mattinata di ieri e svoltasi presso la sede di piazza della Repubblica. “Come più volte ho dichiarato nei giorni e come pure ha fatto il presidente Silvio Gherardi, lo stato economico-contabile della società è sotto controllo - prosegue Leoncini - La Sebastiani ha saldato ogni impegno relativo al campionato che si è appena concluso. Con alcuni tesserati abbiamo instaurato un rapporto volto a risolvere consensualmente talune e residuali pendenze. In ogni caso alla fine di questo mese vi sarà un'assemblea dei soci, sarà valutata la situazione e, ove ve ne sia la necessità, eventuali e modeste perdite saranno ripianate dagli stessi soci. Ma non sarà così perché la Sebastiani è la sola in A dilettanti a disporre di un capitale di 88 mila euro interamente versato e non soltanto sottoscritto”. Leoncini coglie l'opportunità che si offre per porgere qualche notizia di ulteriore interesse e che esula dal contesto meramente patrimoniale dal quale pare dipendere l'intero incontro con la stampa. ”Stiamo lavorando per rafforzare il nostro organigramma - spiega Leoncini - Personalmente sono motivato a farmi da parte. Non voglio più dedicarmi a tempo pieno al basket come invece ho fatto in questa stagione. Non ve ne è il tempo materiale. Per questo sto pensando ad un professionista che sia in grado di assolvere a tutte le incombenze del caso e che sappia sgravarmi di una mole di lavoro troppo grande e che è di responsabilità. Per ciò, mercoledì venturo m'incontrerò con Alessandro Pasi per tentare di chiudere un accordo con lui e portarlo a Rieti”. Pasi, con tutto il rispetto per il proprio ruolo, non sembra essere la persona adatta: in primo luogo perché non ha le competenze che si richiedono ad un direttore generale; altresì Pasi può essere un buon direttore sportivo anche se, nel ruolo, la Sebastiani-3 dispone già di un professionista che ha più esperienza, maggiori competenze e ben diversa penetrazione sul territorio. Inoltre Pasi, già a Rieti nel 2009, ha un neo di non poco conto: quello di aver difeso ed assecondato a spada tratta Papalia nel momento in cui "l'uomo dei cavalli" manifestò la volontà e l'intenzione di trasferire la squadra a Napoli. Questo inibisce in partenza la possibilità di valersi di Pasi proprio in quanto inviso alla piazza. A meno che lo stesso Pasi non venga affiancato, in un ruolo ben diverso e di prevalente manovalanza, a professionista decisamente di altro spessore quale certamente è Michele Martinelli. E in tale contesto Leoncini rende informazioni non prive d'interesse. “Entro la fine del mese vi sarà un ampliamento dell'organigramma perché nuovi soci faranno il proprio ingresso - dice Leoncini - Tra questi indico due professionisti di sicuro valore quali i notai Angelini e Gianfelice e, ancora Michele Martinelli”. In tal evenienza, uniformandosi alle direttive ed al potere decisionale di Martinelli, l'avvento di Pasi potrebbe forse avere un senso (i due hanno già lavorato insieme a Roseto). Diversamente Pasi sarebbe un clone malriuscito e, quindi, del tutto inutile alla causa. Ma quale campionato disputerà la Sebastiani-3? “Lo sapremo con ufficialità soltanto il 2 luglio - conclude il direttore generale della Sebastiani Basket Rieti, Marzio Leoncini - ma in via ufficiosa molto, molto tempo prima. Io resto sempre fiducioso in una lega 3 o Campionato di sviluppo anche se, i costi di questo torneo, non si discosteranno dalla Lega Due la qual cosa ci spinge a non sottovalutare la pista che conduce all'acquisto di un titolo della seconda lega professionistica”