PUNTUALE come un orologio svizzero, il nuovo pivot biancorosso, il lituano Tautvydas Lydeka (per gli amici Tautvis), si presenta a stampa e tifosi nella sala conferenze dell’ Hotel vittoria. Dopo le presentazioni di rito, Lydeka parla del suo rapporto con coach Luca Dalmonte, che lo ha già allenato per un anno a Cantù e dell’importanza della sua presenza nella scelta di venire a Pesaro: «E’ stato importante per me averlo avuto come allenatore due anni fa.

 

Grazie a questo fatto non credo sarà difficile ambientarmi a Pesaro, visto che conosco già il suo modo di lavorare ed il suo gioco».

 

E i nuovi compagni di squadra? «Conosco già quasi tutti, avendoci giocato spesso contro in questi due anni e so che saranno ottimi compagni. Scavolini Siviglia è un team ambizioso, giovane e affamato. Data l’età media sicuramente giocheremo molto in contropiede. Credo che questo sia il gioco perfetto per il sistema che Dalmonte ha in mente». A questo punto “Tau” si sofferma su quelle che sono universalmente riconosciute come le sue qualità di gioco: «Mi definisco un “5” puro, un vero pivot. Luca Dalmonte conosce il mio modo di giocare: lavoro duro in area e sempre pronto a combattere per i rimbalzi. In attacco faccio quello che posso e so che è la zona dove posso migliorare ancora molto, soprattutto nei movimenti in post basso».

INFINE Lydeka riflette su come cambierà il suo modo di gicoare in base ai nuovi regolamenti: «Il mio gioco non cambierà molto. Cambierà soprattutto per i play e le guardie, che dovranno allargare il loro raggio d’azione. Però per i lunghi puri come me non ci sarà una grande differenza. L’unica differenza sarà forse il cerchio attorno al canestro, la cosiddetta “area di non sfondamento”. Dovrò fare un passo in avanti, ma non credo avrò problemi ad adattarmi». Le prime impressioni su Pesaro? «Ho visto ancora troppo poco per poter dire cosa mi piace della città. In Lituania quest anno ha fatto un caldo davvero inusuale, per cui come temperature siamo vicini. Qui però c’è molta più umidità!» Prima di lui in biancorosso c’è stato Zukauskas, un ex molto amato: «Conosco poco “Minda”, veniamo da parti diverse della Lituania. Ma è uno dei giocatori in assoluto più famosi nel mio paese.” Lydeka parla con grande ammirazione anche del suo idolo di gioventù, l’icona del basket lituano Arvydas Sabonis: “Se potessi rubargli una delle sue specialità, gli prenderei la capacità di passaggio. In questo fondamentale era assolutamente unico. Un maestro. Ma occorre avere anche mani grandi quanto le sue». Infine fa le carte al campionato che partirà: «Ho visto che nelle squadre italiane c’è stato un rimescolamento dei giocatori. Credo che Siena rimanga la favorita, ma ci sarà comunque più equilibrio».
 

 

Fonte: il Resto del Carlino - Matteo Fattori