Continua la diatriba tra i Golden State Warriors e Stephen Jackson. L’ultima novità è che Jackson ha deciso di rinunciare al ruolo di capitano della squadra, dopo un incontro con il GM Larry Riley e l’allenatore Don Nelson.

 

A questo proposito Jackson ha affermato “ Non voglio essere un modello....essere capitano è una cosa sopravvalutata per me. Non bisogna fare niente, solo parlare con gli arbitri prima della partita. In ogni caso, non voglio più farlo”. Don Nelson dopo aver accettano la richiesta di Jackson ha commentato dicendo che si tratta di una “buona cosa”.

 



Intanto Delonte West, dopo i guai dell’ultimo periodo, tra i quali venire trovato dalla polizia del Maryland in possesso di un piccolo arsenale, è tornato ad allenarsi assieme ai compagni di squadra. Cauta, a questo proposito, la posizione del suo allenatore Mike Brown “Oggi era qui, e oggi l’ho allenato. Vedremo cosa succederà domani”.



 

 
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I Miami Heat, lunedì, hanno firmato, con un contratto annuale da 1.1 milioni di dollari, il Playmaker Carlos Arroyo , assicurandosi così i servigi di un giocatore dal talento indiscusso. Il giocatore, pezzo inamovibile della nazionale di Porto Rico, torna a giocare in NBA, dopo la parentesi dello scorso anno con la maglia del Maccabi Tel Aviv, dove vestirà la sesta casacca della sua carriera, dopo quelle di Raptors, Nuggets, Jazz, Pistons e Magic. Soddisfatto il Coach Erik Spoelstra che si è soffermato particolarmente sulle doti di passatore del suo nuovo giocatore “ Sa (Arroyo) passare la palla[…] trova i compagni pronti per tiri facili. Carlos è abile a giocare il pick and roll trovare i compagni liberi”. Arroyo partirà dalla panchina e contenderà a Chris Quinn il ruolo di secondo playmaker alle spalle del titolare Mario Chalmers.

Per un giocatore che torna nella lega potrebbe essercene un altro che si ritira, si tratta di Raef LaFrentz. Il centro, ormai 33enne, ex Dallas Boston e Portland, fermo tutta la scorsa stagione a causa di un infortunio, è ora free agent e tornerebbe a giocare solo in caso ricevesse un’offerta molto vantaggiosa, un’ipotesi questa decisamente improbabile, vista l’età e la grande quantità di infortuni del giocatore.

Infine, la Nba ha inflitto una multa di 25.000 dollari ai Washington Wizards e a Gilbert Arenas; questi è colpevole di non essersi presentato davanti ai media durante la preseason e prima e dopo le partite di esibizione. Agent 0, tra l’altro aveva annunciato le sue intenzioni ai giornalisti durante il media day dei Wizards, tenutosi il 28 settembre, “Non sarò più un intrattenitore” aveva detto Arenas aggiungendo anche “ Non mi sento più di parlare. Voglio solo uscire là fuori e giocare. Se non sarò multato, credo che voi non mi sentirete più parlare. Non ho (più) un blog. Non ho un tweeter. Quando parlavo tutti voi vi concentravate solo sulle mie parole. Ora vorrei che vi concentraste sul mio basket”. Ieri sera dopo la vittoria sui Pistons, interrogato due volte sulla multa, non ha risposta alla domanda ma si è limitato a dire “Entrambe le squadre hanno giocato duro. Io mi sento bene”.



Edoardo Lavezzari