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Dinanio-Benetton 87-92

Parziali: 16-26,34-43,54-65



Dinamo: White 23, Hunter 14, Devecchi 3, Cittadini, Diener 18, Tsaldaris 5, Vanuzzo10, Pinton 10, Hubalek 4. Allenatore Sacchetti.

Benetton: Smith 16, Markovic 7, Bulleri, Motejunas 16, Gentile 2, Peric 20, Wojciechovski 7, Brunner 13, Toolson 11.

Allenatore Repesa.

Arbitri: Taurino, Seghetti e Vicino.

Tiri liberi: Sassari 18/22, Treviso 28/35. ¦ Tiri da tre: Sassari 9/21, Treviso 8/22.

Cinque falli: Devecchi al 27'37" (51-60), Hubalek al 37'36" (77-80).



Troppo timorosa la Dinamo per quindici minuti, troppo ossequiosi gli arbitri con la Benetton Treviso per tutta la gara. Il resto è una prestazione orgogliosa di Sassari che rimonta sino al meno uno e soltanto per un'inezia e qualche fischio avverso non completa l'impresa.



Così se da una parte il coach Meo Sacchetti è soddisfatto per la prestazione della Dinamo, che ha ritrovato la leadership di Diener (e anche un ottimo Pinton), dall'altra il general manager Pinuccio Mele è durissimo nel commento:

"Arbitraggio vergognoso, la Benetton è fortissima, ma in serie A ci siamo anche noi".



La cronaca di un match dai due volti.



Il coach Sacchetti prova ad appesantire il quintetto con Devecchi al posto di Tsaldaris (acciaccato) e soprattutto di Cittadini per Hubalek. Ma Hunter non riesce a controllare il principe lituano Motejunas e nonostante un Diener leader (sette punti nel primo quarto) la Dinamo inizia ad affondare: 12-20 all'8'.



La difesa di Treviso è fatta di giocatori altissimi, braccia spropositate e lunghi che saltano fuori per raddoppiare sul playmaker.



Nel secondo quarto il divario diventa pesante (23-39 al 16') mentre in campo si trascina il fantasma di White.



L'ingresso del play Pinton, che gioca anche insieme a Diener rida mordente a Sassari, che nella terza frazione vede risorgere White e ha pure le bombe di Vanuzzo.



La risalita (anche difesa a zona) è impetuosa, la Benetton è in affanno e Diener avvicina a meno al 37', però Vanuzzo sbaglia la tripla del sorpasso che poteva essere letale psicologicamente.



La Benetton si affida ai muscoli di Brunner e al tiro di Peric, più a qualche aiutino arbitrale per portare via il successo. Non proprio limpidissimo.



Appuntamento adesso a Roma, il 28 dicembre.