Biella – Settima giornata di campionato che vede al Lauretana Forum un interessante match fra i padroni di casa dell’Angelico e l’Air Avellino appaiato in classifica proprio ai piemontesi, squadre al completo e ambiente caldo, a dispetto del gelo esterno, grazie anche alla nutrita presenza di tifosi ospiti una volta gemellati con i biellesi ed ora non propriamente amici.

Il match combattuto ma non bellissimo per gli estati del gioco propone una lunga serie di emozioni con la ciliegina del supplementare, Biella vince perde e alla fine rivince una partita il cui padrone non viene trovato per 40’, Avellino non gioca meglio degli avversari e quando una partita viene decisa in un supplementare per un punto la differenza la fanno le sottigliezze.


 

Matteo Soragna, festaggia la vittoria (fonte www.pallacanestrobiella.it)

Coach Cancellieri inizia con il quintetto base composto da Sosa, Slaughter, Viggiano, Salyers e Suton mentre il coach della Air Avellino Vitucci schiera in campo alla palla a due Green, Dean , Thomas, Szewcyk e Troutman.



Gioco confusionario all’inizio, dalla roulette esce sempre il numero giusto per Biella che non riesce però a capitalizzare con palle perse e liberi sbagliati, dopo 4’ il punteggio vede i padroni di casa sul 6-5 ma l’impressione di un’ Angelico arruffona c’è tutto infatti Troutman ne mette due in contropiede per il massimo vantaggio esterno (9-6 al 5’), Viggiano suona la carica con un’azione da quattro punti ma l’Air regge bene l’urto anche grazie alla seconda tripla del folletto Green ma Soragna dalla lunetta chiude la prima frazione per i suoi sul 17-16.



Johnson e Jurak fanno fuochi d’artificio sotto canestro con pregevoli conclusioni, la partita rimane però schiava della sua velocità così gli attacchi risultano caotici quel tanto che basta per non avere sempre la necessaria lucidità, a metà quarto la squadra irpina prende due possessi di vantaggio grazie ad una bimane di un positivo Johnson ma il match è aperto ad ogni soluzione (27-23 al 5’). Nella seconda parte di quarto i tiri dalla lunga, prima Slaughter e poi Salyers, sorreggono un Angelico non spumeggiante come nelle ultime uscite casalinghe, basta però un minuto, l’ultimo, giocato “da Biella” per poter mettere il naso avanti proprio sul finale e andando al riposo con tre punti di vantaggio sul 37-34.



L’intervallo non sembra aver attenuato la caoticità della partita, Biella fa una fatica immensa a trovare la via del canestro, un Salyers poco lucido nella lettura (dovrebbe essere l’uomo più esperto) è lo specchio della giornata dei piemontesi, Avellino non fa altro che svolgere il compitino e senza neppure strafare a metà quarto è un punto in vantaggio per uno striminzito 40-39. L’atmosfera si surriscalda con qualche fischio che lascia scontenti da una parte e dall’altra, Salyers dalla lunetta impatta sul 42-42 ma quanta fatica per un Angelico che proprio non riesce a trovare qualche minuto di continuità, da parte sua Avellino ha percentuali accettabili (15/28 da due e 3/10 da tre) ma nulla di più, il finale è incandescente un tecnico fischiato a Jurak già promesso in precedenza e una tripla sulla sirena di Thomas portano al massimo vantaggio i bianco verdi sul 54-47.



Biella cerca di rimanere attaccata alla partita con la forza dei nervi, una grossa mano viene comunque dall’Air, insomma una partita che vincerà chi avrà giocato meno peggio, tenere l’Angelico a 54 punti dopo quasi 34’ è già un bel risultato ma segnarne al contempo solo 59 potrebbe essere pericoloso, Suton scrive il 59 pari quando mancano 5’ alla fine che vuol dire un supplementare all’interno della partita. Biella va in vantaggio con un alley op della ditta Sosa Salyers molto simile a quello visto due settimane fa su questi schermi, il play americano subito dopo entra e segna per il 65-62 quando manca 1’30” e la partita è più viva che mai, uno degli ex di giornata Dean si riavvicina con due liberi a segno, la processione dalla lunetta alla fine non premia nessuna delle due, capitan Soragna sbaglia il libero del + 3 così Szewczyk impatta e la preghiera dello stesso Soragna finisce sul ferro, dopo 40’ si va al supplementare (70-70).



Slaughter e Soragna due volte dai 6.75 trovano punti preziosi in avvio (79-72 al 42’), il lupo avellinese vende però cara la pelle, con Lauwers e poi Szewczyk si riportano sotto anzi con sette punti consecutivi del polacco gli irpini vanno incredibilmente in vantaggio (82-81), l’equilibrio non si spezza neppure dalla lunetta e ci vuole una tripla di Soragna dall’angolo quando mancano 13” alla fine per decretare la vittoria dei padroni di casa in questa partita infinita, il tap in di Szewczyk allo scadere è la più atroce delle beffe (86-85 il finale).



MVP: Matteo Soragna 16 punti in 24 minuti di utilizzo 0/4 da due, 3/6 da tre, 7/8 ai liberi, 2 rimbalzi e 2 palle recuperate che valgono un 16 di valutazione. Il capitano si vede nei momenti che contano, sbaglia il libero della possibile sicurezza alla fine dei regolamentari poi si rifà alla grande con la tripla finale che decreta la vittoria.



Quintetto ideale: Green, Slaughter, Soragna, Jurak, Szewczyk



Spettatori 4248 per un incasso di Euro 48.189,00.