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Toronto Raptors @ Cleveland Cavaliers 120 – 105

Raptors (12W-23L): A. Bargnani 25, L. Barbosa 22, J. Calderon 20. Reb (39): J. Wright 9. Ast (35): J. Calderon 17

Cavaliers (8W-27L): A. Jamison 32, R. Sessions e C. Eyenga 16. Reb (30): A.

Varejao 8. Ast (28): M. Williams 9



La notte è sempre più buia alla Quicken Loans Arena di Cleveland, perdendo contro i Raptors, i Cavaliers hanno ottenuto la loro ottava sconfitta consecutiva. Ciò che più conta, però, è che sembra che la franchigia dell’Ohio non riesca a recuperare lo ‘smalto’ di inizio stagione e sta sempre più scivolando verso l’oblio. Complice una difesa inesistente, Cleveland si è fatta recuperare dai Raptors ben 15 punti maturati in un buon primo quarto di gioco, andando poi a perdere di 15 a fine gara. Provenendo dal -20 scaturito contro i Bulls, per Toronto non ci poteva essere cura migliore che affrontare Cleveland. La svolta della gara è avvenuta nel secondo quarto, quando la franchigia Canadese ha segnato ben 40, frutto soprattutto della buona prova di Bargnani, che nel suddetto quarto, ha segnato 14 punti, tirando 5/6 dal campo.

 

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Chicago Bulls @ New Jersey Nets 94 – 96

Bulls (23W-11L): D. Rose 21, L. Deng 17, C. Boozer 12. Reb (36): C. Boozer 9. Ast (17): C. Boozer 5

Nets (10W-25L): K. Humphries 20, D. Harris 18, B. Lopez 14. Reb (39): K. Humphries 11. Ast (20): D. Harris 11

Con questa sconfitta i Bulls vanno incontro alla prima “L” dopo 5 vittorie consecutive, in particolar modo, nonostante i Nets abbiano vinto allo scadere in maniera un po’ roccambolesca, farà discutere la scelta di Thibodeau di tenere Carlos Boozer fuori dal campo per l’intero quarto finale, per supportare l’idea di avere un quintetto piccolo contro gli avversari. Dando un’occhiata alle statistiche, emerge come la partita dei Bulls sia stata poco efficace, con Rose ad aver distribuito un solo assist in tutto il match e con Boozer ad aver messo a referto 12 punti in 26 minuti di gioco. Dopo una partita abbastanza combattuta, negli ultimi minuti finali, i Nets guidavano il match sul 93-84, ma 6 punti consecutivi di Rose e un canestro in contropiede di Brewer hanno tagliato il deficit dei Bulls a -1. Dopo che Chicago ha fallito per ben due volte il tentativo di sorpassare i Nets, grazie ad un libero Lopez ha mandato i suoi sul +2. Con 11.1 secondi da giocare, Watson ha impattato la gara con un “jumper”, 94 pari. L’azione finale ha del caotico: Lopez taglia verso canestro e Harris prova a servirlo con un "lob pass", la palla raggiunge Lopez a mezz’aria ma, il giocatore dei Nets, notando che aveva due difensori addosso, è riuscito in qualche modo a spizzarla per Vujacic, il quale, ad un metro dal centro di New Jersey, ha insaccato il pallone della vittoria.

Milwaukee Bucks @ Orlando Magic 87 – 97

Bucks (13W-20L): C. Maggette 21, L. Sanders 15, E. Boykins 12. Reb (48): L. Mbah a Moute, E. Iliasova e A. Bogut 7. Ast (11): E. Boykins, K. Dooling e A. Bogut 2

Magic (23W-12L): D. Howard 28, H. Turkoglu e J. Richardson 13. Reb (44): D. Howard 13. Ast (23): J. Nelson 9

Partita praticamente mai in discussione, gli Orlando Magic stanno attraversando davvero un ottimo momento che li vede cavalcare una striscia di 7 vittorie consecutive. L’unico lamento di coach Van Gundy è stato che la squadra si è un po’ “lasciata andare” in alcuni aspetti del gioco ultimamente, chiaramente un’attitudine che non è ben accetta. Lo stesso parere è stato espresso da Richardson: “ Avremmo potuto seppellirli, ma non lo abbiamo fatto”. Dal canto suo, Milwaukee può recriminare le assenza pesanti di Jennings, Delfino e Gooden. Senza contare che la difesa di Howard ha costretto Bogut a prendere molti tiri dalla media distanza, mentre l’attacco di Howard ha costretto il centro Australiano a commettere 6 falli.

