Atlanta Hawks @ Milwaukee Bucks 83 - 69 (serie 3-3)

Atlanta: Crawford 24 punti, Horford 15 rimbalzi, Johnson 6 assist.

Milwaukee: Delfino 20 punti, Thomas 9 rimbalzi, Salmons 4 assist.

Milwaukee si ferma sul più bello e non sfrutta il match point casalingo che l'avrebbe portata alla sfida contro gli Orlando Magic.

 

In particolare, polveri bagnate per le due guardie che fino ad oggi avevano trascinato i Bucks. Salmons ha messo a segno solamente 2 canestri dal campo su 13 tentativi per 8 punti finali, Jennings si è evidentemente ricordato di essere un rookie e ha segnato solamente 12 punti, con un pessimo 1 su 9 dalla lunga distanza. Tirando con meno del 33% dal campo e con il 27% da tre la partita ha preso subito la piega che voleva Atlanta. La quale ha ritrovato l’apporto fondamentale del “sesto uomo dell’anno” Jamal Crawford, che ha segnato 24 punti, top scorer della squadra. Dopo una serie di partite molto deludenti, la guardia da Seattle ha finalmente ritrovato la via del canestro. Coach Skiles ha commentato mestamente a fine gara che la sua squadra ha pagato l’inesperienza di quasi tutti i giocatori più importanti e quando si gioca una partita così decisiva i polsi tremano. Questo è quello che è successo ai Bucks. Solo Delfino ha provato a dare la scossa ai suoi, finendo con 20 punti, ma non è bastato. Chiave della partita è stato il terzo quarto, nel quale Milwaukee ha tirato un pessimo 3 su 17 dal campo e Atlanta ha così potuto piazzare un parziale di 29 a 11. Nel quarto periodo i Bucks hanno tentato di rientrare, guidati da un mai domo Stackhouse, ma il divario di 15 punti accumulato era troppo. Per Atlanta ottime le prove di Johnson con 22 punti e di Horford con una doppia doppia da 15+15.



 

 
L'urlo liberatorio di Gasol a fine partita - Foto:espn.com
L\'urlo liberatorio di Gasol a fine partita - Foto:espn.com

Los Angeles Lakers @ Oklahoma City Thunder 95 - 94 (serie 4-2)

Los Angeles: Bryant 32 punti, Gasol 18 rimbalzi, Fisher 6 assist.

Oklahoma City: Durant 26 punti, Krstic 11 rimbalzi, Westbrook 9 assist.

La serie fino ad ora probabilmente più avvincente di questi playoff 2010 ha trovato il suo epilogo prima di gara 7. I Lakers dimostrano di essere i campioni in carica e giocano un’ottima partita in trasferta, tenendo a freno l’esuberanza atletica dei giovani avversari. Ron Artest riesce a limitare molto bene Durant, che finirà si con 26 punti, ma con solo 5 su 23 dal campo. Eroe della sera è stato Pau Gasol, che con un secondo rimasto sul cronometro della partita ha messo a segno un tap-in su tiro sbagliato di Bryant. Solito fattore determinante per i Thunder è stato Russell Westbrook, che ha segnato 21 punti e regalato 9 assist ed è stato il solito rompicapo per la difesa dei giallo-viola. Il play ha però sbagliato un comodissimo jumper da 5 metri sul 94 a 91 per i suoi che probabilmente avrebbe concluso la partita. Bryant ha giocato un’ottima partita, segnando 32 punti con 12 su 25 dal campo e guidando i suoi nei momenti più caldi dell’incontro. Un altro fattore molto importante nella serie è stata la panchina dei Lakers. Anche questa notte il divario tra le due  è stato netto, per un 31 a 16 conclusivo che all’interno della partita ha fatto tutta la differenza del mondo. I Lakers adesso affronteranno i Jazz in gara 1 allo Staples Center Domenica notte, cercando di superare i mille acciacchi e infortuni che ne stanno limitando le prestazioni.



Denver Nuggets @ Utah Jazz 104 - 112 (serie 4-2)


Denver: Billups 30 punti, Anthony 12 rimbalzi, Billups 8 assist.

Utah: Matthews 23 punti, Boozer 20 rimbalzi, Williams 10 assist.

Le due rivali della Northwest Division questa notte se le sono date di santa ragione. Utah ha tirato 51 volte dalla lunetta, Denver 40. I Nuggets hanno anche preso ben 4 falli tecnici. La partita è stata incerta e combattuta come tutta la serie ed è vissuta di parziali ed episodi. I Jazz hanno iniziato molto bene la partita e si sono subito portati avanti, segnando 32 punti nel primo quarto. Poi però tra il secondo e il terzo quarto Denver ha preso in mano il pallino del gioco e sono emersi i limiti offensivi di Utah priva di Okur e Kirilenko. Come spesso accade però alla EnergySolutions Arena di Salt Lake City, i Jazz si sono rivitalizzati nel quarto periodo, hanno colmato il gap sul 95-95 ed hanno piazzato un parziale di 10-0 a 4 minuti dalla fine che ha definitivamente chiuso i giochi. Carmelo Anthony ha giocato una partita sotto tono, tirando solamente un 6 su 22 dal campo. L’ultimo ad arrendersi in casa Denver è stato il solito Billups, autore di 30 punti e 8 assist, ma non è bastato. Tra i Jazz, sotto canestro la coppia Boozer e Millsap ha continuato a fare la voce grossa approfittando dell’assenza di Nene. Il primo ha regalato una partita spettacolare con una doppia doppia da 22 punti e 20 rimbalzi, mentre il secondo ha chiuso con 21 punti e 11 rimbalzi, per un complessivo 17 su 25 dal campo. Denver abbandona mestamente i playoff dopo che ad un certo punto dell’anno le aspettative erano ben maggiori, ma il dramma di coach Karl ha sicuramente sconvolto tutto l’ambiente. Utah avanza contro i campioni in carica, sperando che l’infortunio al polso occorso a Williams alla fine del quarto periodo non sia grave.