Salvarsi è ancora difficile, sennò non si parlerebbe di miracolo, ma già il fatto che sia possibile provarci a otto giorni dalla fine del campionato è fantastico. Dopo tanto nero, sul cielo estense ci sono squarci di chiarore. Ed ecco lo spunto del popolo del basket: salutare la squadra "colorando" le tribune di bianco.

Nata sui social network, l'idea s'è rilanciata con naturalezza tramite Facehook. Il passaparola ha fatto il resto.

 

 

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L'ULTIMA IN CASA. La fondamentale importanza della gara farà sì, abbigliamento a parte, che il PalaSegest presenterà il tutto esaurito o quasi. Anche stamani prevendita dalle 10 alle 12.30, poi botteghini aperti dalle 19.30. Comunque vada l'annata, in attesa di scoprire un futuro societario per ora incertissimo, quella di stasera sarà l'ultima partita a Ferrara per il 2009/2010. Domenica 16 chiusura di stagione regolare a Biella, per un match già fin d'ora da ritenersi decisivo, poi vacanza. Se col sorriso o con carico di fazzoletti, dipenderà pure da oggi.

 

La battaglia per non retrocedere diventa - adesso - di vasto interesse. Sky Sport giustamente ignora le formazioni d'alta classifica e per la sua "diretta basket" avrà campo centrale Varese-Cremona, poi collegamenti con Carife-Pepsi, Avellino-Biella e Teramo-Treviso. Si lotta in più arene, dunque, con emozioni incrociate che saranno indimenticabili. La Carife arriva all'appuntamento con una buona condizione fisica, una ritrovata mentalità battagliera e senza Grundy.

 

Il problema muscolare l'ha tenuto fuori negli ultimi tre match vinti; Anthony, colpa di una caviglia, era stato in panchina anche nel secondo tempo con Avellino e nel duello con Varese. Il Club ha colto il successo anche in quelle disfide. Senza il suo miglior cannoniere, Ferrara vince. Non è un caso, ma neppure la colpa va data al giocatore. Il fatto è che per caratteristiche individuali, Spinelli-Jackson-Grundy assieme non possono starci. BESTIA NERA. Stasera, il problema per coach Valli non si pone. L'assetto rimane quello dell'ultimo mese. Con super Ford, che debuttò in casacca Carife proprio a Caserta (17 gennaio), e con una difesa che sta facendo le fortune estensi. Contro la Pepsi, più che mai sarà indispensabile tenere in retroguardia. La Juve di Sacripanti vanta il secondo miglior attacco della serie A (80.3 punti di media partita), affidandosi al talento e al fisico di Jones (16.9 punti), Bowers (13), Ere (12.5). E poi c'è l'anima italiana: Di Bella (12.9) e Michelori (12.5).

 

Frizzante in attacco, solida in area con Michelori-Jones, la Pepsi ha un neo: ogni tanto perde intensità difensiva. Girovaga fuori tempo e le busca. La speranza Carife è dunque rendere frustranti gli attacchi campani, togliendo entu- siasmo e voglia di sbattersi dietro. Compito duro, ma indispensabile. I numeri sono contro il Club, che nella massima serie non ha mai piegato Caserta. In una delle notti più importanti per Ferrara, sfatare questo tabù assumerebbe contorni epici. Lo stesso linguaggio usato in settimana dal gm Crovetti: «Il viaggio salvezza del Club è come quello di Ulisse verso Itaca». In casa Carife la consapevolezza è totale, il PalaSegest non mancherà di farsi sentire (attesi anche un centinaio di fans campani). Il successo sarebbe oro zecchino, ma qualunque cosa accada nulla sarebbe matematico stanotte. La Pepsi esibisce un attacco formidabile e punta al 2° posto.  E'l'ultima in casa della stagione,i due punti decisivi