 

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Washington Wizards @ Philadelphia 76ers 97 – 109

Wizards (8W-25L)
: N. Young 21, R. Lewis e J. Wall 18. Reb (35): R. Lewis 10. Ast (27): J. Wall 14

76ers (14W-21L): L. Williams e J. Holiday 26, E. Brand 17. Reb (40): A. Nocioni 10. Ast (20): J. Holiday 9

Partita interessante quella fra Wizards e 76ers, che vede i secondi prevalere sui primi grazie ad un 4° quarto dominato da Williams. Grazie ad un parziale di 20-9, i Wizards agguantano gli avversari sul finire della prima metà di gioco e vanno in spogliatoio forti del +2, con il punteggio che recita 52-50. Al ritorno in campo, Williams e Holiday hanno dato una gran mano ai propri compagni di squadra, sopperendo alla mancanza di Iguodala, assente per la quinta gara consecutiva a causa di una fastidiosa tendinite al tendine d’achille. Nonostante le giocate delle due guardie sopracitate, solo grazie ad un “buzzer-beater” di Williams, le due squadre entrano nel quarto finale sul 76-75 a favore dei padroni di casa. A questo punto, Nick Young ha provato a indirizzare le sorti del match sui binari di Washington, ma Williams, autore dei 12 dei 26 punti totali nel quarto finale, non era dello stesso avviso e, avvalendosi della collaborazione di Thaddeus Young e Holiday, ha portato a casa un’ottima “W” per i suoi 76ers.

 

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San Antonio Spurs @ Boston Celtics 103 – 105

Spurs (29W-6L): M. Ginobili 24, T. Duncan e T. Parker 18. Reb (37): M. Ginobili 8. Ast (20): T. Parker 5

Celtics (27W-7L): R. Allen 31, G. Davis 23, P. Pierce 18. Reb (36): R. Rondo 10. Ast (34): R. Rondo 22

Partita emozionante, sulla quale Rajon Rondo ha voluto assolutamente lasciare il segno. Ritornato da un paio di partite dall’infortunio alla caviglia, il play di Boston ha dimostrato di essere tornato in piena forma nella partita più attesa della notte: grazie anche ai suoi 12 punti, 10 rimbalzi, 22 assist e 6 recuperi, i ‘bianco-verdi’ sono riusciti a strappare sul finale di gara un’importante vittoria casalinga contro gli Spurs, probabilmente la squadra più in forma della lega. Verso il finire del 3° quarto, San Antonio ha preso la testa del match sul 70-67 grazie ad un gancio di Duncan, tuttavia, fino al “buzzer beater” di Hill a fine quarto, la squadra texana non è più riuscita a segnare, mentre i Celtics hanno messo a tabellone 10 punti. Entrati nel quarto finale sul 77-70, la gara è si impattata sul 96 pari con circa 130 secondi dalla fine. A questo punto, Daniels prima e Allen poi hanno portato avanti Boston sul 101-96 con 97 secondi sul tabellone. Come se non bastasse, grazie alla difesa e contropiede, la squadra di casa riesce ad estendere il vantaggio, raggiungendo il massimo vantaggio di tutto il match. Ginobili però non ci sta e mette a segno una tripla, seguita da un “lay-up” di Parker e da due liberi di Jefferson, che portano il punteggio sul 105-103 a favore di Boston. Con il possesso in mano ai padroni di casa, Pierce sbaglia un “jumper”, ma Robinson cattura il rimbalzo e consegna la palla ad Allen il quale va in lunetta per due tiri liberi. Per la seconda volta in 50 settimane, Allen fa 0/2, ma poco importa, perché la “W” è dei Celtics.