Dal nostro inviato a Los Angeles -Rookie battono i Sophomores 148-140, questo il primo verdetto dell’All Star Weekend. MVP John Wall dei Washington Wizards, ma sinceramente i meritevoli a nostro modesto avvio, sono Wesley Johnson dei Minnesota Timberwolves e James Harden degli Oklahoma City Thunder. Il beniamino della serata è stato però naturalmente Blake Griffin. Selezionato per la gara delle schiacciate di domani sera e nientemeno per la partita delle stelle dei “grandi”, Blake ha stranamente partecipato anche alla gara di oggi (ma gente come Yao o Lebron non lo fece), anche se per pochi “camei”, seppure d’autore.

Il pubblico –scarsissimo- composto per lo più da scolaresche, come da copione per la gara del venerdì, ha acclamato a gran voce nel finale il nome di Blake, ma l’impietoso Mike Budenholzer, assistente di Gregg Popovich agli Spurs, non ne ha voluto sapere. L’highlight della partita è invece l’alley-oop servito, al contrario, da DeMarcus Cousins (indolente come pochi stasera) a John Wall, di tabella. Ambiente tiepido, quello di stasera, gli stessi giocatori, che per l’occasione indossavano terribili calzini quadrettati, sono apparsi piuttosto annoiati. I rookies erano “allenati”, oltre che da Budenholzer e il resto dello staff degli Spurs, dall’ex Celtics e GM di Minnesota Kevin McHale e dall’ala dei New York Knicks Amare Stoudemire –quest’ultimo con elegante vestito e cravatta, il tutto rovinato dalle sneakers della Nike ai piedi- .

I sophomores dallo staff dei Celtics (Lawrence Frank, Kevin Eastman, Armond Hill, Mike Longobardi e Roy Rogers), da Steve Kerr e Carmelo Anthony. Già , ‘Melo, indovinate un po’, è lui al centro dell’attenzione qui a LA. Era previsto un incontro –segreto- sia con i proprietario dei New York Knicks James Dolan, che con quello dei New Jersey Nets, Mikhail Prokhorov, ma pare sia avvenuto, ieri, solo con il primo. Noi sinceramente siamo stanchi di questi rumors -su cui la stampa newyorchese sta sguazzando alla grande-, perché, con tutto il rispetto, non è che l’arrivo del giocatore in questa o quella squadra può farla improvvisamente diventare da titolo.

E allora spostiamo il discorso sui VIP presenti stasera. Iniziamo dalle mascotte: a Bango (Milwaukee), Benny the Bull (Chicago), Coyote (Spurs), G-Man e J-Wiz Wizards), Blaze (Blazers), The Gorilla (Phoenix). Visti inoltre: Steve Smith (ex Atlanta e Miami), Will Perdue, (ex Chicago), Kevin Durant (OKC), Andre Iguodala (Sixers) con figlioletto perennemente in braccio, Jerry Colangelo (presidente di USA Basketball, Bryan Colangelo (Presidente dei Raptors), Lenny Wilkens (coach più vincente della storia NBA), Jack Ramsey (ex allenatore dei Blazers campioni NBA), Chris Webber (ex Washington, Golden State, Sacramento), il proprietario dei T’Wolves Glen Taylor, Warren Lagarie (agente di allenatori NBA tra cui Mike D’Antoni, George Karl, Scott Brooks, Lionel Hollins ecc…). VF