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Non si fa a tempo a farle un complimento, che subito la Virtus ti fa pentire di averglielo fatto. Bella con Milano, prima della sosta, inguardabile contro una Cremona solida e concreta al cospetto di una squadra deconcentrata e poco aggressiva. Soprattutto in difesa.

 

 

Non è un caso che il dt Tanjevic il giorno dopo non riesca a comprendere appieno i motivi di questo tonfo:

"Non ci siamo ancora, ci manca continuità.

Abbiamo fatto ottime partite con Milano, Maccabi e Barcellona e non capisco i motivi di questo ko. Forse è stata la sosta lunga, forse il fatto che eravamo in pochi, perché ancora non ci fidiamo al 100% delle condizioni di Vitali e Gigli, reduci da lunghi infortuni. Ma non possiamo dimenticare i meriti di Cremona: Milic e Sekulic hanno fatto benissimo contro i nostri lunghi e Foster ha giocato una partita da Nba. Loro hanno avuto più grinta di noi".

 

Poi torna sugli infortunati:

"Siamo senza 4 titolari, non ce lo dobbiamo scordare. E dobbiamo reinserirli gradualmente, cosa che influisce sul momento della squadra, perché i ruoli cambieranno di nuovo. Ma ci alleniamo bene e credo che infileremo presto 3 partite positive consecutive".

 

PROBLEMI - Quello che però non è piaciuto sono state le solite facce di giocatori poco convinti. Un segnale che certo non fa sorridere. Ma Boscia smorza ogni polemica:

"Le facce sbagliate? Forse erano delusi per come stavano giocando, non è detto che fosse una reazione verso qualcuno. Io ho visto una squadra pronta, ma alle prime difficoltà poi è caduta. Gli alti e bassi? Sono fiducioso ed ottimista, ma non mi piacciono e mi hanno sorpreso, perché la squadra lavora alla grande".

 

Certo, ma la prestazione di Darius Washington è stata decisamente scadente a livello di organizzazione di gioco (6 perse) e presenza difensiva, come gli capita quasi sempre. A nulla contano i punti arrivati a buoi ormai scappati.

 

Tanjevic però è clemente:

"Lo vorrei vedere più impegnato in difesa, poi l'attacco si aggiusterà perché andrà a giocare di più in guardia, perché da play non riesce a produrre quei punti che all'inizio produceva. Ma deve essere più concentrato in difesa. Le partite si vincono a 60 punti non ad 84. La nostra miglior gara, infatti, è quella col Barcellona: lì con 2 fischi contro in meno e con 2 giocatori in più avremmo vinto. Abbiamo concesso loro solo 25 punti in tempo, poi ci hanno mangiato nel quarto periodo con la panchina lunga. E' così che voglio vedere la mia squadra. Giocando in quel modo puoi vincere anche tirando col 33% dal campo".

 

MERCATO - Sul perimetro con il rientro di Vitali e Giachetti ("per Jacopo è ancora lunga però", specifica il dt) i ruoli sembrano più delineati, con rotazioni più profonde ed alternative. Ma è sotto canestro che i problemi abbondano. Perché la coppia Crosariol e Traoré non offre garanzie.

 

Tanjevic parla di un ritorno sul mercato:

"Probabilmente interverremo lì. Ma ancora non ho deciso. Chi uscirà dalle rotazioni? Avremmo 7 lunghi e giocherà chi si impegna di più. Ma non possiamo sbagliare la scelta".

 

Perché è l'ultima disponibile per provare a raddrizzare un'annata.