Ksistof Lavrinovic, non doveva giocare, è stato l'MVP
Ksistof Lavrinovic, non doveva giocare, è stato l\'MVP

Incredible impresa per la Montepaschi Siena che, dopo una Gara 2 giocata ancora una volta ad handicap, porta a casa il punto dell'1-1 nella serie playoff contro i Campioni di Grecia del Panathinaikos.

 

Una Mens Sana che ha lottato contro un ambiente che dire ostile è pura gentilezza (in Grecia pare sia tollerabile gettare bibite, monete, bottigliette e quant'altro verso la panchina ospite; la legge consente di tenere pressochè per tutta la durata del match accesi vari fumogeni in curva; ed i tifosi sono così corretti da puntare laser sugli occhi dei giocatori avversari impegnati a tirare i liberi), contro un metro arbitrale che è cambiato più volte all'interno della gara, contro problemi di falli che hanno costretto Pianigiani a rischiare anche Lavrinovic, tornato nei dodici dopo quasi un mese di stop per la frattura della mano sinistra.



Nonostante tutto questo, una formazione composta da gladiatori assetati di vittoria, ha condotto, ha resistito, ha lottato e, alla fine, ha gioito all'interno del proprio spogliatoio.

 

Rimas Kaukenas fino al capolinea, una delle chiavi della vittoria MPS
Rimas Kaukenas fino al capolinea, una delle chiavi della vittoria MPS

La partita, iniziata con un fantastico primo quarto della Montepaschi, capace di guidare a lungo nel punteggio con un Ress strepitoso, tutti i suoi 9 punti nella prima frazione. La prima cosa che è balzata all’occhio è stato il cambiamento di rotta da parte della MPS, invece di affidarsi ossessivamente al tiro da tre punti, gli uomini di Pianigiani hanno aggredito il ferro , mantenendo sempre sull’attenti la difesa del Panathinaikos.

Quello che purtroppo non è piaciuto sono stati i falli che Eze ha speso ingenuamente, come in Gara 1, su Batiste, 3 in tre minuti. Va dato atto che, come era prevedibile, il metro arbitrale è stato almeno dubbio, con alcuni fischi che hanno rasentato la fantascienza. Un dato che parla più ogni inutile polemica, è il conteggio dei falli al sedicesimo: 16 MPS, 8 PAO.

Nonostante tutto, Siena ha retto splendidamente, reagendo anche alle serate storte di Domercant (-9 di valutazione) e Sato (3 falli anche per il centrafricano nel primo tempo, tenuto all'asciutto dalla difesa attentissima di Perperoglu), chiudendo al ventesimo sul 43-38. Nota estremamente positiva per la MPS è stato il rientro in campo di Lavrinovic, gettato nella mischia al 12esimo, nonostante la mano sinistra sia tutt’altro che guarita.

 

Tomas Ress, il suo contributo nel primo quarto è stato fondamentale
Tomas Ress, il suo contributo nel primo quarto è stato fondamentale

Nel terzo quarto Siena ha rischiato il ko quando, nei primi sei minuti della ripresa, ha realizzato solo 2 punti, subendone 12, e trovandosi sotto di quindici lunghezze. Ma il cuore, gli attributi e la classe dei Campioni d’Italia, hanno consentito di rientrare ancora una volta in partita. Grazie a Lavrinovic che, dopo un naturale periodo di riadattamento al basket giocato, ha preso a segnare e, soprattutto a difendere come nessun suo compagno aveva fatto sui pivot greci, di fatto togliendo il gioco in post basso a Pekovic e Batiste.

Il massimo sforzo senese ha portato Sato, a 4’19 dalla fine, a realizzare il sorpasso sul 70-71. Siena da li in avanti ha messo tutta la pressione della gara sulle spalle del Panathinaikos che, ha subito il colpo. I continui cambi di difesa della MPS, con Carraretto impiegato da quattro tattico su Fotsis, ha messo in difficoltà i padroni di casa, mentre sull'altra metà campo ha continuato ad attaccare la difesa greca, infilandola come un coltello rovente nel burro: l’11/12 dal campo per l’MPS nell’ultimo periodo è chiaro esempio di lucidità sia fisica che mentale.

Ora Sienasarà padrona del proprio destino, giocandosi le gare che potrebbero qualificarla per le Final Four tra le mura amiche del Pala MensSana, luogo dove solitamente le percentuali nel tiro pesante sono migliori rispetto al 14/54 avuto nel mega-impianto di OAKA. Non saranno di sicuro gare facili, ma l'importante, come ci ripete coach Pianigiani da due anni, è riuscire ad arrivare a giocarsi queste gare.

Cogliamo l'occasione per lanciare un messaggio ai tifosi senesi: a prescindere da come vadano a finire queste due gare, ci piacerebbe che l'immagine dell'Italia, prima che di Siena, ne esca rafforzata verso un popolo che fu la culla della civiltà, ma che tale virtù la deve aver scordata da molto tempo.

 

L'uscita dal campo dei giocatori senesi, bersagliati dai
L\'uscita dal campo dei giocatori senesi, bersagliati dai \"tifosi\" ateniesi

MVP: Ksistof Lavrinovic. Non ce ne vogliano McIntyre, alla seconda prova oltre i venti punti in 48 ore, o Kaukenas, 22 punti con 8/11 al tiro, ma l'importanza di avere o meno uno come Lavrinovic in campo la si è vista in questa Gara 2. Non doveva giocare, la decisione di andare in panchina per dare una mano ai compagni, l'ha presa lui stesso mercoledì a cena con Pianigiani. Nei 15 minuti in cui è stato in campo ha messo a segno 9 punti col 100% al tiro, 4 rimbalzi (3 in attacco), 3 recuperi e 1 stoppata. Bentornato Ksistof.

Q.I.: McIntyre, Kaukenas, Jasikevicius, Lavrinovic, Ress.

NOTE: Fallo Antisportivo ad Henry Domercant a 4’28 dalla fine del secondo quarto, francamente regalato anche per le nuove regole…