SORAGNA: «La Benetton è carica per l'Eurocup, noi pronti».

SUCCEDE così, quasi per caso, che il giocatore simbolo di un lustro intero scocchi l'ultimo tiro, quello decisivo, che va a punire la sua squadra di un tempo. A ben pensarci a volte il destino riesce ad essere beffardo, capita che ti sbatta in faccia la realtà e tua storia in un sol colpo.



PRESENTE Chissà che riserverà questa volta il fato all'ennesimo appuntamento tra Matteo Soragna e la Benetton Treviso (stasera al Laur-tana Forum alle 18.15).

Di fatto all'andata l'ex capitano della nazionale qualche soddisfazione se la tolse di fronte ai suoi beniamini e a qualche detrattore con quel bel capolavoro che regalò alla sua Angelico una vittoria che la lanciò alla Final Eight di Coppa Italia e che alla luce della situazione attuale di classifica, vale ossigeno in chiave salvezza. Per evitare la retrocessione la strada dei biellesi è ancora lunga e ricca d'insidie a cominciare da questa sera quando l'Angelico e il suo capitano incroceranno proprio Treviso, reduce in settimana dalla conquista della Final Four di Eurocup, ma che in campionato non è riuscita a esprimere tutte le sue potenzialità.

RIPRESA "C'è stato un periodo in cui ci riuscivano recuperi che parevano ai più impossibili - spiega Soragna -. La vittoria con Treviso arrivò in quel momento. Poi il calo, inevitabile per una squadra giovane e inesperta come la nostra. Ora siamo in ripresa. Nonostante le sconfitte, con Siena e Avellino ce la siamo giocata. Con Pesaro siamo tornati a vincere. Una vittoria che ha fatto bene al morale e che ci ha ridato fiducia. Ma abbiamo ancora parecchia strada da fare. Questa partita è importante, ma come le altre che ci aspettano da qua alla conclusione del campionato. Certo, ci troveremo di fronte Treviso, che arriva da noi galvanizzata per il successo che l'ha proiettata in una finale di Coppa europea. Ma dalla nostra abbiamo convinzione e motivazioni da vendere".

Nelle ultime sette partite la Benetton è andata a segno cinque volte. Tanto da ritagliarsi uno spazio tra le prime otto, che al termine della stagione regolare vale la qualificazione ai playoff.

"Per giocarsela con Treviso dovremo tenere sul piano fisico. In attacco dovremo palleggiare il meno possibile per evitare i loro recuperi. Chi c'è da temere? Più che dalle individualità dovremo guardarci dal loro sistema".

SLAUGHTER II discorso vira poi su AJ Slaughter, dato come sicuro partente domenica scorsa e che, invece, tranne disastri rimarrà a Biella. 

"Ha avuto un momento di difficoltà. Può capitare a un rookie. Gli siamo stati tutti vicino, compagni, staff tecnico, società. Lui ha continuato a lavorare sodo per continuare a crescere".

L'ultimo pensiero, normale per uno che per cinque anni è stato a Treviso, va alla scelta di Benetton di lasciare il mondo del basket professionistico. 

"Di certo non è un segnale positivo. Non è facile sostituire qualcuno che è stato simbolo di basket e sport per trent'anni a Treviso e in ltalia. La Benetton ha fatto un annuncio dando del tempo per trovare delle soluzioni alternative, ma credo sia impossbile torni indietro".