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Quando tre estati fa Ettore Messina obbligò la dirigenza del CSKA Mosca ad investire oltre 10 milioni di euro per togliere Ramunas Siskauskas al Panathinaikos e poterlo riavere all'interno del suo spogliatoio – Messina aveva già allenato il lituano a Treviso nel 2004-05 – l'allenatore di Catania doveva avere la palla di cristallo sotto mano.

 

 



È stato infatti il numero nove del CSKA a far cambiare vento all'interno della prima semifinale delle Final Four 2009. 29 punti alla fine, 25 nel secondo tempo, con una striscia di 13 punti in quattro minuti che hanno portato i russi dapprima al primo sorpasso dell'intera gara, quindi all'allungo che poi si è rivelato decisivo.

 

La verve di Lakovic è durata troppo poco
La verve di Lakovic è durata troppo poco

LAKOVIC – Il Barça è partito a razzo, come in una gara di dragster, schiacciando subito il tasto della Nitro, ma esaurendo presto la maggior spinta nei riguardi degli avversari. Il CSKA ha impiegato tutto il primo quarto per togliersi di dosso la ruggine derivata da quindici giorni di parziale inattività agonistica – è stata la prima formazione a chiudere le semifinali di EL liquidando 3-0 il Partizan ed il primo turno di playoff russi lo ha regolato con un secco 2-0 ad oltre 30 punti di scarto medio – mentre i blaugrana hanno avuto sei gare contro il Tau, cinque di EL ed una di ACB, negli ultimi trenta giorni che non hanno consentito agli uomini di Pascual di allentare la tensione.

Principali artefici della partenza sprint dei catalani sono stati Jaka Lakovic (11 punti all'intervallo con 3/3 dall'arco) e David Andersen (24 punti con 9/12 al tiro alla fine), partito in quintetto al posto del meno esperto Ilyasova.

RIMONTA – Già al diciassettesimo, con la tripla del 30-30 da parte di J.R. Holden, il CSKA si era rimesso in partita, ma il Barcellona non ha mai mollato, trovando sempre pronte risposte da parte di Andersen e qualche canestro fortunato, l'halley-oop “tabellonato” di Lakovic per Vazquez ne è estrema sintesi, che non hanno mai concesso agli uomini di Ettore Messina la possibilità di mettere la testa avanti. In tutto questo Navarro, che si è bruciato tre falli in appena sette minuti nel primo tempo, aveva ripreso a segnare con continuità dopo aver svernato in panca.

 

Vana la grande prestazione di David Andersen contro la sua ex squadra
Vana la grande prestazione di David Andersen contro la sua ex squadra

SORPASSO – Ci è voluto però il miglior Siskaskas della stagione che, una volta spolverato il costume da Mr.Europa, ha crivellato a ripetizione la retina avversaria. Chapeau al Barça che ha reagito allo tsunami lituano e, ad un minuto dalla fine, con Navarro ha trovato il 74-76, ultimo spasmo prima che i liberi assegnassero ai Campioni d'Europa in carica il biglietto per la finalissima di domenica.

COACH – Difficile riassumere quanto fatto da Ettore Messina nella sua lunghissima carriera in poche righe. Quello che però possiamo riassumere è quanto ha dato a vedere nella gestione del pre-gara, quando ha stemperato la tensione con battute “mi sento come un pornostar, con il passare degli anni diventa sempre più difficile” e giocando molto con le voci di interessamenti dall'altra parte dell'oceano, di fatto portando la stampa a parlare quasi esclusivamente di quello e liberando domande scomode per i suoi giocatori, in una stagione molto tribolata. Tu chiamala se vuoi...esperienza. Quella che a Xavier Pascual, per il momento, fa difetto. Lo si è visto molte volte agitarsi ed inveire contro i suoi, si è di fatto dimenticato Santiago in campo, togliendo ritmo ai più dinamici Ilyasova e Vazquez e, soprattutto, ha concesso al CSKA un rientro agevole lasciando per cinque minuti in campo il trio Sada-Grimau-Barton, francamente un dono di cui l'ex Armata Rossa non poteva approfittare.

 

Il CSKA andrà a cercare il back-to-back nella finale di domenica
Il CSKA andrà a cercare il back-to-back nella finale di domenica

MVP: Inutile e quanto mai banale domanda: Ramunas Siskauskas. 17 punti nell'ultimo quarto, 25 nel secondo tempo, 29 alla fine con 8/14 al tiro , 4/6 da 3pt, e 9/10 ai liberi, frutto dei cinque falli subiti. Per lui terza finale consecutiva di Eurolega ed un record che resta immacolato nelle gare di Final Four, 5-0.

Q.I.: Navarro, Holden, Siskauskas, Smodis, Andersen
 

 

da Basketnet.it