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Acmar Ravenna - Viola R. Calabria 89-77 (26-19, 19-11, 20-23, 24-24)
Acmar Ravenna: Brighi, Amoni 21 (0/1, 7/8), Rivali 10 (3/6, 0/2), Bedetti 13 (6/7, 0/1), Ricci, Tambone 4 (0/2, 1/1), Broglia 10 (3/4), Locci, Antony Singletary 12 (5/8, 0/5), Sollazzo 19 (8/12, 0/4) Allenatore:Giordani Tiri Liberi: 15/18 - Rimbalzi: 30 23+7 (Antony Singletary 11) - Assist: 14 (Rivali 5)
Viola R. Calabria: Caprari 13 (2/2, 3/10), Fabi 23 (8/8, 2/6), Sabbatino 4 (0/3, 1/1), Monaldi 9 (3/3, 1/2), Dia 9 (4/11, 0/1), Spera, Ammannato 7 (2/5), George Hamilton 12 (4/8, 1/4) N.E.: Azzaro, Viglianisi Allenatore:Ponticiello Tiri Liberi: 7/14 - Rimbalzi: 36 25+11 (Ammannato, George Hamilton 8) - Assist: 11 (Monaldi 6)

Prezioso successo per l’Acmar Ravenna, che supera la Viola Reggio Calabria e mette un piede nella zona playof. I giallorossi hanno compiuto una vera e propria impresa, dominando un’avversaria protagonista di un grande girone di ritorno pur dovendo rinunciare a Foiera e Cicognani per infortunio. L’Acmar ha messo il naso avanti in chiusura di primo quarto, dopo avere contenuto la sfuriata iniziale di Reggio Calabria: un parziale di 22-11 tra il 5’ e il 10’, alimentato da 8 punti a testa di Broglia e Sollazzo, ha creato un break (26-19 al 10’), che ha preso forma nel corso del secondo periodo con il 4/4 da tre punti di Amoni, per il 45-30 del 20’. L’Acmar ha allungato ulteriormente nel terzo periodo, toccando il massimo vantaggio sul 58-38 al 25’: Reggio Calabria non si è data per vinta, accorciando con le triple di Caprari (13) e con le giocate di un ottimo Fabi (23), ma di fatto non è mai rientrata oltre il -8 (75-67) al 35’. Ravenna ha mantenuto i nervi saldi, ha segnato alcuni canestri pesanti con Sollazzo (19) e Amoni (21), chiudendo tra gli applausi del PalaCosta un’ottima serata.   Francesco Ponticiello: “Non abbiamo interpretato bene la partita dal punto di vista difensivo, consentendo a Ravenna di fare le cose che sa fare meglio, ovvero giocare sull’entusiasmo e sul tiro da tre punti. E’ un peccato che sia andata così, perché sembra che siamo arrivati a questo finale contraddicendo quelle che erano le nostre caratteristiche: avevamo svoltato la stagione con la difesa e la circolazione di palla in attacco, ma abbiamo perso queste caratteristiche. Probabilmente ci siamo arenati sulla sconfitta di Treviglio, che ci ha tolto fiducia. In ottica playoff, il risultato positivo di Roseto ci lascia poche speranze anche se ci proveremo fino alla fine. Dovevamo salvarci e vincere il premio under, e su questo ci siamo. A un certo punto  siamo riusciti a riprendere a sognare di raggiungere i playoff, ma non è mai facile recuperare così tanti punti”.   Lanfranco Giordani: “Il ritmo era un obbiettivo imprescindibile. Dovevamo giocare una partita senza calare di intensità, sfruttando il nostro altruismo: siamo riusciti a segnare tanti canestri con extra-pass abbastanza facili e situazioni ben costruite, sopperendo con relativa semplicità all’assenza dei due lunghi titolari. I ragazzi mi sono piaciuti perché hanno giocato con determinazione e hanno retto il confronto a rimbalzo contro una squadra molto più alta. Tutti i giocatori sono stati capaci di dare un buon contributo e sono felice per loro, in particolare per Bedetti e Tambone che hanno segnato canestri importanti”.   Francesco Amoni: “Volevamo vincere perché volevamo garantirci un piazzamento playoff e vendicare una partita di andata persa abbastanza banalmente. Abbiamo alternato difesa a uomo e a zona, come avevamo fatto con Casalpusterlengo, ed è andata bene, anche grazie agli undici rimbalzi conquistati da Singletary. Sono felice perché ho vissuto una buona serata al tiro e perché la partita ha avuto un padrone solo: abbiamo condotto dall’inizio alla fine e ci siamo meritati questi due punti particolarmente preziosi”.  


