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Clausola sul contratto. Richiesta esagerata, Sabatini: rinuncio al giocatore. 

Martedì sera la trattativa per portare il centro nigeriano con passaporto italiano sotto le Due Torri pareva essere arrivata a conclusione. Le quattro parti in gioco: la Virtus Pallacanestro, l’Armani Jeans Milano che ha ancora sotto contratto il giocatore, le agenzie che lo rappresentano e il giocatore stesso sembravano aver trovato l’accordo. Poi, a bloccare l’operazione, sono stati 25mila dollari che la V nera avrebbe dovuto anticipare per alcune spese legate al trasferimento del centro ex Siena.

L’ennesima "sorpresina" in una trattativa che nel silenzio era partita circa tre settimane fa e che si è trascinata tra cucci e spintoni. Ostacolo superato ieri mattina.

Nel pomeriggio, l’ultima sorpresa: è spuntava la questione dei quattro biglietti andata e ritorno da Phoenix a Bologna per un costo complessivo di altri 25mila euro. A questa nuova richiesta, Sabatini si è irrigidito e ha fatto saltare il banco, dicendo senza mezzi termini che Eze poteva rimanere dove era.

DA VENTI giorni il club virtussuno sta rincorrendo il giocatore tessendo un accordo che accontentasse tutti, Eze in primis che, tra stipendio pagato dalla società bianconera e la buona uscita offerta da Milano, alla fine avrebbe percepito più di quel milione di dollari previsto dal contratto che lo lega con l’Armani.

Fino alla tarda serata di ieri l’operazione era in una fase di stallo: vedremo se nella giornata di oggi gli ultimi ostacoli saranno rimossi. La situazione è pressochè kafkiana in quanto nessuno ha fretta. Non ne ha la Virtus che in quel settore è già completa e se da una parte l’arrivo di Eze alzerebbe di parecchio il livello della squadra, dall’altra si registrerebbe un sovraffollamento la cui soluzione più plausibile sarebbe la partenza di Homan, una scelta difficile da prendere a cuor leggero.

Neppure "Big Ben" Eze ha particolare premura di sbloccare la situazione. Il giocatore è sul libro paga dell’Armani fino al giugno del 2012, ma con l’arrivo di Scariolo è definitivamente uscito dal progetto tecnico della squadra biancorossa. I due non si sono particolaermente amati al Khimki, tanto che a metà anno il centro nigeriano ha stracciato un contratto biennale con i russi ed è ritornato nel campionato italiano.

L’UNICA che vorrebbe arrivare presto ad una conclusione della trattativa è proprio Milano che in questo modo si liberebbe di un contratto pesante. Quattro biglietti in business class non sono un ostacolo insormontabile, anche se per il momento sono il granello di sabbia che ha inchiodato tutto il meccanismo.

Sabatini non è persona dalle trattative eterne e, se nei prossimi due o tre giorni non si trova il modo di sbloccare la situazione, l’intera operazione tramonterà.

Non ci sono novità sull’altra trattativa, quella che vorrebbe Bootsy Thornton liberarsi dall’Efes per arrivare poi a vestire la maglia della Canadian Solar.

Anche in questa situazione la Virtus non ha moti di impazienza: Sabatini è pronto ad aspettare fino all’ultimo per riempire la casella che rimane ancora vacante, mentre l’Efes vorrebbe liberarsi di un ingaggio che, anche in questo caso, supera il milione di dollari.

 

QUATTRO viaggi d’aereo in classe business fanno saltare la mosca al naso al presidente virtussino Claudio Sabatini che per tutta risposta per il momento chiude la porta in faccia a Benjamin Eze.