"Per ora solo segnali di fumo, se però Milano ci fa delle proposte le valuteremo". Tornano De Nicolao e Sandri, coach straniero e Pasquali vice. Coin,Veneto Banca o De Longhi per il futuro?
di Enrico Campana
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Speciale  Treviso di Enrico Campana
Ci si imbarca per la Marca, a due passi dalle belle spiagge adriatiche che si stanno affollando con l’estate il  basket provoca dalle parti della Ghirada sudori e tensioni.  Treviso sembra tuttavia riscoprire in questi frangenti  l’importanza del basket di vertice.
In questa estate calda in tutti i sensi, alla Benetton passa per il momento in second’ordine  la caccia al coach illustre  mentre Jasmin  Repesa, transato il contratto,  bidonato dal Real forse  firmerà  per l’Alba Berlino è un capitolo chiuso, e tutto sommato positivo. Tocca adesso a Renato Pasquali?. Lui sulla panca ci sarà, ma quale  vice di un mister X straniero. Il coach neo-scudettato  delle giovanili, Vertemati, invece si è accasato a Treviglio che ha forti ambizioni nella A dilettanti.
Nonostante tutto, per la fiducia che viene riposta nella Benetton, l’icona del successo trevigiano nel mondo,  la curiosità è alta  per l’assetto della squadra di questo strano  “grande addio” al basket dei Gloriosi Verdi. La squadra, si capisce,  sarà al via e con legittime ambizioni. Mal che vada, Benetton mantiene l’impegno, l’importante è creare il quadro giusto per questo passo. Del resto i risultati di quest’anno offrono garanzie da parte del management.  Doppia semifinale nel playoff (e sconfitta inevitabile contro Siena) e nelle Final Four  hanno premiato il lavoro del  “pensatoio” che  ha saputo  capitalizzare  in maniera positiva alcune disavventure, dal tradimento di Nemanja Bjielica  che ha fruttato una bel risarcimento dal Caja Laboral    al “quasi tradimento”  di  Jasmin Repesa che aveva già un altro contratto in tasca, è stato recuperato con le buone e le cattive, ma anche da “separato in casa” ha ottenuto quel che si voleva da lui: una squadra giovane e di sfida, contribuendo  anche al figlio Diego, decisivo con 4 missili nella finale con la Virtus Siena, a portare  lo scudettino under 19. Un traguardo di non poco conto per quella politica “energia verde” che guarda al vivaio perché adesso sono i genitori dei gioiellini che cercano i club, e non viceversa, basta il dato dell’appeal  proprio dalla Virtus Siena, un’altra fra le migliori scuole d’Italia, che ha registrato ben 102 richieste di provini da tutta Italia.
Sono molti i fronti aperti, e il più importante adesso non farsi prendere dalle smanie, gli ultras buoni hanno fatto atto di amore ufficiale  nei confronti della società, adesso la gente capisce quale sarebbe il danno, come valore sociale e di immagine per la città, per la perdita del basket di alto livello, e il capitolo più importante è la missione tutto campo del pivot trevigiano che salvò la Virtus Bologna 30 anni fa, fu poi il tutor di  un certo Villalta nel Basket Mestre e da 20 anni è l’ad vincente  di Verdesport con le sue squadre professionistiche al passo d’addio e gli incantevoli scenari del progetto sociale “primo Sport”. Si tratta di Giorgio Buzzavo che passa da un meeting all’altro, e non vuole essere ricordato certo  come il liquidatore nella sua città che gli ha conferito un caloroso riconoscimento in occasione della nomina di commendatore. Oggi il suo compito è quello, come si dice, di found raiser, il “trovarisorse” e naturalmente lo sforzo è tutto rivolto in questo momento difficilissimo anche per il Nord-Est a garantire la continuità ad alto livello della squadra di basket che significa molto per la città, e può ripartire da una situazione ideale come conoscenza e livello di impianti e relazioni internazionali.
E’ interessante, fortunatamente, più che angoscioso il viaggio nel futuro di questo club che è la metafora dall’Italia, dove una volta si moriva di fame, oggi si può morire di indigestione, di una perdita di valori. “Negli ultimi giorni -  attacca Simone Fregonese al desk del settore Stampa e Comunicazione, una delle certezze del Pianeta Verde - hanno preso piede sui giornali locali voci su un ingresso di alcuni partner interessati alla società”. Ovviamente  non fa nomi, che invece ci  sono:  il Gruppo Coin (col marchio OVS, Oviesse)  e Veneto Banca. E se fosse De Longhi, un marchio importante che come tale ha sempre bisogno di ravvivare la propria immagine, o la Panto (infissi) o una delle altre aziende rampanti del miracoloso Nord-Est col suo pil salva-Italia?
Al desk del vicepresidente operativo è tutto un vortice di telefonate, sperando che la prima sia quella del gran capo che annuncia l’arrivo  del nuovo imprenditore o della cordata della Grande Continuità. “Prima cosa – spiega Enzo Lefevre  questa exit strategy– è l’uscita di tutti i contratti esistenti”  La prima operazione è dunque di bilancio. Va  alleggerito per offrire un budget-fly all’acquirente, per cui  intanto si sono già accasati  in club prestigiosi i pezzi migliori,  il play serbo Stefan  Markovic (Valencia) e l’ala Devin Smith (Maccabi). Ma sulla lista dei partenti  ci sono anche il guerriero croato Sandro Nicevic (non più giovane, ma interessante oltre che per la leadership e la tecnica perché comunitario), il centro Greg Brunner (doppio passaporto Usa-Svizzera, quindi anche lui comunitario che significa poter disporre di uno straniero in più).
