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Non è la nona di Beethoven, non è la vittoria che completa l’otto volante, ma con quella contro Ferrara, la formazione di coach Pino Sacripanti pone le basi per una delle più lunghe strisce di vittorie interne degli ultimi anni. Un bel modo per mandare a riposo per due settimane la struttura di Pezza delle Noci che riaprirà i battenti dopo la trasferta nella capitale alla corte della Lottomatica e quella in terra piemontese contro l’Angelico di Biella.

 

Un bel modo per conquistare di diritto, vista anche la sconfitta nel mezzogiorno di Porto San Giorgio dell’Armani Jeans Milano, quel secondo posto solitario con una giornata di anticipo e che spedirà i bianconeri di Terra di Lavoro alle Final Eight come la prima tra gli esseri umani. Difesa asfissiante in cabina di regia grazie ai polmoni d’acciaio di Koszarek e Di Bella, partenze in contropiede e triple pesanti come macigni a firma di Ere e Jumaine Jones, il menù del terzo periodo che ha sancito l’allungo definitivo che è valso il nono successo complessivo. Il tutto ancora senza il miglior Timmy Bowers in fase offensiva, che dopo Siena resta ancora dietro le quinte preferendo assist al bacio e lavoro da comprimario a quello di protagonista assoluto. Insomma tutto quello che invece è riuscito benissimo ad Ebi Ere con il nigeriano che si porta a casa l’ennesima palma di top scorer con 30 punti all’attivo ed un vero incubo per i vari Jackson, Sacchetti e compagnia cantante che se lo sono visto spuntare dai blocchi, arrivare da situazioni di uno contro uno o a rimbalzo con un unico risultato: il dolce rumore del nylon.

La cronaca. Subito in quintetto il nuovo arrivato on casa Carife, subito a saltare sulla palla a due con Marquis e primi due punti sul rimbalzo e tap in dopo l’entrata sbagliata di Spinelli in 4 giri di lancette dove le due squadre si sono affrontato a viso aperto (8:8). Il francese gli rende pan per focaccia mettendolo subito a lavoro dall’altra parte del campo con quattro punti e due schiacciate al centro dell’aria (13:10). Il motore dell’ex Valerio Spinelli gira a vuoto rendendo l’attacco di Ferrara statico e prevedibile, Valli mischia le carte con Salvi e Sangarè e trova subito il primo vantaggio della serata con il quarto punto in contropiede su assist di Jacskon (13:14 complice anche qualche palla persa di troppo da parte dei padroni di casa). Cinque punti di Ere segnano il mini break casertano, Jackson e Grundy rispondono a tono e al suono della prima sirena è +1 Caserta (22:21). Sacchetti e Mazzola i protagonisti che non ti aspetti di una Carife convincente uscendo dal primo stop and go (33:33). Dalla panchina i due timonieri si danno battaglia a suon di cambi e di quintetti mignon. Quello estense sembra essere per un attimo un tantino più reattivo anche perché dall’altra parte quando si raffredda la mano calda di Ere i casertani hanno fatto fatica a mettere punti sul tabellone (38:36 al 17’ con 5 punti in fila proprio del nigeriano). Ferrara prova a prendere coraggio, Koszarek annienta a turno la cabina di regia avversaria che fa fatica a creare gioco. In difesa i bianconeri padroni di casa alzano il volume della radio e sempre dalle mani del polacco arrivano gli assist per il primo massimo vantaggio sul 44:39. La tripla di Nnamaka e la ‘mancinata’ di Jackson fermano l’emorragia, ma sulla sirena è ancora Koszarek a salire in cattedra con un’azione personale che vale il +4 (48:44). Dopo gli ‘esperimenti’ Spinelli e Sangarè, Valli affida a Farabello il peso della gestione della squadra, Caserta però riparte da dove aveva lasciato ovvero dalla tripla di Ere e dalla difesa arcigna (63:50 al 26’). Dopo aver abdicato a Siena, il terzo periodo torna ad essere il regno della Juve con difesa asfissiante, punti in contropiede e anche qualche piccolo momento di show time (69:50 al 28’). Cinque punti filati di Salvi e l’alley oops sull’asse Grundy-Jackson costringono Sacripanti al time out (69:57) che alla ripresa vede però aumentato il vantaggio grazie anche ai due siluri di Jones che portano Caserta sul +18 (75:57 al 30’). Lo ‘scud’ con su scritto ‘property of Jumaine Jones’ apre il quarto periodo in cui Caserta non deve far altro che gestire il tutto e mettere in tasca la settima vittoria casalinga, dando spazio anche al giovane Parrillo che trova anche il modo di andare a bersaglio dalla lunetta.













PEPSI JUVECASERTA               95

CARIFE FERRARA                     72

(22-21; 48-44; 75-57)



PEPSI JUVECASERTA: Cardinale, Koszarek 2, Parrillo 1, Di Bella 9, Bowers 12, Michelori 6, Zamo, Doornekamp 8, Marquis 15, Ere 30, Martin, Jones 12. All. Sacripanti.

CARIFE FERRARA: Farabello 3, Nnamaka 10, Borsato, Salvi 7, Spinelli 6, Jackson 16, Mazzola 7, Sacchetti 5, Grundy 12, Ford 6, Sangarè. All. Valli.

ARBITRI:Paternicò, D’Este e Biggi.