SI E’ CONCLUSA l’avventura degli Under 19 alle finali nazionali e, con essa, la stagione agonistica 2010/2011 della Scavolini Siviglia. Si è conclusa anche l’esperienza nel vivaio di Andrea Traini che da oggi entra a far parte in maniera stabile del mondo professionistico.

Il suo congedo dal basket giovanile è stato straordinario: 30 punti, 8 rimbalzi, 3 assist, 35 di valutazione e soprattutto tanta personalità. Così tanta da strappare l’elogio a tutti gli addetti ai lavori presenti a Cividale del Friuli.

Naturalmente il più entusiasta era il suo allenatore Spiro Leka, che ha beneficiato del lavoro svolto da Andrea con la prima squadra, dove ha fatto molto di più che assaggiare il campo in serie A.

Ed una volta tornato fra i suoi coetanei gli ha visto fare cose importanti con una naturalezza non comune:

"Sono in Italia da 15 anni e ho sempre seguito con attenzione le finali nazionali juniores: onestamente non ho mai visto nessuno fare la differenza in maniera così imbarazzante — racconta il coach della Vuelle Under 19 —. In campo Traini faceva davvero quel che voleva. E’ un patrimonio inestimabile che ci ritroviamo in mano qui a Pesaro ed ora speriamo di valorizzarlo nel modo giusto".

Bravissimo anche Leonardo Ciribeni, a cui l’esperienza di Fossombrone, in B dilettanti, ha dato un passo diverso.

Mentre Lorenzo Tortù, di un anno più piccolo, è stato il terzo elemento interessante di questo gruppo che ha fatto tutto quello che poteva non disponendo di stazza nel settore lunghi, se si eccettuano, appunto, i due metri di Tortù che si è adattato a giocare sotto canestro ma ha talento per spaziare altrove: 

"Abbiamo giocato 5 partite in 5 giorni e alla fine non ne avevamo più" sottolinea Leka.

E’ PIACIUTO il gesto del coach di chiamare time-out nel finale, anche se la partita con la Virtus Bologna era ormai segnata, per ringraziare uno ad uno i suoi ragazzi: 

"Volevo regalare loro l’ultima emozione — spiega Leka —, molti alla fine piangevano, per lo stress e la gioia accumulata in una manifestazione che è sempre speciale. Desidero ringraziare anche il mio staff, dai miei assistenti Del Prete e Luminati, al fisioterapista Tamburini fino all’accompagnatore Badioli, perché sono stati straordinari".

Per Traini si aprono le porte del mondo dei grandi: alla società il piacevole compito di gestire il suo talento.