SAN ANTONIO - DALLAS 93-106 (Dallas vince la serie 4-1)



San Antonio: Duncan 30 punti, Duncan 8 rimbalzi, Parker 12 assist.



Dallas: Nowitzki 31 punti, Dampier 12 rimbalzi, Kidd e Barea 5 assist.


 

Dirk Nowitzki alza il dito: Dallas passa il turno
Dirk Nowitzki alza il dito: Dallas passa il turno

Era dall’edizione dei Playoff 2000 che i San Antonio Spurs non uscivano al primo turno.

 

Allora, contro i Phoenix Suns di Jason Kidd, Gregg Popovich dovette fare a meno di Tim Duncan. Stavolta, a “tradirlo” è stato il fisico malandato di Manu Ginobili, afflitto prima dai problemi alla caviglia poi da una frattura da stress che gli ha impedito di dare una mano ai compagni. Ma siamo sicuri che con l’argentino in campo questi Mavericks, che doppiano la vittoria di una serie contro gli Spurs dopo la rocambolesca semifinale di Conference 2006, avrebbero perso?

La verità è che Dallas ha il talento diffuso, la fisicità e l’atletismo per accoppiarsi alla perfezione e inibire la carica di San Antonio. Eventualmente anche con Ginobili. Che avrebbe dato più fantasia, più capacità di battere l’uomo e creare maggiori opportunità di scarico, più pericolosità offensiva. Quella che è mancata al supporting cast forse più inadeguato dell’era Duncan, che ha fruttato due sconfitte casalinghe nella serie, la seconda e la terza sulle ultime diciassette nei Playoff. L’ultima, come detto, nel 2006, proprio ad opera dei Mavs di Dirk Nowitzki.

A proposito di Dirk: il tedesco gioca la miglior partita della sue serie, parte da più distante, attacca con convinzione il diretto marcatore e tira sulla testa dell’avversario nei cambi di marcatura. Segna 12 punti nel primo quarto, tra cui quattro canestri di fila, e contribuisce a dare la sensazione che la stagione degli Spurs stia finendo (31-20 il parziale dei primi 12’). L’attacco dei nero-argento è come al solito Parker-Duncan, che segnano 15 punti in coppia (e 56 dei 93 di fine gara), ma non basta.

Nel secondo quarto il palcoscenico è della coppia George Hill-Ime Udoka: i due mettono a referto sette punti a testa e, dopo essere andata sotto di -12 (45-33 a 6’40” dall’intervallo), San Antonio torna a -4 (52-48) grazie ad una tripla del rookie, ritenuto alla vigilia inadatto alla competizione da parte del suo coach. Nel terzo quarto, il parziale che segna la partita: a 6’ dal termine, ancora sul +4 (63-59), Rick Carlisle chiama timeout, e quando tornano in campo i suoi ragazzi piazzano un 9-0 tramortente (72-59). Il divario si allarga poi grazie ad una tripla dall’angolo allo scadere di Jason Kidd (4/9 da tre totale) che regala Dallas il +15 (82-67).

Gli Spurs sono costretti a rincorrere, ma non hanno la forza per farlo. Jason Terry apre il quarto periodo con due bombe consecutive (segnerà 12 dei suoi 19 punti totali) che annullano il generoso tentativo di Parker e Duncan di restare aggrappati alla serie. In più Josh Howard (17 e 8 rimbalzi) e il solito Nowitzki partecipano alla festa, ricacciando in gola l’urlo di battaglia avversario. Il vantaggio dei Mavs non scende mai in singola cifra. Partiti in sordina e pieni di problemi in Regular Season, ora la banda Cuban fa paura a tutti. Che siano loro gli anti Lakers?

Jacopo Burati