da sito ufficiale Viola Reggio Calabria:
La Viola, alla ricerca al PalaCosta dei punti salvezza contro Ravenna, non riesce a centrare l'obiettivo. Finisce 89 a 77 per i padroni di casa che dominano quasi tutta la partita contro una Viola che solo nella seconda metà di gara ha provato a rendere le cose difficili agli avversari. I neroarancio partono bene ma gli emiliani non concedono molto. Recuperano in fretta e vincono il primo quarto con uno scarto di sette punti. Gli atleti di coach Giordani spiccano il volo e consolidano il vantaggio nella seconda frazione, chiudendo con quindici lunghezze in più rispetto alla Viola. Un vantaggio che i neroarancio pagano a caro prezzo. Nella ripresa, infatti, la corsa degli emiliani prosegue mentre i neroarancio, pur vincendo il parziale, riescono solo a ridurre il gap di venti punti da Ravenna, chiudendo il penultimo quarto sotto di quattordici punti. La Viola cresce in questa seconda fase della partita ma gli emiliani non perdono il controllo della situazione difendendo bene il risultato. La Viola totalizza, come gli avversari, ventiquattro punti solo nell'ultimo quarto, ma non bastano per ribaltare l'esito della gara. Una partita scandita dagli allunghi degli emiliani e dai recuperi dei calabresi che però non fruttano ai ragazzi di Ponticiello il risultato sperato. I neroarancio rimangono a 22 mentre Ravenna si stacca e sale a quota 26. Supera i neroarancio anche Recanati che arriva a 24 punti. Firenze perde e resta in coda. L'obiettivo salvezza è possibile vincendo contro Mantova. Tutto si gioca domenica prossima nella gara interna contro i lombardi.

Ponticiello: "Poca intensità e troppi individualismi"

Non è soddisfatto coach Francesco Ponticiello della prestazione dei suoi al PalaCosta di Ravenna. Si tratta della terza sconfitta consecutiva per i neroarancio che sembrano aver smarrito la dimensione di squadra conquistata nelle scorse settimane. "Abbiamo giocato una partita nervosa e ansiosa - ha detto il coach - trascinandoci dall'ultima gara contro Firenze un approccio difensivo poco efficace. Un limite, questo, che ha favorito la crescita in fase di attacco di Ravenna. Non abbiamo giocato ai ritmi che avremmo voluto e potuto, soprattutto nella fase finale in cui, dopo il recupero, ci eravamo avvicinati agli avversari. Non sono soddisfatto - ha proseguito coach Ponticiello - della prestazione difensiva e credo che, anche in attacco, abbiamo peccato di eccessivo individualismo. Abbiamo fatto ciò che uno sport come il basket non consente: ci siamo illusi di risolvere singolarmente le azioni e non abbiamo avuto la pazienza di coinvolgere i compagni. Per tornare a vincere dobbiamo ritrovare la dimensione di una pallacanestro pulita e disciplinata che poi è quella che ha portato questa squadra a dominare cinque partite consecutive, prima di questo finale di campionato. Adesso dobbiamo recuperare quella dimensione e quella attenzione di cui forse non eravamo consapevoli. Dobbiamo amministrare al meglio il vantaggio rispetto a Firenze, per conquistare la salvezza domenica prossima contro Mantova. Tutto il resto - ha concluso coach Francesco Ponticiello - passa in secondo piano. Gli imperativi sono giocare meglio in difesa e giocare insieme in attacco".