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Fonte: TuttoSport di Giovanni Teppa

Ci sono giocatori che nascono capitani, che in qualsiasi momento sanno trovare la parola giusta o il gesto che serve per lavorare in armonia.

È il profilo di Peppe Poeta, capitano per la seconda stagione alla Fiat, che domani a pranzo si troverà di fronte la Virtus Bologna, dove ha giocato per tre annate e un pezzo, dal 2010 al 2013.

Per Poeta questa partita non sarà come tutte le altre.

“È stata un’esperienza importante nella mia carriera. A Bologna mi trovavo bene, tant’è che nell’ultimo anno del contratto triennale ne firmai un altro della stessa durata. Ma di lì a poco ci fu il cambio di proprietà. E improvvisamente per me non ci fu più spazio. Ci rimasi male. Marni rimangono impressi i ricordi di una città che vive per il basket.”

Ora però nel cuore di Poeta c’è posto solo per Torino. Dopo le quattro sconfitte che hanno allarmato in Eurocup e quelle in campionato con Cantù e Pistoia, è tornato il sereno con le affermazioni su Milano e Parigi.

“Non è che ci si trasforma da fenomeni a brocchi e viceversa da un giorno all’altro. Semplicemente siamo una squadra nuova e può capitare in un percorso di perdersi. Spesso all’inizio abbiamo vinto in rimonta. E l’autostima cresceva. Poi i recuperi non ci sono più riusciti e disunendoci abbiamo perso gli equilibri che avevamo raggiunto. Stiamo lavorando per ritrovare le certezze che avevamo già acquisito. Le vittorie con Milano e Parigi sono eloquenti.”

Domani la sfida con la Virtus è uno spartiacque importante nella stagione della Fiat.

“Affrontiamo una squadra che ha vissuto una settimana non facile. Vorranno vincere a tutti i costi dopo alcune sconfitte in volata che fanno malissimo. Saranno sostenuti da un pubblico caloroso. Noi dovremo fare la nostra partita senza paura, cercando di non farli esaltare. Fare risultato sarebbe fondamentale per avvicinare la qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia, uno dei nostri obiettivi stagionali.”