Cortese: "Con Siena dovremo cercare di imporre il nostro ritmo e limitare i loro tiratori"

Il numero 13 biancorosso torna sulla partita di Pesaro ("un ko che mi brucia") e inquadra il derby: "Dopo un'attesa di quindici anni, sappiamo quanto conta per i nostri tifosi"

La sconfitta di domenica a Pesaro non l'ha ancora digerita. Riccardo Cortese, del resto, si sa: è un passionale e un ko come quello dell'Adriatic ArenA non lo può lasciare indifferente. "E' una sconfitta che personalmente mi lascia tanto amaro in bocca -esordisce nella consueta conferenza stampa di metà settimana il giocatore emiliano- anche perché per trentasette minuti credo abbiamo meritato la vittoria, pur giocando una partita con troppi alti e bassi. Purtroppo gli ultimi tre minuti ci sono stati fatali: da dopo la sosta i finali di gara stanno diventando un problema, così come evidenziato anche nella vittoria casalinga con Reggio Emilia. Dobbiamo capire la ragione di questi cali, ma personalmente credo sia più un aspetto psicologico, soprattutto in trasferta, che fisico".

Dopo un ko tanto bruciante, domenica arriva la Montepaschi: si tratta di un derby che a Pistoia mancava da quindici anni, e l'attesa è, logicamente, enorme. "Sappiamo benissimo -concorda Cortese- quanto questa partita sia attesa da tutto l'ambiente. Quando sabato siamo partiti per Pesaro, vedere tutta quella gente in coda alle tre del pomeriggio per accaparrarsi un biglietto, è stato emozionante. Il nostro pubblico non ci farà mancare il suo straordinario supporto e noi vogliamo ripagarlo: anche i nostri americani sanno benissimo l'importanza per tutti della sfida di domenica".

Rispetto alla gara di andata, Pistoia si troverà di fronte un'altra Montepaschi. Senza Hackett, Siena ha sicuramente perso una pedina importante, ma, a dispetto anche dei tanti problemi fuori dal campo, la squadra di coach Crespi continua a marciare piuttosto spedita: "E' vero -analizza Riki- Siena è un'altra squadra, ma non mi sento di dire che sia una squadra più debole. Certo, il talento di Hackett è indiscutibile, e la sua partenza ha privato Siena di un elemento accentratore e decisivo, ma oggi la squadra ha acquisito una coralità maggiore, con gente come Green, Hayes e Janning. Sarà sicuramente una sfida molto difficile, se non altro per il dna che questa squadra si porta ormai dietro da anni".

La sfida di domenica, per quanto proibitiva, potrebbe costituire il tanto atteso raggiungimento di quella "quota 20" che dovrebbe significare la salvezza: "La salvezza è vicina -spiega Cortese- e siamo nella condizione di dover guardare solo a noi stessi senza preoccuparci dei risultati degli altri. Credo che, ripensando a come eravamo partiti, già questo sia un traguardo non da poco. Poi è chiaro che si può anche parlare di altro, ma in questo momento dobbiamo giocare partita per partita, senza stare a fare calcoli a lungo termine".

Quali le chiavi della partita? Dove si può battere Siena? "Imponendo noi il ritmo della partita e cercando di limitare i loro tiratori, che, come ci hanno dimostrato anche all'andata, sanno essere letali -dichiara il numero 13 biancorosso- le nostre armi migliori saranno, come sempre in casa, la grande aggressività difensiva e lo sfruttamento ottimale delle transizioni".