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Shelvin Mack
Shelvin Mack
BUTLER-VIRGINIA COMMONWEALTH 70-62 (34-28)



A mezzanotte (ora italiana) è il momento in cui la magia della fata madrina svanisce e Cenerentola deve tornare a casa di corsa, ma in questo torneo NCAA 2011 di Cindarellas ne abbiamo due: una, Butler, ha già ballato sino all’ultimo secondo nella Big Dance del 2010 quando il tiro disperato di Gordon Hayward uscì dando il titolo a Duke, l’altra ovvero VCU è la storia nuova, una seed numero 11 giunta al torneo senza nessuna considerazione e che è stata capace di eliminare USC, Georgetown, Purdue, Florida State e Kansas in un apoteosi di tiri da tre presi senza coscienza e col cuore leggero.

Due vere Cenerentole del basket moderno ed una di loro si giocherà il titolo NCAA: Butler.



Che può schierare un giovane genio in panchina come Brad Stevens e due giocatori che fanno la differenza: Shelvin Mack (24 punti 8-11 fg 6 rebs), il nuovo Vinnie Johnson in grado di segnare 10 pesantissimi punti in un amen a metà ripresa, e Matt Howard (17 punti, 11-12 dalla lunetta 8 rebs), ala grande bianca brutta a vedersi ma efficace, di grande sagacia tattica e col vizio di segnare il canestro decisivo, era già accaduto due volte in questo torneo e lo ha fatto anche in questa semifinale.

VCU ha provato a proporre il suo gioco fatto di ritmo e tiri da tre presi rapidamente (ha battuto il record per tiri da tre segnati nel torneo NCAA) ma quando Butler è riuscita ad imporre il suo ritmo la squadra di Shaka Smart ha cominciato a dover inseguire nonostante uno strepitoso Jamie Skeen, vero gioiello nascosto nelle conference minori, autore di 27 punti con 10-18 dal campo.



Cronaca: parte meglio Butler con 5 punti di Shelvin Mack ma VCU ha le idee chiare: zone press a tutto campo con raddoppi per alzare il ritmo dei Bulldogs e tiri da tre appena possibile e con le triple i Rams sorpassano (11-5 al 5’), Butler fa l’errore di provare ad andare al ritmo dei suoi avversari e tocca a Brad Stevens spiegare ai suoi di abbassare il ritmo e giocare con maggior controllo cosicché i suoi rientrano e con Kyle Marshall pareggiano (15-15 al 10’). Ad un ritmo meno frenetico Butler ha molto più peso sotto canestro (+5 a rimbalzo) ed esperienza così con Mack (13 punti con 4-5 nel primo tempo) e Matt Howard (9+5) i Dawgs vanno all’intervallo in vantaggio 34-28 sui Rams che hanno 12 punti dal versatile Jamie Skeen.
la potenza di Skeen
la potenza di Skeen
Skeen però commette subito il suo terzo fallo ad inizio ripresa, nonostante ciò con un parziale di 7-0 VCU torna in vantaggio,mentre il pallidissimo Zach Hahn trova un paio di triple mancine ed un improbabile entrata il rientrato Skeen segna una tripla ed un gioco da tre punti (44-43 Butler al 28’).

Shelvin Mack segna due triple clamorose ed in contropiede dopo aver rubato palla portando Butler a +7 (52-45 31’),gli risponde Skeen che costringe Howard al quarto fallo, ancora Mack con un canestro complicatissimo ma Rodriguez (unico suo canestro su 9 tentativi) e Theus non si arrendono (56-52 34’) mettendo a segno tiri da fuori. Su assist di Mach segna Vanzant da tre ma l’incredibile Skeen risponde con la stessa moneta subendo anche il fallo di Nored (61-57 a 2’33”) sbagliando però il libero aggiuntivo. Il canestro decisivo però lo mette il capitano Matt Howard su rimbalzo offensivo e poi mettendo a segno l’1+1 a 47” (65-57).

Butler va così in finale per il secondo anno consecutivo, un impresa straordinaria per un coach che è un vero fuoriclasse come Brad Stevens.



MVP: Mack



Tabellini:

Butler: Mack 24 Vanzant 11 Howard 17 Stigall 0 Smith 4 Marshall 6 Nored 0 Hahn 8



VCU: Skeen 27 Burgess 15 Haley 2 Nixon 2 Rodriguez 3 Reddic 4 Rozell 2 Theus 2 Veal 4 Brandenberg 0