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Soddisfatto quantomeno della prova dei suoi sotto il profilo dell'intensità e dell'energia un Carlo Recalcati che guarda già con occhi "bellicosi" alla gara-3 di domani:

"Volevamo che fosse una partita ben diversa da quella di mercoledì e siamo stati in grado di recitare il nostro copione.

Cantù aveva giocato una grande gara 1 ma parte del risultato derivava da demeriti nostri; ero sicuro che ognuno di noi avrebbe reagito per dimostrare che siamo competitivi in quei playoll che ci siamo conquistati. Adesso siamo entrati nel clima giusto: mercoledì non c'eravamo, ora abbiamo mostrato di valere questo livello e il prossimo passo sarà quello di fare strada. Una partita del genere rincuora e dà coraggio auspicando di recuperare le energie spese: però quel che conta è che abbiamo recuperato le nostre certezze".

E il coach varesino guarda a gara-3 con la sicurezza del pieno recupero di Kangur e l'auspicio di "riattivare" Rannikko: 

"Domenica (domani n.d.r.) giocheremo a casa nostra e se qualcuno vuole vincere a Masnago dovrà disputare una grande partita dimostrando di essere superiore a noi. Il ritorno ad alto livello di Krjstian e importante per ridare energia e sostanza alla difesa, per gara 3 speriamo di schierare almeno Rannikko anche se non al 100 per cento perché ci aumenterebbe le rotazioni perimetrali e consentirebbe di distribuire meglio i falli.

Alla fine il tecnico della Cimberio rifugge da polemiche sull'arbitraggio nonostante qualche fischio discusso nel finale:

"Sono fortunato nel fare un lavoro che mi piace. A tal punto che non ho la forza di farmelo rovinare: io alleno giocatori e penso a guardare i miei - il suo ragionamento -, non voglio disperdere energie nervose sul discorso degli arbitri. Chi allena i fischietti farà le sue considerazioni: c'era un commissario che ha anche sospeso qualcuno, toccherà a lui valutare e decidere perché io non voglio più rovinarmi il fegato per queste cose. Spiace per la sconfitta ma all'allenamento di domani (oggi n.d.r.) voglio dire alla mia squadra dove hanno sbagliato loro e non dove hanno sbagliato gli arbitri: possiamo e dobbiamo fare meglio e per battere Cantù dobbiamo commettere meno errori".

Sul fronte opposto Andrea Trinchieri legge così una partita assai differente rispetto a gara-1:

"Mi aspettavo una partita durissima - le parole dell'allenatore della Bennet -, storicamente chi vince netto la prima partita poi soffre nella seconda. Il nostro pregio è quello di non aver mai vacillato limitando anche stavolta gli avversari a 64 punti. La spinta ce l'ha data un grandissimo Mazzarino che ci ha preso per mano nei momenti critici, poi nell'ultimo quarto la difesa e stata super. Siamo 2-0 e per noi era fondamentale andare a Varese avendo imposto il fattore-campo in entrambe le gare, ma mi aspetto che il terzo atto sia ancora diverso dai primi due".