BRINDISI. Lunedì è iniziata la nuova stagione anche per l’Enel Brindisi,che si è radunata agli ordini di coach Piero Bucchi.
Il mercato è chiuso,l’acquisto dei 5 americani ha di fatto completato il roster a disposizione del coach.
Alla vigilia di quella che sarà la terza stagione in terra pugliese abbiamo contattato Piero Bucchi.
Coach ha deciso di rimanere ancora un anno a Brindisi,quali sono i motivi di questa scelta?
“Quando ho scelto di venire qua era una sfida quella di scendere in A2 dopo aver fatto l’Eurolega con Milano.
Sono arrivato in un club ambizioso e sano economicamente,la scelta di rimanere a lungo è dettata dal fatto che c’è la voglia di programmare ed ho accettato di buon grado perché è un club solido,come pochi in Italia.
Inoltre la gente esprime tanto entusiasmo per la pallacanestro,in città c’è grande passione.”
Facciamo un bilancio della prima settimana di allenamenti.
“Il bilancio è sicuramente positivo,la squadra è al completo da ieri,avere a disposizione il roster al completo così presto è una cosa di cui sono molto contento,non mi succedeva davvero da tanto.
Abbiamo fatto molto lavoro fisico e molto poco lavoro di pallacanestro,ma sono comunque molto soddisfatto.”
Che caratteristiche hanno gli stranieri che avete preso?
“Dyson è la classica combo-guard che ha punti nelle mani e leadership;Lewis ha esperienza europea,è una guardia con talento,non è un mangiapalloni ed è un buon passatore;Snaer è giovane ma ha già una grande conoscenza del gioco,un buon fiuto per il canestro e gioca tranquillamente sia da 2 che da 3;Folarin Campbell è un altro giocatore che può ricoprire più ruoli ed ha anche esperienza in Italia;James è un 4,ha talento e viene dall’A2,ma ha le qualità per emergere;Akingbala non è un ragazzino,viene da un anno di inattività,per questo è molto motivato e vuole dimostrare di poter ancora dare tanto,è un centro diverso da Simmons,perché ha più stazza e tecnica;infine Todic può giocare sia da 4 che da 5,l’abbiamo preso perché è un giocatore molto solido che ci può permettere di avere le spalle coperte nel reparto lunghi.”
Secondo lei qual è la reale forza della sua squadra ed a quale posizione può ambire?
“Le mie sensazioni sono positive ma il lavoro è ancora in embrione quindi non posso sbilanciarmi.
Quando inizieremo a lavorare sul campo potrò avere le idee più chiare,noi siamo convinti di aver operato bene in sede di mercato,ma soltanto il campo potrà darci delle risposte più precise.”
Infine mi dia un suo giudizio sul campionato di Lega A di quest’anno.
“I prezzi dei giocatori sono un po’ cambiati,la crisi ha contribuito nell’abbassare gli stipendi.
A parte 2-3 squadre tutte hanno abbassato i propri budget,per questo si è avuto un livellamento,per cui il campionato sarà divertente perché equilibrato.
Le squadre che hanno fatto i Playoff lo scorso anno sono riuscite a confermare diversi giocatori dello scorso anno aggiungendo in alcuni casi qualche tassello,per cui si sono sicuramente rinforzate.
Mi viene da pensare a Reggio Emilia,Avellino,Sassari,Roma,Milano e Siena.
Noi cercheremo di sgomitare per fare il meglio possibile ed inserirci in questo lotto di squadre.”
Davide Gabriele