da Corriere di Siena:

Montepaschi Ora studia il suo futuro

 

Mediaticamente parlando, il saccheggio dell'ottavo scudetto  bianco-verde è in pieno svolgimento. Sono trascorsi appena sei giorni  dalla clamorosa impresa della Montepaschi, un lasso di tempo nel quale  si è giusto trovato il tempo per festeggiare e metabolizzare il titolo  meno atteso della storia di viale Sciavo, ma altrove si è riusciti, in  meno di mia settimana, a "piazzare", uno alla volta, buona parte dei  protagonisti che hanno scritto una pagina indelebile nella leggenda  della Mens Sana. Assalto Quanto questo assalto alla diligenza, al di  fuori di titoli di giornale o tweet di varia natura e provenienza,  risponda all'effettiva estate che il club campione d'Italia è destinato a  vivere non è facilissimo da interpretare. Di sicuro l'aver vinto contro  pronostico prue nell'anno della ricostruzione ha finito per far  scoppiare una "bolla" i cui effetti sono poco controllabili, a Siena ma  anche altrove: in aggiunta, e qui la vicenda è chiaramente tutta senese,  la grande incertezza che avvolge la questione-budget per gli anni a  venire rende decisamente molto meno pianificabile, rispetto al passato,  la strategia da attuare per impostare un futuro nel quale un ulteriore  contenimento dei costi e la ricerca di giocatori da lanciare è in  assoluto la parola d'ordine. Tutti a Milano? Torniamo al saccheggio,  comunque. Ci sta pensando Milano a fare la voce grossa, nel tentativo di  portarsi a casa i protagonisti (e magari lo spirito, ma quello non  sempre si riesce a riprodurlo) di un risultato sportivo che ancora una  volta le è sfuggito di mano nonostante grandi potenzialità ed  aspettative: l'Olimpia è su coach Luca Bandii da qualche settimana e, a  meno di clamorosi ribaltoni (dall' estero), dovrebbe riuscire a firmarlo  con un biennale, ma sta pure informandosi sul conto di alcuni pezzi  Hackett Anche il suo futuro sarà lontano dalla Montepaschi? Fra poche  settimane lo sapremo pregiati (Hackett, Moss, lo stesso Brown) che, in  presenza di offerte irrinunciabili, la Mens Sana accetterebbe di  posizionare sul mercato. E siccome non ci si ferma alle questioni  tecniche, a Milano paiono decisi a prendersi pure Giustino Danesi, il  personal trainer che in questi ultimi anni tanto bene ha lavorato sulla  piazza senese. Obiettivo MOSS Alla Montepaschi sta guardando comunque  buona parte d'Europa. Esempio lampante quello di David Moss, il cui nome  sta appuntato sul taccuino di clubs che, entrando in trattativa,  possono fare il bello ed il cattivo tempo a suon di rilanci e rialzi di  offerta: si parla, per Moss, di Barcellona e Real Madrid ma anche di  offerte da Russia e Grecia. Tutte quante difficilmente pareggiabili a  latitudini italiane. Guardano oltreoceano, invece, Bobby Brown e Daniel  Hackett. E un sogno, l'Nba, che attrae entrambi e che non sarà  facilissimo da realizzare ma certo i numeri registrati dallo  statunitense in Eurolega e la deflagrante crescita a 360° dell'azzurro  non hanno lasciato insensibili gli scout dei Pro. L'idea è che la  parentesi di Brown a Siena sia terminata (qualunque sia la sua  destinazione futura), mentre per Hackett il discorso è più complesso,  sia per il contratto in essere con la Mens Sana (che certo non lo  lascerebbe andar via a cuor leggero, anzi), sia per il fatto che il  giocatore stesso non disdegnerebbe atfatto la permanenza in maglia  tricolore, soprattutto se questa coincidesse al- meno col tentativo di  mantenere le posizioni appena acquisite. Tirando le fila, i cosiddetti  "big three", ovvero Moss, Brown e Hackett, paiono (soprattutto i primi  due) difficilmente confermabili ed assieme a loro esiste un rischio  concreto di perdere qualche altro pezzo. Janning Matt Janning è un  patrimonio sul quale si proverà a puntare con decisione (l'eventuale  promozione a head coach di Marco Crespi sarebbe propedeutica alla  permanenza del giovane statunitense), al netto però di offerte che anche  in questo caso non mancano, mentre per la permanenza di Christmas (c'è  un'opzione ma bisogna vedere quali pretese avrà il giocatore, che a  Mosca guadagnava cifre da capogiro rispetto alle potenzialità odierne di  Siena), come su quella di Rasic, difficilmente si andranno a compiere  sacrifici. Poco si sa sul conto di Viktor Sanikidze, che certo non ha  sempre brillato durante l'annata. Chi resta Destinati a rimanere  Krj-stian Kangur e Benjamin Ortner, così come Marco Carraretto e  probabilmente Tomas Ress (attenzione ai sondaggi di Milano anche sul  lungo bolzanino... ), nonostante la carta d'identità si faccia sentire.  Un motivo, quest'ultimo, che potrebbe invece far concludere la seconda  esperienza di Eze in biancoverde. Interrogativo grande come una casa, in  compenso, su chi arriverà in maglia Mens Sana. Gli eventi dei prossimi  giorni, principalmente la conoscenza del budget disponibile, si spera  possano scioglierlo quanto prima.

