PILLOLE DA GARA-2. Kaukenas scherza in sala stampa dove arriva accompagnato da due delle tre figlie:
"Spero — sorride — che il canestro… come si dice… don’t start to jump".
Tranquillo Rimas, su repubblica.it, 24 maggio, Bruno Arrigoni ha assicurato:
"E’ vero che un capo degli ultras ci si appoggia, ma ormai è un professionista e lo fa senza farlo muovere".
Trinchieri chiude la sala stampa senza passare dalle tv locali "altrimenti mi lasciano qui". Poi si ferma con Sky. Evidentemente qualcuno della pay tv è andato a fermare il pulman.
Sulla questione "maltrattamenti" alla domanda:
"Coach dopo gara-1 lei ha detto che la sua squadra è stata picchiata", Trinchieri ha risposto: "Non ho mai usato il verbo picchiare".
Come promesso — al coach — ecco la rassegna stampa di lunedì 13 giugno.
La Gazzetta dello Sport:
"Abbiamo dimostrato maturità, con le botte che abbiamo preso nessuno ha pianto".
Il Corriere della Sera ha titolato "Siena ci ha picchiato" correggendo poi il verbo nell’articolo: "Quando uno dei miei giocatori era coi piedi fuori dalle linee del campo, pensavo: almeno quello non me lo menano".
La Nazione:
"Ma con tutte le botte che abbiamo preso, non c’è stato un mio giocatore che ha pianto".
E per par condicio La Provincia:
"Ripartiamo dal fatto che nessuno dei miei giocatori, con le botte prese, ha pianto".
Aveva ragione il coach: non ha usato il verbo "picchiare"…
Infine Sky Sport 24. Alla conduzione c’è Luca Tavelli che nel dopo partita chiede a Mario Boni:
"Trinchieri, pur con una certa eleganza, ha parlato di metro arbitrale. Sei d’accordo o no, insomma: gli arbitri in gara-1 e gara-2 hanno favorito Siena?".
"No, no – ha risposto convinto Boni – Siena è una squadra molto forte che gira molto bene la palla e va a cercare i giocatori con tante penetrazioni e tanti contatti. E’ vero, alla fine 31 liberi tentati da Siena e 19 da Cantù. Ma bisogna dire che Cantù ha voluto impostare una partita abbastanza aggressiva, c’era grande pressione nella metà campo di Siena e ci sono stati diversi contatti".