Soldati e Zakelj si sono dati appuntamento per quest'inizio settimana, del ponte festivo. Il presidente bianconero dichiara il gioco, come a bridge: «Ci lavoreremo su, carte in tavola». Il suo interlocutore arancione conferma l'incontro, ma non fa accusi. «Sono fiducioso sul fatto che si possa giungere a una soluzione positiva per la pallacanestro udinese», si lascia andare però.

 

Quale non è dato sapere.

Paron Pozzo, parlando a una tv locale udinese, è parso averla in tasca. Ha ribadito che sarebbe «sprovveduto o presuntuoso» a rilevare e pensare di fare basket in proprio. Ha rilanciato la sua offerta di partecipare alla gestione per i prossimi 4 o 5 anni: «Mettiamo 4». Oltre a rinnovare fiducia nella «capacità di fare basket», sottolineata due volte, di Snaidero, ha sviluppato un discorso economico se il presidente confermasse le sue dimissioni.

«Ha un'azienda di cucine - ha detto - che porta sponsor collegati anche per la pallacanestro (basti pensare al fedele cosponsor Electrolux in primis, ndr). Se lasciasse davvero, quindi, mancherebbero ricavi importanti per la squadra di basket udinese». Discorso su cui ha coinvolto l'aspirante acquirente della Snaidero basket, Massimo Blasoni, nel noto incontro prima di Udinese - Milan al Friuli: «È un amico, un bravo ragazzo, lo conosco da bambino. Gli ho detto: chi te lo fa fare. Mi pare abbia capito». Per Pozzo pare un gioco da ragazzi allargare, dunque, il giro. Catena che, oltre che dalla chiusura dei contenziosi tra Udinese calcio e Comune di Udine a cui ha fatto pure cenno, questa settimana potrebbe essere oliata dall'affare stadio Friuli.

I possibili interessati restano quelli: il gruppo Luci già partner nel 2000 del progetto nuovo palasport poiaccantonato, la Vidoni spa di cui Soldati è direttore commerciale. La chiamata a Blasoni per il tavolo allargato, invece, è prevedibile dopo le europee del week-end: non si sa mai che gli scappi qualche altra battuta su Honsell alla maxi - cena di chiusura campagna elettorale di Collino. Sullo sfondo resta sempre l'Arfìn, che almeno finora è nel bouquet ricavi di tutti gli interessati al salvataggio.

Dopo le voci di movimenti sul fronte orientale, ora ne arrivano tra Destra Tagliamento e Veneto: che coinvolgano la Pontarolo engineering già nelle federate snaiderine a Cordovado, Chions e Portogruaro? Pozzo ha distribuito già pure le cariche: «Snaidero presidente finché non è proprio stanco, Blasoni vice finché non avrà imparato tutto del basket». Con una postilla: «Naturalmente, Snaidero ha diritto di dire no». Con la cessioni dei diritti di Legadue in scadenza il 22 giugno e l'azionariato diffuso Raggi -Franz sempre in stand by.