Marco Bonamico
Marco Bonamico

PAVIA. La LegaDue ignora l’articolo 113 e Pavia rischia di pagarne le conseguenze. Ieri la LegaDue ha pubblicato tutte le ipotesi di arrivo a pari punti dopo l’ultima giornata di domenica e Pavia sarà esclusa dai play off se chiude a 30 punti con Rimini, Livorno, Jesi, Venezia e Scafati, indipendentemente dallo scarto subito con Jesi.

 

Secondo l’articolo 113 della Fip invece Pavia sarebbe comunque nei play off se perdesse con non più di 7-10 punti di scarto. «Applichiamo l’interpretazione della Corte federale», dice Marco Bonamico, presidente della LegaDue. Non parla Gianmarco Bianchi, presidente della Nuova, ma ha tempo fino alle 14 di oggi per il ricorso e probabilmente lo farà.

 

In caso di arrivo a pari punti di più squadre si ricorre alla classifica avulsa, ma cosa si fa se anche a quel punto resta l’equilibrio? L’articolo 113 del Regolamento esecutivo Fip è chiaro: «Qualora risultasse un’ulteriore parità, la precedenza sarà attribuita alla squadra con il maggiore quoziente canestri, calcolato dividendo il totale dei punti segnati per il totale dei punti subiti, limitatamente agli incontri diretti tra le squadre in parità nella classifica avulsa». Per altro anche la LegaDue fa riferimento all’articolo 113 quando deve ammettere una squadra alle Final four e sul suo sito internet potete leggerlo. Conti alla mano, in caso di arrivo a pari punti di sei squadre, Pavia sarebbe davanti a Livorno e quindi nei play off, a patto di perdere a Jesi con uno scarto contenuto (da 7 a 10 punti a seconda di quanti ne segna l’Edimes) e conservare così il vantaggio nel quoziente canestri sui toscani.

Ieri invece la LegaDue ha stravolto l’articolo 113 risolvendo a modo proprio il caso di parità tra più squadre. «Non è una nostra decisione, ma una interpretazione della Corte federale - dice Bonamico, presidente della LegaDue - . Dopo che Bianchi ci ha chiesto come avremmo applicato l’articolo 113 ci siamo rivolti alla Corte e loro ci hanno risposto che si fa la classifica avulsa della classifica avulsa e che il quoziente canestri va applicato solo se la classifica avulsa non consenta di stabilire chi è in vantaggio». In pratica la prima classifica avulsa dice che Venezia sarebbe davanti a tutte con 7 vittorie, Scafati ultima con 3 e tutte le altre a 5. A quel punto si fa l’avulsa tra Jesi, Rimini, Livorno e Pavia, una classifica che vede in vantaggio marchigiani e romagnoli con 4 vittorie a testa, mentre i toscani e l’Edimes ne hanno due. Per stabilire chi tra Livorno e Pavia va ai play off si dovrebbe fare il quoziente canestri invece sul sito della LegaDue si legge che i toscani sono noni perché sono in vantaggio di un punto nella differenza canestri con l’Edimes. E il quoziente canestri che fine ha fatto? Non appare.

L’interpretazione che dà la LegaDue non è nuova visto che l’ha sempre applicata anche in passato: «Non parlo del passato - dice Bonamico - perché sono qui da due mesi». Non tutte le leghe però fanno così. «Non commento il caso di Pavia perché non lo conosco - dice Curioni, presidente della Lega nazionale pallacanestro, che riunisce le squadre di A, B e C dilettanti - ma noi abbiamo sempre applicato l’articolo 113».

 

 

da Basketnet.it