Questo l'intervento di Angelo Gigli, ala-centro, della Virtus Lottomatica Roma intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 all'interno della trasmissione "Domani è un altro giorno". Il ragazzo nato in Sudafrica e cresciuto a Roma ha parlato dei problemi della sqaudra, dei cambiamenti apportati dal nuovo coach Matteo Boniciolli e del suo rapporto con la Nazionale per chiudere con una battuta sul calcio, augurandosi, da tifoso della Roma, lo scudetto alla Roma calcio.

 

 



Cosa accade a questa squadra? Come vi spiegate i crolli in corso di gara



"Il pensiero generale è quello che ha espresso Matteo, in settimana lavoriamo alla grande poi però buttiamo partita che sono alla nostra portata, da quando è arrito matteo siamo migliorati e dobbiamo cercare di capire. A livello fisico non possiamo cercare alibi, siamo un po' nervosi, la situazione non è facilisssima, questa è una squadra fatta per altri obbiettivi, il problema nostro è la continuità. A Biella abbiamo vissuto di sprazzi che non ci possiamo permettere. Il fatto che siamo così tanti non è facilissimo, dobbiamo trovare solamente una sorta di equilibrio. Sicuramente cìè un problema di testa di continuità durante le partite e durante il campionato per quel che riguarda i risultati".



Nazionale, hai già parlato con Pianigiani?



"Non ho ancora avuto occasione di parlare con il nuovo tecnico. Quest'estate sarà importnatissimi, fondamentale dove dovremmo cancellare i bruttisimi momenti del passato. Spero presto di confrontarmi con lui. Sono contento ho sempre detto quanto ci tenogo a giocare con la nazionale, purtroppo i risultati non sono andati bene, ma sono sicuro che già dall'anno prossimo si vedranno i risultati spero e credo che riusciremo a conquistare questa qualificazione, sta a noi far vedere il nostro valore poi il coach ci darà una grande mano".



Essere in tanti è un problema?



"Non è negativo essere tanti perchè in caso di emergenza c'è sempre un altro dietro, è negativo dal punto di vista della confidenza perchè con 9/10 giocatori se tiri hai meno pressioni e più continuità in campo mentre con tansti giocatori al primo tiro sbagliato vai in panchina o magfari giochi 5 minuti e rimani in panchina per 20 non entrando in partita".



Quanto si sentirà la mancanza di Minard?



"La sua mancanza si sentirà perchè è un giocatore che mette grandissima intensità e vedere un americano che difende così non è facile, il fatto di avere un esterno in meno darà la possibilità agli altri di giocare di più

staremo a vedere, forse guadagneremo qualcosa di più in equilibrio".



Prossima gara cosa ti auguri?



"Noi andiamo li per vincere non mi voglio nascondere come organico siamo superiori, siamo più forti e dobbiamo dimostrarlo".



Tra lo scudetto della Roma calcio e la finale scudetto contro Siena cosa preferisci?



"La Roma vince lo scudetto, un conto è che noi vinciamo lo scudetto un altro che la virtus arrivi in finale".



L'esclusione di Siena dall'Eurolega che segnale è per il basket italiano?

"Un pochino deve far riflettere che l'uscita di Siena, cìè una sorta di sudditanza delle squadre, dei giocatori in Italia verso la squadra senese, cosa che non avviene in Europa, Siena è fortissima ma non imbattibile, lo vediamo tra due domeniche. Certo è che ci deve far riflettere forse il livello del basket italiano è un po' sceso".