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E Carraretto lancia il grido di battaglia: "Vogliamo pcrtare l'Italia alle Final Four, italiani fate il tifo per noi"

 

Pianigiani: "Dovremo aggrapparci alle nostre certezze per andare avanti"

Una settimana fa sull'orlo dell'eliminazione, la Montepaschi si trova ora a un passo dalla qualificazione alla quarta Final Four di Eurolega della sua storia. Già 48 ore dopo, però, la squadra allenata dal ct azzurro Simone Pianigiani aveva saputo cancellare l'onta, pareggiando la serie sull'1-1 dominando gara-due al Pireo. Non conta la differenza canestri, conta vincere o perdere a prescindere dallo scarto, e la vera vincitrice delle due partite giocate in Grecia fu comunque la Montepaschi, riuscendo a far saltare il fattore campo in vista delle due partite che si sarebbero giocate a Siena questa settimana.

La prima, martedì sera, l'ha vinta seguendo il canovaccio di gara-due, surclassando sulla distanza un Olympiacos incapace di cambi di ritmo e di capacità di lettura su dove stava andando la partita. La seconda, stasera ancora sul campo toscano e sul punteggio di 2-1, potrebbe dare ai campioni d'Italia il decisivo terzo punto nella serie.

E, se anche non arrivasse il successo, c'è sempre lo spareggio da giocarsi eventualmente mercoledì prossimo di nuovo sul campo greco, dove l'impresa è più difficile, ma possibile: lo si è visto una settimana fa.

L'uomo della svolta è stato Marko Jaric, tornato l'anno scorso in Europa dalla Nba, marito di Adriana Lima, reduce da sei mesi di inattività: il ritorno in forma è stato lungo e laborioso, ma martedì sembrava essere quello dei tempi d'oro.

Per l'Olympiacos non ha inciso il rientro di Milos Teodosic, miglior giocatore della scorsa stagione di Eurolega, dopo aver saltato le prime due gare per infortunio.

Per Siena, martedì non è neanche entrato Bo McCalebb, rientrato una settimana fa in gara-uno dopo aver saltato gli ultimi due mesi per una frattura al piede che lo aveva fermato proprio mentre si era affermato come leader capace di trascinare la Montepaschi a una stagione sorprendente, peraltro poi proseguita anche senza di lui.

Quella greca sembrava una montagna inespugnabile, ma anche le risorse toscane non sono ancora finite:

"Una squadra come la nostra, nata non per essere alla pari contro queste corazzate, deve accettare queste giornate e queste partite. Gara1 contro l'Olympiacos è stata in un in incubo ma ci siamo aggrappati alle nostre certezze per andare avanti". Così ha sottolineato coach della Montepaschi Siena Simone Pianigiani.

"I giocatori dovranno fare uno sforzo extra per competere contro queste squadre - ha detto ancora l'allenatore senese - questa sera sarà il gradino più alto. I greci verranno qui con la faccia più cattiva, un roster senza precedenti. Per noi rimarrà quello che abbiamo fatto, a prescindere. Abbiamo un match ball e ci vogliamo provare, con la serenità di accettare anche i momenti difficili che si potranno creare all'interno della singola partita".

 

In uno dei più grossi "ribaltoni" della storia recente dello sport italiano, Siena ha saputo rinascere dopo il più pesante rovescio della sua storia ai vertici del basket nazionale e continentale, la sconfitta di 48 punti nella prima partita della serie di quarti di finale contro l'Olympiacos.

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Marco Carraretto sente moltissimo la sfida:

"Forse gara-I - ha detto ieri - ci ha permesso di capire meglio le nostre pecche e di fare una gara di grande reazione, una prova d'orgoglio e giocarci in modo perfetto gara-2. Siamo arrivati a Siena con il pareggio così da sfruttare il fattore campo. Martedì è stata una partita chiave per noi, giocata con altissima motivazione. Credo che siamo maturi per arrivare fino in fondo".

La fiducia ed il lavoro alla base di questa Montepaschi:

"E' vero - prosegue Carraretto -, ma gara-2 e gara-3 l'abbiamo vinta tutti, anche quelli che non sono potuti venire in panchina perchè quest'anno abbiamo un roster lungo. Adesso siamo a 40 minuti da un sogno. Forse nessuno aveva pensato che potessimo arrivare fino a qui, speriamo di poter portare un pò d'Italia alle final Four".

La straordinarietà di questa Mens Sana è stato il fatto che per quasi tutto l'anno ha avuto un cantiere aperto:

"E' stato un anno di grandi cambiamenti anche con l'arrivo in corso di altri giocatori - ha sottolineato - magari ci sono meno giocatori conosciuti rispetto allo scorso anno e nessuno ci dava credito, nemmeno in Italia. Quello che stiamo vivendo è frutto di un lavoro unito, anche di momenti difficili, ma è questo il segreto che ci ha permesso di sopperire a forme di talento che non sempre riusciamo a esprimere".

Siena tra le regine d'Europa anche se in pochi lo sottolineano:

"Quando abbiamo fatto la riunione di inizio anno - conclude Carraretto -sapevamo di essere fra i primi 5 di Europa, anche se la Mens Sana non ha mai vinto l'Eurolega. Però in pochi anni sono stati raggiunti traguardi importanti in Italia e fuori, questo è motivo d'orgoglio. Adesso andiamo a giocarci l'Europa e questo deve rendere orgogliosi tutti gli italiani. Vogliamo sentire il loro tifo".