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Boston Celtics – New York Knicks 117-115 (ot)

Un super Rajon Rondo aiuta i Celtics a superare l’ostacolo Knicks dopo un overtime, mettendo a referto una tripla doppia da 18 punti, 17 rimbalzi e 20 assist, nettamente penalizzato dalla serata no al tiro (7/20 dal campo). Nonostante una partenza razzo, i Celtics vengono subito rimontati da New York con Baron Davis in cabina di regia, addirittura gli ospiti spingono fino al +12 a metà secondo quarto, ma Rondo e Bass rimettono in carreggiata Boston. Paul Pierce (34 punti per lui) nel terzo quarto guida i suoi nell’allungo, ma la corsa dei Celtics si ferma fino al +8. Nel quarto finale i Knicks provano a rimontare, ma una tripla di Allen riporta Boston sul +8, poi 6 punti di Lin e 6 punti di Anthony permettono ai Knicks di riportarsi avanti. Nei secondi finali il 2/2 ai liberi di Novak dà il +3 agli ospiti, ma una tripla di Pierce a 5” dalla fine condanna le due squadre all’overtime, dove con 5 punti di Rondo e 5 punti di Allen i Celtics mettono in cascina una vittoria fondamentale in ottica playoff.

Punti: Pierce 34, Rondo, Garnett, Bass 18; Anthony 25, Stoudemire 16
Rimbalzi: Rondo 17, Garnett 10; Chandler 14, Stoudemire 10
Assist: Rondo 20; Davis 7

Los Angeles Lakers – Miami Heat 93-83

L’assenza di Chris Bosh pesa per Miami, che incassa la seconda sconfitta consecutive, contro dei Lakers col dente avvelenato e in rampa di lancio. 33 punti di Bryant e un’ottima difesa da parte di World Peace sono lo chiavi della vittoria dei gialloviola, che sin dall’inizio del match provano a mettere la quarta. Nella prima frazione Bryant segna 18 punti, 2 in meno degli Heat, e i Lakers si portano avanti di 8 alla prima sirena. Miami riesce a prendere le contromisure con l’ingresso di Battier, ma non cambia la sostanza, anzi i padroni di casa riescono ad aumentare il vantaggio. Con un Wade poco ispirato, ci vuole il miglior Lebron James per tirare su Miami, ma il massimo che riescono a produrre gli ospiti è una rimonta fino al -2, annullata subito dai canestri di Bynum e World Peace. Wade esce anzitempo dal parquet per falli, e Miami riuscirà solo parzialmente a riavvicinarsi ai Lakers, che portano a casa la terza vittoria di fila.

Punti: Bryant 33, World Peace 17; James 25, Wade 16
Rimbalzi: Bynum 13, Gasol 10; James 13
Assist: Blake 6; James 7

Toronto Raptors – Golden State Warriors 83-75

Dopo una prima metà di gara in cui sembravano poter sbancare l’Air Canada Center, i Warriors spariscono, lasciando a Toronto una vittoria che dà ossigeno ad una squadra apertamente in crisi. 16 punti di David Lee nella prima metà di gara guidano i californiani al +9 con cui si dirigono verso l’intervallo lungo, ma già nel terzo quarto i canadesi si riavvicinano, mettendoci più intensità e dominando a rimbalzo. Nel quarto finale, un parziale 13-4 permette ai Raptors di superare gli avversari e di allungare, e nonostante un Monta Ellis ispirato, i minuti finali sono una sagra degli errori al tiro per gli ospiti.

Punti: Derozan 25, Barbosa 18; Lee 22, Ellis 20
Rimbalzi: A. Johnson 13, J. Johnson, Davis 12; Lee 12, Rush 9
Assist: Bayless, Derozan, J. Johnson 4; Ellis 7

Charlotte Bobcats – New Jersey Nets 101-104

Una sfida non certo d’élite quella della Time Warner Cable Arena di Charlotte, dove i Bobcats registrano al 13 sconfitta stagionale (trentunesima complessiva), allungando la striscia di sconfitte consecutive a quota 5. New Jersey può godere del franchise record di Deron Williams, che mette a segno 57 punti tirando 16/29 dal campo e facendo percorso netto dalla lunetta con 21 libberi realizzati su 21 tentativi. Parte benissimo Charlotte, che tocca il +7 nel primo quarto e addirittura il +16 nel secondo con i canestri di Brown e Augustin, ma Deron Williams praticamente da solo riesce a tenere testa agli avversari. I Nets raggiungono i Bobcats già nel terzo quarto, per poi allungare fino al +7 nella frazione conclusiva, Charlotte ha una reazione d’orgoglio e si porta sul -2 con una tripla di Augustin a 1’ 45” dal termine, e nel finale i Nets rischiano di sprecare un altro allungo. Williams porta New Jersey sul+7 a 20” dal termine, ma una palla persa da Williams e 5 punti in 17” da parte di Maggette riaprono la contesa. Brooks ai liberi fa 1/2, e allo scadere Augustin non mette la tripla del possibile overtime.

Punti: Maggette 24, Henderson 15; Williams 57
Rimbalzi: Maggette 7; Humphries 13
Assist: Diaw 8; Williams 7

Philadelphia 76ers – Chicago Bulls 91-96

Chicago approfitta del periodo no di Miami per allungare la sua striscia di vittorie e riportarsi in testa alla Eastern Conference, vincendo a Philadelphia una partita equilibrata, ma che nel finale ha visto prima l’affondo dei Bulls, e poi la mini rimonta dei padroni di casa. È il solito Rose a trascinare i Bulls già con 13 punti nel primo quarto, ma i Sixers si confermano una squadra solida, e rimangono a contatto alla prima sirena, trovando anche il +8 nel secondo quarto con Iguodala. Rose e Hamilton guidano nel terzo quarto la rimonta degli ospiti, e nel quarto finale con le triple di Deng e Rose Chicago tocca la doppia cifra di vantaggio. Sul +13 Chicago sembra aver messo la vittoria in cassaforte, ma Young trascina i Sixers sino al -2 a 1’ 38” dalla fine. Nonostante qualche brivido i Bulls tornano da Philadelphia con la vittoria grazie al 3/4 finale dalla lunetta di Noah.

