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I Bulls rafforzano la prima piazza nella Eastern Conference passando a Detroit ai supplementari, ma l'overtime sorride anche ai Lakers, che vincono la quarta partita consecutiva senza Kobe Bryant fermando i Mavericks. Prima sconfitta casalinga dei Knicks nell'era Woodson: Miami viola il Garden

2011-12 NBA Los Angeles Lakers Pau Gasol - 0

DETROIT PISTONS-CHICAGO BULLS 94-100 OT

Per ritrovare l'ultima volta in cui Detroit vinse contro Chicago bisogna sfogliare all'indietro il calendario fino al dicembre del 2008, quando i Pistons fermarono i rivali di Division al Palace con 40 punti di Rodney Stuckey: questa notte la point-guard di Detroit ne mette a referto 32, ma non bastano per evitare alla formazione di coach Lawrence Frank la 15esima sconfitta consecutiva contro i Bulls, e il terzo sweep subito per la terza stagione di fila. Derrick Rose, che sta recuperando da un infortunio alla caviglia, segna 24 punti con 9 assist e la tripla decisiva per forzare l'overtime: importante, per la squadra di Thibodeau, ritrovare il miglior #1 prima dell'inizio della post-season, quando, con 6 partite ancora in calendario e un vantaggio di 3.5 gare su Miami, la prima piazza nella Eastern Conference sembra ormai un dato di fatto. Buono anche gli impatti di Joakim Noah (doppia-doppia da 20+17) e di Kyle Korver in uscita dalla panchina: Thibodeau si affida a lui piuttosto che a Rip Hamilton nell'overtime, e l'ex-Phila ripaga la fiducia segnando una tripla cruciale e un paio di tiri liberi che mettono in ghiaccio il risultato.

NEW YORK KNICKS-MIAMI HEAT 85-93

Nel frattempo al Madison si fanno prove di post-season, ma nonostante un Carmelo Anthony da 42 punti, 9 rimbalzi e 5 assist, New York accusa la prima sconfitta casalinga nella gestione Woodson, rovinando così il perfetto record di 9-0 e ri-scivolando in ottava piazza a mezza gara di distanza da Philadelphia. Gli Heat, che prima di questa vittoria avevano perso 8 delle loro ultime 11 trasferte, vivono di una prestazione solidissima dei Big Three: LeBron James e Chris Bosh vanno in doppia-doppia rispettivamente con 29+10 e 16+14, mentre Dwyane Wade si "ferma" a 28+9: decisivo il parzialone di 18-3 piazzato alla metà del quarto periodo dopo che una schiacciata di JR Smith aveva riportato i Knicks a -4.

CHARLOTTE BOBCATS-BOSTON CELTICS 82-94

Con Ray Allen a combattere ancora con una caviglia in disordine, Doc Rivers decide di far riposare anche Paul Pierce e Kevin Garnett, convinto di aver comunque qualche chance contro i disastrati Bobcats (perso anche Maggette, fuori per tutta la stagione), e alla fine dimostra di aver ragione. Ovviamente è Rajon Rondo a prendersi il palcoscenico con 20 punti e 16 assist (per la 12esima volta consecutiva dispensa monete in doppia cifra), ma contributi importantissimi arrivano anche da Brandon Bass (22+9) e Avery Bradley, che si sta dimostrando giocatore sempre più importante per gli equilibri dei biancoverdi: chiuderà a quota 22, innescando il parziale decisivo di 10-2 nel quarto periodo.

LOS ANGELES LAKERS-DALLAS MAVERICKS 112-108 OT

Kobe Bryant segue dai box la quinta partita consecutiva per un infortunio alla tibia, ma i suoi Lakers, dopo aver battuto in serie Hornets, Spurs e Nuggets, tarpano le ali anche ai campioni in carica archiviando la quarta W in fila che dà 2.5 gare di margine sui Clippers nella corsa alla terza piazza ad Ovest. Tre canestri cruciali di Ramon Sessions (22 punti) permettono ai gialloviola di forzare l'overtime e sono poi due triple (massimo in carriera...) di Pau Gasol (20+10 per il catalano) e un jumper di Metta World Peace (18) a griffare il decisivo allungo nel prolungamento. Andrew Bynum, non in perfette condizioni fisiche, comincia male ma chiude con 23 punti e 16 rimbalzi, ma chi va veramente sopra le righe è Matt Barnes, in odore di tripla doppia dalla panchina con 11 punti, 11 rimbalzi e 8 assist.

DENVER NUGGETS-HOUSTON ROCKETS 101-86

Denver fa un altro piccolo passo avanti verso la post-season aggiudicandosi lo scontro diretto con Houston, utile per prendere una gara piena di vantaggio sui texani, a loro volta, però, braccati da Phoenix. Arron Afflalo e Ty Lawson si dividono la palma del miglior realizzatore con 20 punti a testa, Corey Brewer ne aggiunge 14 dalla panchina, mentre Danilo Gallinari si ferma a 10 con 5 rimbalzi e 3 assist in 29' sul parquet: per i Rockets, inutili i 19 per la coppia Scola-Budinger.

NEW ORLEANS HORNETS-MEMPHIS GRIZZLIES 88-75

"E' stata una nottata bruttissima, terribile. Abbiamo segnato 75 punti, ma non si batte nessuno con soli 75 punti. La nostra difesa sul pick'n'roll è stata orribile, anzi, la nostra difesa in generale è stata orribile". Coach Lionel Hollins non si dà pace per la sconfitta che mina pesantemente le possibilità dei Grizzlies di artigliare il quarto posto a Ovest e il fattore campo quantomeno nel primo turno dei playoff, ma gli Hornets, seppur privi di Jack e Ariza ma ringalluzziti dalla presenza del nuovo proprietario, Tom Benson, in tribuna, e da quella di Eric Gordon in quintetto (18 punti per l'ex-Clippers, con lui il record stagionale è 5-2...), dimostrano di essere potenzialmente molto di più che il fanalino di coda della Western Conference. Belinelli, ricollocato in panchina per il rientro dello stesso Gordon, produce 6 punti e 3 assist in 21', ma con un modesto 2/9 dal campo.

ATLANTA HAWKS-TORONTO RAPTORS 86-102

CLEVELAND CAVALIERS-ORLANDO MAGIC 84-100

SACRAMENTO KINGS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 104-103

 

Daniele FANTINI (Twitter: @DanieleFantini) / Eurosport