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Sosa inarrestabile, per Viggiano vendetta da ex, piemontesi migliori a rimbalzo. 

 





Clamoroso al Forum: l'Angelico passa in pompa magna (95-90 il finale, ma a un certo punto il tabellone segnava +21 per Biella) contro un'Armani Jeans che, passato l'"effetto Peterson", è tornata a essere la tremebonda Armata Brancaleone di un mese fa.

 

L'Angelico ha tirato meglio (51% contro 45), ha preso più rimbalzi (36-34) contro avversari più alti e più grossi, ha quasi pareggiato il conto perse-recuperate, che di solito vede Milano primeggiare.

 

PADRONA Ma i numeri non dicono tutto, non raccontano di un'Angelico assoluta padrona del campo per quasi due periodi, con un +18 dopo 7 (24-6), addirittura +21 (40-19, poi 42-21) al 13', capace di controllare e pareggiare il terzo quarto (19-19) e poi di allungare ancora a inizio ultimo quarto con un 7-0 per il 74-54 del 32' che ha messo la parola fine alla gara.

 

Le triple di Pecherov e l'orgoglio di Greer hanno permesso all'AJ di riprendersi qualcosa nel finale, ma il risultato non è mai tornato in discussione.

 

L'orario era quello dell'aperitivo, ma l'AJ s'è svegliata con 20' di ritardo: intanto Suton e Viggiano (micidiale l'ex di giornata, 11 punti a suon di schiacciate nel primo quarto), ma anche Sosa (10 punti) e Salyers, quell'aperitivo se l'erano già bevuto.

 

"Con la doppia cifra di vantaggio, dovevamo controllare la gara e l'abbiamo fatto" ha detto Mvp Edgar Sosa, che in diverse occasioni, magari con una tripla allo scadere dei 24" ("Mi piace tirare quando il tempo sta finendo"), ha rimandato Milano all'inferno.

 

SOGNO "Vincere al Forum venendo da 4 sconfitte è un sogno cui fatico a credere - ha detto alla fine il coach ospite Massimo Cancellieri -. Nelle ultime gare eravamo andati avanti anche di 17 punti, poi ci avevano rimontato: stavolta no e devo lodare i miei ragazzi per l'intelligenza, l'attenzione e quel pizzico di cinismo che serve nelle imprese. E devo ringraziare la società per la serenità mantenuta anche dopo la sconfitta di Teramo, che poteva condizionarci: ci siamo allenati con tranquillità e siamo venuti a Milano senza aprire l'ombrello, ma decisi a giocarcela fino in fondo. Anche contro la 1-3-1: l'avevamo studiata in allenamento. Vittoria importante per i 2 punti e per la fiducia nei nostri mezzi e l'abbiamo colta giocando assieme: siamo sulla buona strada".

 

CENERE Dan Peterson si cosparge il capo di cenere:

"Chiedo scusa ai nostri tifosi, sono venuti in 5000 a mezzogiorno e col blocco del traffico. Invece di ripagarli, siamo andati in campo con l'atteggiamento sbagliato, inaccettabile andare sotto 32-14 in casa nel primo quarto. Avrei dovuto fermare subito la partita, magari chiedere un timeout dopo 2', vedendo quell'atteggiamento. E ho sbagliato a schierare Petravicius nei primi 5: mi hanno ingannato i buoni allenamenti fatti in settimana, in realtà non ha ancora il passo-partita. Male in difesa, attacco per nulla fluido: dobbiamo ripartire da zero".

 

Il tempo è poco, la Coppa Italia è alle porte. Basteranno i buoni propositi e il rientro di Eze, ammesso che recuperi dall'infortunio muscolare che l'ha tenuto fuori contro Biella?

 

AJ- ANGELICO 90 - 95



MILANO Mancinelli 17 (3-7 1-5), Pecherov 17 (3-5 3-6), Maciulis 7 (24 1-1), Mordente 6 (1-1 1-2), Jaaber 6 (1-2 1-5), Rocca 6 (3-6), Melli (0-1 da 3), Greer 18 (4-7 3-5), Petrawicius (0-1), Ganeto 4 (1-2), Hawkins 9 (2-3 0-4). All. Peterson.

BIELLA Slaughter 7 (1-5 1-3), Soragna 13 (2-3 0-2), Moraschini 2 (1-1), Sosa 23 (3-6 5-6), Suton 9(3-5 0-1), Cuccarolo 6 (3-3), Viggiano 17 (5-9 1-3), Salyers 15 (2-4 3-6), Jurak 3 (0-1 0-1). All. Cancellieri.

NOTE: Parziali: 14-32; 35-48; 54-67; da 2: M 20-38, B 20-37; da 3: M 10-29, B 10-22; liberi M 20-27, B 25-29; Rimb: M 34 (14 o, Pecherov 10), B 36 (10 o, Suton 10); PR: M18, B15; Assist: M13, B16. 5F: Jaaber 37'18", Jurak 39'26", Mordente 39'47". Spett: 4996 euro 44.354

Ma i demeriti milanesi non possono mettere in secondo piano i grandi meriti della truppa di Massimo Cancellieri, giustamente orgoglioso per una vittoria da raccontare ai nipotini.