Vincere fa sempre bene, anche quando la posta in palio non è certo elevata. Anzi praticamente inesistente, eccezion fatta per un punto in più conquistato nel ranking europeo che potrebbe rivelarsi utile per conservare la licenza triennale di Eurolega.

 

La gara con Lubiana ha dato delle indicazioni importanti, perché Roma è riuscita a mostrare progressi, andando a vincere su un campo difficile e contro una avversaria che nella prima fase di Eurolega aveva stupito tutti.





 Ma coach Filipovski non si sorprende, la sua è una filosofia pragmatica, che parte dalla quotidianità, senza esaltazioni o depressioni cosmiche.

"E stato importante - spiega Filipovski dal ritiro di Trieste -. Avevamo preso questa sfida come un buon allenamento e l'abbiamo utilizzato al meglio. Abbiamo dimostrato che stiamo facendo un lavoro di qualità, perché a Lubiana anche grandi come Barcellona e Maccabi hanno sofferto molto. Ma la mia filosofia è restare coi piedi per terra, quello che è passato è passato, conta solo il presente. E ogni vittoria la dobbiamo vedere non come un risultato straordinario ma come conferma del lavoro che facciamo in palestra".



CONTINUITÀ - La Lottomatica ha offerto una prestazione solida e positiva, fatta di difesa, collaborazione ed intensità. Cose che si erano già viste contro il Barcellona ma erano miseramente venute meno nella sfida casalinga contro una Avellino decimata dagli infortuni. Inspiegabile.



Filipovski, però, ripensando alla sfida con gli irpini non fa drammi, conscio che la sua squadra sta crescendo, mostrando progressi e passi in avanti.

"Ogni partita fa storia a sé, in quel caso contro la zona ci siamo innervositi ed abbiamo perso il filo del discorso. Ma ci è servita molto, perché stiamo lavorando tantissimo proprio sull'attacco contro la zona, cosa su cui non avevamo avuto molto tempo per migliorare".



LUNGHI - Il problema sotto canestro però resta. Perché Traoré - preso per essere il centro titolare - non offre le dovute garanzie, seppure in attacco (quando non fa passi...) sa usare bene la mano sinistra, restando però un enigma ormai irrisolto in difesa, tanto da risultare quasi dannoso. E Crosariol, dopo un buon inizio, fatica ad offrire continuità nelle prestazioni. Sotto canestro il solo Dasic riesce a dare al tecnico sloveno quello di cui a bisogno, ovvero intensità, fisicità e rimbalzi.



Il coach non vuole toccare l'argomento:

"Guardo la squadra nel complesso ed analizzo cosa mi dà nella sua interezza. Poi è chiaro che tutti possano giocare meglio, ma se l'avessimo fatto dall'inizio ora saremmo alle Final Four d'Eurolega. Io comunque devo occuparmi di quello che vedo nella totalità del gruppo e di come tutta la squadra risponde".



In questo quadro il rientro di Gigli potrebbe essere molto importante, ma Angelo ancora non riesce ad allenarsi con tranquillità, perché il ginocchio dopo la partita giocata col Barcellona si è gonfiato di nuovo.



Contro Lubiana è stato tenuto a riposo, per provare ad utilizzarlo contro la Benetton.

"Non è ancora pronto per giocare - spiega Filipovski -, ha ancora questo problema al ginocchio. Domani (oggi, ndc) proverà ad allenarsi e valuteremo se sarà in grado di scendere in campo contro Treviso".



Una gara che sembra uno scontro cruciale in ottica playoff.