M.T.

 


da La Nazione:

Montepaschi: chi parte e chi rimane

 

GLI AMERICANI hanno già attraversato l'Oceano. Gli italiani sono  tornati a casa, così come gli Europei. Ma non saranno vacanze lunghe. Ci  sono infatti gli Europei a settembre e l'attività riprenderà presto.  Non si sono svuotati, invece, gli uffici dove l'attività non si ferma,  mai. Anche perché sta per iniziare la fase calda del mercato, è proprio  in questi giorni che si mettono giù le basi per creare la squadra della  prossima stagione. Più che di nomi nuovi, adesso, si parla chi partirà. E  la situazione si fa subito ingarbugliata. Iniziamo da chi potrebbe  rimanere. Carraretto è il capitano e abita a Siena, le possibilità di  rivederlo sono altissime. Ress ha disputato una stagione fantastica fino  all'infortunio. La scorsa estate si era messo in testa di avvicinarsi a  casa anche accettando condizioni contrattuali inferiori. Ma ciò che ha  fatto per gran parte dell'anno potrebbe avergli fatto cambiare idea.  Kristjan Kangur si è inserito alla grande così come Benjamin Ortner. Per  entrambi potrebbe essere facile parlare di conferma nella prossima  stagione. Non ha convinto, invece, Viktor Sanikidze, così come Alexandar  Rasic. Su Brown e Moss il discorso è diverso. Sono due uomini mercato  anche se i riflettori sembrano essere puntati tutti su David. Lo vuole  Milano, lo vogliono grandi club europei. Vedremo. Quindi Daniel Hackett.  La Mens Sana punta su di lui. Ciò che ha dato in campo e fuori è un  patrimonio non solo del club ma anche della città. E' chiaro che non ci  sia niente di scontato ma se ci saranno i margini per fare uno sforzo  economico, quello sforzo sarà indirizzato verso Hackett. Il mercato deve  entrare ancora nella sua fase calda ma la sensazione che la Montepaschi  2013/2014 sarà una squadra fortemente rivoluzionata da quella che ha  vinto il suo ottavo scudetto è forte. Un'altra sfida? Minucci è stato  chiaro: dare futuro e solidità al club sarà il primo obiettivo.  Obiettivo in cui credono tutti visto che quando alla Mens Sana di danno  un traguardo, quel traguardo viene sempre raggiunto. Sarà una lunga  estate, un'estate di paziente attesa. Perchè i tempi in cui Siena si  sedeva al tavolo delle grandi sono finiti. Ma almeno in Italia questo  non sembra essere stato un problema.

 

f.c.