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Lino Lardo
Lino Lardo

MENO DI UN MESE all’inizio del campionato di serie A e la Virtus Forza Bologna è nel pieno della preparazione fisica. Nel suo primo torneo estivo a Castelfiorentino, oltre a registrare qualche infortunio di troppo, Vukcevic e compagni hanno dovuto fare i conti anche con ritmi e i carichi di lavoro.

 

 

«Il nostro obiettivo — spiega il coach della V nera Lino Lardo — è chiaramente quello di arrivare pronti alle partite che contano. I test precampionato ci servono per interrompere la routine e verificare quello che stiamo provando in palestra, per questo non facciamo sconti sul nostro programma, anche se inevitabilmente ci si presenta agli appuntamenti affaticati e un po’ imballati. Siamo alla terza settimana del nostra preparazione, quella peggiore dal punto di vista dei carichi accumulati».

Quanto incide?

«In campo è sembrato che a soffrirne fossero più gli esterni perché sono loro che devono dettare i ritmi del gioco e soprattutto della difesa mentre i lunghi vanno a rimorchio, ma guardando attentamente le prestazioni di tutti i giocatori, posso dire che tutti stanno facendo i conti con il lavoro atletico».

Quali sono le cose che l’hanno sorpresa positivamente, e in quali, invece, siete un po’ più indietro?

«Mi è piaciuta molto l’attitudine difensiva che i ragazzi hanno subito mostrato, mentre in attacco non siamo ancora fluidi come vorrei. Le mie formazioni giocano sempre insieme, ma essendo un gruppo nuovo facciamo ancora un po’ fatica. Avremmo avuto vita un po’ più facile se adesso sul campo avessimo fatto giochi da uno o due passaggi e via, ma questo non è quello che mi interessa. Vogliamo avere un attacco fluido in cui la palla sia toccata da tutti, solo così è possibile è giocare davvero di squadra».

La difesa invece già si vede.

«Sono molto soddisfatto dell’approccio in difesa, penso soprattutto allo scrimmage contro Pistoia, a un certo punto la squadra poteva mollare e rilassarsi e, invece, è rimasta lì concentrata».

Giocherete la Supercoppa?

«Rispondo nell’unico modo in cui posso replicare in questo momento: per favore mi faccia un’altra domanda».

Ieri mattina è arrivato Sanikidze. Che cosa si aspetta da lui?

«Tecnicamente sarà il cambio del quattro, anche se potrebbe essere leggero per questo ruolo. Ma si tratta di una condizione che, però, potrebbe diventare anche un’arma da sfruttare a nostro vantaggio. Se ci sarà bisogno di un quintetto molto alto, lui potrebbe ricoprire il ruolo di ala piccola, una posizione del campo che può tranquillamente occupare, almeno stato a quanto sappiamo di lui. E’ giovane e da lui ci aspettiamo anche tanta energia ed entusiasmo».

Dopo quattro stagioni di LegaDue, Michele Maggioli torna in seria A. Come procede il suo reinserimento?

«Come lui stesso dice e come ci sta facendo capire sul campo, sta ancora pagando il lavoro atletico che stiamo svolgendo. Mi ha confessato che non era abituato a una preparazione così dura e diversa da quella che ha eseguito nelle stagioni precedenti e che per questo motivo si è trovato un po’ in difficoltà. In effetti osservandolo sul campo ed in allenamento, è il giocatore che più sta soffrendo in questo momento».