Gaetano Spera,18 anni di Marigliano in provincia di Napoli, sta per partire per la Ncaa.



Gaetano infatti è entrato a far parte, per meriti sportivi e scolastici, del St. Peter’s college, nel New Jersey, vincendo una borsa di studio completa per quattro anni.

Alto 2m e 11 cm, il giovane Spera è cresciuto all’interno della famiglia di Vivibasket, la società del prof.

Di Lorenzo nata per creare una rete sul territorio per lo sviluppo della pallacanestro nelle scuole, nei centri di addestramento mini basket e nelle società agonistiche, ora diventata punto di riferimento del basket napoletano, a livello cittadino e nazionale.



L’avventura di Gaetano inizia benedetta da tre grandi vecchi del basket americano molto conosciuti in Italia. Gerry Govan, pivot della Partenope nella stagione 1965-66, poi giocatore dell'ABA per molti anni, e Elnardo Webster, grande protagonista con la Splugen Gorizia (oltre che leggenda di St. Peters con 51 punti realizzati in una partita) hanno incontrato Gaetano in palestra.

"Arturo" Kenney ha invece mandato un saluto via telefono ancora in perfetto italiano, rammaricandosi che Spera non giochi nella sua amata Fairfield, avversario di Conference di Gaetano.



D. Allora Gaetano, sei pronto per la nuova avventura? Quanto manca?

R. Si, mi sento pronto, ormai mancano davvero pochi giorni. La partenza è fissata per il 23 agosto, giusto il tempo di fare qualche ultimo bagno.

D. Come sarà organizzato il lavoro?

R. Il 24 e 25 ci saranno 2 giornate orientative, poi a fine agosto cominceranno i corsi. Dal 5 settembre, invece, inizierà l’attività sportiva: fino a metà ottobre ci sarà il lavoro individuale, che riprenderà anche dopo la fine della stagione.

D. Quali sono le sensazioni che ti accompagnano nel tuo viaggio?

R. Sono buone sensazioni, sono consapevole che è un’occasione unica quella che mi è capitata e voglio sfruttarla al meglio. 

D. L’ostacolo più duro che pensi di dover superare?

R. Sicuramente troverò giocatori più preparati dal punto di vista dell’atletismo, ma vado li per crescere, quindi con il duro lavoro saprò recuperare il gap iniziale.

D. Sogni di diventare come Belinelli, Bargnani e Gallinari?

R. Giocare nella Ncaa è già un sogno, quindi per ora voglio concentrarmi su questo, ma è ovvio che mi piacerebbe continuare la carriere in Nba come i campioni che hai citato.

D. Un giorno ti piacerebbe vestire la maglia della nazionale?

R. Lo considero l’obiettivo massimo per ogni italiano che fa sport, ed avendola già indossata, so cosa significa e che valore ha.

D. Chi ti aiutato in questi anni a realizzare questo sogno?

R. La mia famiglia mi è stata vicina in tutte le mie scelte e poi come non dire grazie a Roberto Di Lorenzo che con la sua Vivibasket mi ha permesso di crescere sportivamente ed umanamente. Loro sono la mia seconda famiglia.

D. Cosa ti mancherà a New York?

R. Forse questo panorama (dice guardando il golfo di Napoli)…ma forse!!