Punti: Young 17, Holiday 16; Rose 35, Boozer 13
Rimbalzi: Brand 13; Noah 18
Assist: Williams 7; Rose 8

Houston Rockets – Los Angeles Clippers 103-105 (ot)

Houston non riesce a chiudere la mini serie negativa, ora di tre sconfitte consecutive, e dopo un overtime deve cedere il passo in casa ai Clippers, che dal canto loro ritrovano la vittoria e non scendono dal treno delle teste di serie. Nonostante il periodo nero, i texani mantengono la settima piazza, in piena zona playoff, e questa sconfitta potrebbe risultare meno pesante del dovuto. Match equilibratissimo, ma che aveva visto partire meglio i padroni di casa, grazie ai canestri di Martin e Dalembert. I Clippers riagguantano Houston sin dall’inizio del secondo quarto con un canestro di Bledsoe, ma le triple di Martin e Lee riportano Houston a due possessi di vantaggio. Nel terzo quarto regna l’equilibrio, e nel quarto finale Paul prova a dare la scossa ai losangelini, guidandoli sul +6, ma Houston resta a contatto, e l’1/2 ai liberi di Dalembert nei secondi finali porta le due squadre al supplementare, dove sono decisive le 2 palle perse di Martin e il suo 0/4 al tiro.

Punti: Martin 25, Dalembert 17; Paul 28, Foye 15
Rimbalzi: Scola, Dalembert 12; Griffin, Jordan 11
Assist: Martin 8; Paul 10

Phoenix Suns – Sacramento Kings 96-88

In una stagione poco esaltante torna a fare la voce grossa Phoenix, che contro Sacramento ottiene la terza vittoria consecutiva e si avvicina ad una ottava piazza che sembrava essere ampiamente fuori portata poche settimane fa. Ancora una volta Nash & co. hanno bisogno di una rimonta per portare a casa la vittoria, con Sacramento che già nel primo quarto aveva toccato il +9 grazie ai canestri di Thornton. Nel secondo quarto Thomas porta i Kings sulla doppia cifra di vantaggio, ma già qui i padroni di casa abbozzano una prima rimonta, chiudendo sul -5 alla seconda sirena. La rimonta si completa dopo l’intervallo col 4/4 ai liberi di Frye, e un parziale 9-0 permette ai Suns di allungare. Outlaw riporta in carreggiata Sacramento, che chiude il terzo quarto sopra di un punto, ma l’ultimo quarto è interamente di marca Suns. Due triple di Brown e una di Dudley segnano pesantemente il parziale 11-1 con cui Phoenix confeziona la fuga, ma per oltre 4 minuti i Suns non trovano più il canestro, e Sacramento riduce lo svantaggio ad un solo possesso. Una tripla di Nash scuote Phoenix, e nel finale i canestri di Hill e Dudley mettono in ghiaccio la partita.
Punti: Nash 19, Gortat, Dudley 14; Thornton 21, Evans 17
Rimbalzi: Gortat 17, Frye 10; Cousins 14
Assist: Nash 7; Evans 6

San Antonio Spurs – Denver Nuggets 94-99

Continua l’emergenza per Denver, ma nonostante ciò i Nuggets espugnano Fort Alamo, ottengono la terza vittoria consecutiva e restano saldamente agganciati al treno playoff. Gli Spurs, alla terza sconfitta nelle ultime 5 partite, vedono avvicinarsi sempre più Clippers e Lakers, pronte ad insidiarli per la seconda piazza. Ty Lawson si carica i suoi sulle spalle, e chiude ad un solo rimbalzo dalla tripla doppia, mentre agli Spurs non bastano i 25 punti di Parker e il rientro di Manu Ginobili. Denver parte a razzo, toccando il + 11 dopo pochi minuti con 7 punti di Afflallo, e neanche le bombe di Bonner e Ginobili riescono a stordire i Nuggets, che chiudono il quarto sopra di 8 lunghezze. Continua a colpire dall’arco San Antonio nel secondo quarto, stavolta con Neal, ma Denver registra addirittura il massimo vantaggio con il +16 firmato Miller. Un parziale 10-0 con protagonisti Parker e Leonard riporta i texani a contatto, ma i Nuggets riescono a mantenere il vantaggio all’intervallo lungo, anche se solo di 4 lunghezze. Al rientro in campo gli Spurs raggiungono la parità, ma Denver non si perde d’animo e allunga sul +7 con Harrington e Faried. Una tripla di Ginobili riporta i padroni di casa sotto di due possessi, e Denver mantiene questo vantaggio fino alla fine del quarto. Una tripla di Jefferson e un canestro di Ford lasciano presagire una possibile rimonta Spurs, ma i Nuggets tengono bene e rispondono con le triple di Lawson e Afflallo, mantenendosi sempre a due possessi di vantaggio. Duncan porterà i suoi sul -1 a 30” dalla sirena, ma 4 punti di Lawson e le triple sbagliate da Neal chiudono il match, consegnando la vittoria agli ospiti.

Punti: Parker 22, Duncan 14; Lawson 22, Harrington 16
Rimbalzi: Duncan 9; Lawson 9
Assist: Parker 7; Lawson 11

Benedetto Giardina