Scontato, a meno di sorprese, il destino di Donatas Motijeunas che non ha avuto un grande successo nelle scelte NBA perché il suo ruolo non è ancora definito, ma è uno dei pochi talenti veri europei, esploderà come Kukoc quando metterà su quella massa muscolare che i “famosi” trainers americani garantiscono ai giovani europei. Essendo legato alla Benetton per un altro anno, Houston che (via Minnesota) si è assicurata  la star lituana possiede i diritti e sono cominciate le manovre fra l’agente e il club texano. Ovviamente  l’uscita eventuale garantisce  un altro boy out, e quindi puntare sui  grandi talenti può anche avere risvolti positivi  “Houston – spiega  Fregonese definendo il futuro -   è la squadra che lo ha seguito di più durante l’anno. Se c’e’ il lock out, giocherà con noi fino a che l’NBA non riprende le attività”.
Per trattenere Bulleri, il capitano, si potrebbe fare un’eccezione, un leader serve, e magari potrebbe  materializzarsi  - budget permettendo - un altro “old warrior” come Mordente, il capitano dell’Armani e della nazionale. La sua ragazza è di Treviso, hanno appena comprato casa perché  aspettano  un figlio ad agosto.
Largo ai giovani, dunque, ma con giudizio e con gli stranieri e i tutor giusti, e la certezza di Alessandro Gentile  fino al 2014 contando nell’esplosione definitiva del caterpillar casertano, l’astro nascente della stagione giustamente premiato  come “Il giocatore più progredito dell’anno” (Most Improvedi Italian Player Award, MIIPA) nel corso del Flippers Camp di Passignano che la Benetton segue con simpatia offrendo la sua collaborazione.
De Nicolao  e Sandri, che erano in prestito in A Dilettanti, tornano certamente alla base. De Nicolao dopo l’intervento al ginocchio sta offrendo un saggio delle sue qualità con la under 20, ed è pronto a tornare nella formazione di A.  Nel roster ci sarà forse posto anche per il gigante (2,22)   Cuccarolo che dopo il prestito a Siena è passato  a Biella. Interessante il  tiratore Federico Loschi, utilizzato in B. Resta in prestito per fare esperienza  l’italo-maltese Deguera che con i suoi 2,23  è davvero un grande capitale. Nella A dilettanti sta acquisendo personalità  dopo l’operazione per il problema delle cartilagini del ginocchio,  intanto è stato premiato dalla Lega dilettanti per le migliori percentuali di tiro. Tutto da decidere per l’italianizzato polacco dal cognome impronunciabile, quel Jakub Wojciechowski interessante per i suoi 2,14 arrivato a Treviso a 16 anni ma nazionale di Polonia. Dopo i prestiti di Casalpusterlengo e Brescia, qual cosina ha fatto la scorsa stagione con Repesa: 2,9 punti e 9,2 punti di media, solo 1,1 rimbalzi, un top di 10 punti.
Grazie alle attività del camp, i migliori europei sfilano ogni anno a Treviso e naturalmente alla Benetton  si seguono i giovani talenti  come l’israeliano Gal Mekel e il greco Linos Chrysikopoulos, ma la  concorrenza è fortissima.
Capitolo coach straniero, confermata la “pista slava” come anticipato da Pianetabasket.com. “Trifunovic -  spiega Lefevre – lo conosciamo bene, anche troppo, è in contatto con agenti dal quale stiamo lontani. Perasovic non so che cosa voglia fare, in Turchia non lavora più. E’ libero Aza Petrovic, mentre a Vujosevic coperto d’oro dal Cska  e poi messo alla porta dopo settimane non è conveniente, chi mai pagherà certe cifre per riscattarlo?”.
Naturalmente ecco l’imprevisto, l’interesse da parte di Milano per il perno dell’operazione passaggio di consegne. Incassato un altro grande affare, visto che Gentile jr. guadagnava solo 20 mila euro all’anno, la Benetton  se la ride sotto i baffi. L’affare si può fare, “ma solo quando avrà un senso la valuteremo”, taglia corto il vice-presidente operativo. “Ci sono arrivati – chiosa – solo segnali di fumo attraverso i giornali e gli agenti, se Milano vuole una trattativa, noi siamo qui e la valuteremo”. Il suo contratto è fino al 2014, per la Benetton ci sarebbe un ricco buy out, il ragazzo è grato alla Benetton dove è arrivato sedicenne, ma mai dire mai e fra l’altro il padre a Milano tiene casa da quando 15 anni fa regalò l’ultimo scudetto all’Olimpia.
E mentre Giorgio Buzzavo  “mister sotto traccia” si tiene lontano da ogni discorso impegnativo, fra un appuntamento pronuncia sommessamente una frase sibillina: “Dobbiamo vedere se la società la regaliamo o la teniamo noi”. Da parte sua Gilberto Benetton  ribadisce quello che ha dichiarato a Roma alla presentazione del Progetto Sociale per lo sport, a Treviso il basket fa parte della storia nostra e della città. Si continua, volente e nolente che però in questo caso non farà rima con “squadra perdente”. Anche perché si apre la prospettiva della wild card per le qualificazioni di Euroleague, “se non sarà onerosa”, dicono a Treviso che escludono quindi di ospitare uno dei due gironi  ma contano su un buon 50 per cento di probabilità di giocarsi l’accesso all’Eurolega. Chi vuole smantellare non fa certo discorsi e progetti di questo genere.
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