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Carlo Barbagallo, Enzino Esposito e Cesare Pancotto sono intervenuti a  “Cestisticamente parlando”, il magazine settimanale di Radio PrimaRete Caserta, in onda ogni martedì dalle 19,35 alle 20,55, condotto in studio da Francesco Gazzillo, Rosario Pascarella, Sante Roperto e Eugenio Simioli (con la regia di Imma Tedesco).

Carlo, cosa succede all’interno del team?

“Premesso che c’è unità tra dirigenza, staff tecnico e atleti. Il momento è molto difficile. Capisco la rabbia dei tifosi, che si sobbarcano anche il viaggio e le spese per venire al PalaMaggiò e sono arrabbiati e delusi come noi per il rendimento della squadra, ma chiedo loro di starci vicino. E’ impossibile che la squadra sia diventata incapace di giocare all’improvviso!”

Il ritorno sul mercato potrebbe essere una soluzione a questo difficile momento?

“Per ora, come è noto, non si può cambiare, dovremmo comunque aspettare dopo la partita di domenica. Noi però non cambieremo tanto per cambiare, ma solo se saremo sicuri di migliorare la squadra.”

Come spieghi la prevenzione della piazza nei confronti di Molin?

“Premesso che Lele è un ottimo allenatore e una grande persona, ho provato a mettermi al posto suo. Nel momento in cui c’è un intervento del presidente nello spogliatoio, allenamenti di alto livello durante la settimana, è normale che, dopo una partita come quella di domenica, sia oggettivamente difficile dire cosa fare. Lele sta facendo molto bene quello che gli viene dato. Accetto le critiche nei suoi confronti, ma non le offese.”

Martedì pomeriggio hai incontrato il Sindaco e il Consiglio: che impressioni hai avuto?

“Ho la sensazione che stavolta gli imprenditori locali possano essere coinvolti e avere più interesse ad aiutarci e investire nel progetto JC come veicolo di marketing territoriale, ma voglio aspettare risultati concreti. Abbiamo comunque sentito la vicinanza degli amministratori.”

Il voto contro l’approvazione del bilancio preventivo della LegaBasket è una sfiducia nei confronti del presidente Marino?

“Assolutamente no, smentisco decisamente. E’ vero, non abbiamo approvato il bilancio preventivo, ma abbiamo grande fiducia nell’operato del presidente Marino, che sta facendo un buon lavoro soprattutto nel marketing.”


Enzino, come si fa a risollevare il morale di una squadra reduce da 4 sconfitte consecutive?

“Beh, senza le vittorie direi che c’è poco da rincuorare! I ragazzi ce la stanno mettendo tutta, nonostante i risultati negativi. Ci tenevamo a riscattare la brutta partita di Bologna, ma purtroppo così non è stato. Speriamo di fare un’altra buona settimana di allenamenti e soprattutto di ottenere un risultato diverso rispetto a domenica!”

L’anno scorso, dopo le cinque sconfitte consecutive, circolavano tante voci su un possibile esonero di Molin, proprio come adesso. Qual è il tuo pensiero a riguardo?

“Sono casertano e so benissimo come si comporta la città in questi casi, magnificando le persone nelle vittorie e criticandole nelle sconfitte. Credo che queste siano chiacchiere da bar, il gruppo è unito e compatto, purtroppo ci mancano i 2 punti!”

Che idea hai di Molin come head coach? Qual è il tuo rapporto da assistente con lui?

“Reputo Lele una persona seria come poche, di una professionalità unica e molto preparata. Purtroppo il tecnico perfetto non esiste…è stato criticato anche Marcelletti nell’anno dello scudetto! Il mio rapporto con lui è ottimo, sia dentro che fuori dal campo, coinvolge me e Baioni a 360 gradi.”

Credi che sacrificare Moore possa essere la soluzione a tutti i nostri problemi?

“Non penso. Se consideriamo che domenica ha giocato almeno 8 possessi offensivi con meno di 4 secondi a disposizione, è difficile che possa fare 5-6 miracoli! L’assenza di Vitali si sta rilevando molto dura, perché è un giocatore importante per gli equilibri della squadra.”

In vista della partita di domenica contro Cremona, su quali aspetti state lavorando maggiormente?

“Stiamo lavorando principalmente sull’aspetto tecnico del nostro prossimo avversario. Credo che i ragazzi debbano avere un po’ più di tranquillità, perché alla fine il lavoro paga sempre. Avere avuto 3 infortuni a due settimane dall’inizio del campionato è stata una mazzata psicologica, prima ancora che tecnica, che la squadra sta cercando di assorbire. Non è possibile che in tre settimane si sia dimenticato come giocare a pallacanestro!”


Pancotto, che aria si respira a Cremona?

“La squadra sta cercando una sua identità, siamo partiti senza Luca Vitali e Cusin e abbiamo avuto anche qualche piccolo acciacco. La squadra è stata costruita con un forte marchio italiano, che desse dimensione al gruppo con qualche USA giovane . L’obiettivo rimane la permanenza in Serie A”.

Quando vengono tante sconfitte consecutive (come a Caserta), come si reagisce?

“Premesso che gli infortuni e la perdita di autostima sono due fattori che incidono sul rendimento negativo di una squadra, l’importante è sapere da dove si è partiti e dove si vuole arrivare, creando degli step. In questi momenti è importante dare tranquillità e fiducia alla squadra e cercare, durante la partita, di essere migliore dell’avversario.”

L’innesto di Marco Cusin è un’addizione importante per Cremona?

“Abbiamo seguito Cusin dall’inizio dell’estate, ma le offerte che aveva ci hanno allontanato da lui. E’ stata premiata la pazienza, la determinazione e le idee della società. Lo abbiamo preso per colmare il gap che avevamo nel ruolo di centro e anche per le piccole grandi cose che riesce a fare in campo e non certo per i 20 punti a partita, del resto Marco ha esordito in A con me a Trieste. Ci auguriamo che questo innesto ci dia quella sinergia che stiamo cercando da inizio stagione.”

Quali sono le differenze tra rendimento interno ed esterno della Vanoli?

“In casa abbiamo affrontato una squadra di un livello di gran lunga superiore al nostro (n.d.r. Milano) e una squadra (n.d.r. Capo D’Orlando) che ha fatto una partita eccellente e ci ha sorpreso con le percentuali e l’atletismo, mentre in trasferta siamo stati avvantaggiati dai problemi fisici che le squadre avversarie hanno avuto prima del match contro di noi. Paradossalmente quando devi inserire un nuovo giocatore, non si hanno dei progressi perché non si riesce a lavorare sui particolari, ma si è costretti a lavorare sul globale. Credo che questa sia stata una delle ragioni della sconfitta di domenica scorsa.”

 

da tuttobasket.net