Mazzarino killer della F
Mazzarino killer della F

Cucciago- la partita è finita da un paio di minuti e Sacrati, patron della Fortitudo, fuma pensieroso fuori dalle lamiere del Pianella sotto la pioggia battente, pensa alla sua creatura, una squadra senza capo né coda che perdendo a Cantù ha “un piede nella Fossa” come scritto sullo striscione canturino esposto a pochi attimi dal termine.

 

 



La NGC ha vinto in modo cristallino, giocando con cuore (Mazzarino che vola fuori dal campo e Pinkney che si tuffa per recuperare un pallone), difendendo bene (ottimo ancora Pinkney su Papadopoulos) e prendendo subito l’iniziativa su una GMAC povera d’idee.

Cantù è partita forte (9-0 al 5’) ed ha chiuso comunque il primo quarto sul 20-11 con la Fortitudo che ha registrato un misero 5 di valutazione complessiva. Il vantaggio brianzolo incrementa (33-18) anche se la GMAC non molla e nella ripresa si riavvicina a -6 ma ancora la NGC scappa di nuovo (+14 al 29’).

Se i felsinei rientrano (55-51), approfittando della pessima serata canturina al tiro da tre (2-19) Cantù fa l’elastico e si riallontana grazie ad un gran canestro più fallo su tap in di Lydeka (60-51) e presto risale a +14.

L’ultimo tentativo bolognese è una tripla di Malaventura ma il cardinal Mazzarino chiude la contesa con una tripla a 42” dal termine (71-62).

Cinque brianzoli in doppia cifra con Lydeka ottimo sotto canestro, Mazzarino a quota 13, Rich e Elder (11 punti a testa) umorali ma soffici nei loro momenti buoni ed un Gaines attento in regia (10) e con un Pinkney più positivo di quello che dicono le cifre (8+6) ed, a nostro avviso, dei 4 Usa di Arrigoni quello più meritevole di una riconferma per continuità di rendimento e professionalità dimostrata durante l’anno.

Un vero disastro la Fortitudo: senza un playmaker decente (mediocre Huertas, impresentabile Lamma) con centri lenti e macchinosi che anche quando riescono ad attirare le attenzioni delle difese avversarie come Papadopoulos (11) non trovano poi tiratori pericolosi sul perimetro, pessimo Scales acquistato per quello ma autore di 3 miseri punti.

Se poi Mancinelli (10+8) alterna cose discrete a castronerie non può bastare un Gordon (21), per una volta col cervello collegato ai suoi garretti esplosivi, per salvare il povero Pancotto considerando che l’Effe dovrà affrontare Caserta e Teramo mentre Rieti ha due match point contro Ferrara in casa e soprattutto con Udine all’ultima giornata. Per salvarsi la Fortitudo ha bisogno di un miracolo stile Alibegovic…

Risultato finale: 74-64

Il peggiore: totalmente avulso dal gioco, forse nemmeno del tutto colpevole visto lo sviluppo del gioco felsineo, Alex Scales è stato impalpabile.

Il migliore: ben 30 di valutazione in 20 minuti per 13 punti, nove rimbalzi, 100% dal campo. Se Papadopoulos è stato uno dei migliori centri d’Europa per una sera Tau Lydeka è stato la reincarnazione di Songaila.

Le pagelle:

Cantù:
Gaines 6.5 Zacchetti 6 Rich 6 Toure 5 Mazzarino 7 Lydeka 8 Elder 6 Pinkney 6.5 Prato sv Berti ne Squarcina ne Pedalà ne

Fortitudo: Huertas 5 Gordon 7 Mancinelli 5 Cittadini 6 Malaventura 5 Papadopoulos 6 Lamma 4.5 Slokar 4 Scales 4 Achara sv

Carlo Perotti