Fabrizio Frates
Fabrizio Frates
Frates guida l’assalto della Sigma Coatings alla corazzata Montepaschi

 



ORGOGLIOSO il coach Fabrizio Frates che la Sigma Coatings partecipi alla Final Eight, nell’ambito della quale la sua squadra incontrerà la Montepaschi, alle ore 18 di oggi ad Avellino.

«Siamo tra le prime 8 squadre del girone di andata, ce lo siamo meritato, abbiamo guadagnato sul campo questa vetrina, in cui c’è il meglio del basket italiano. Pertanto ci teniamo a fare bella figura, mostrare che la nostra pallacanestro è di buona qualità, legittimare ulteriormente la partecipazione».

La Sigma non ha chance?

«In milioni di occasioni il favorito non ha vinto. Siamo altresì consci del grande gap tecnico, organizzativo e fisico che c’è tra le due squadre; sappiamo che quando ci abbiamo giocato contro abbiamo perso di brutto, che non hanno perso mai una partita in Italia, che è la squadra più forte che ci può capitare. Per noi non esiste una partita più difficile di questa dal punto di vista tecnico e fisico. Tuttavia, questo non vuol dire che andiamo rassegnati e convinti di perdere: faremo la nostra partita e cercheremo di farla nel miglior modo possibile e poi vedremo cosa succede».

Cosa si aspetta dai suoi?

«Che giochino sereni, a cuore leggero, ma senza abbassare mai lo sguardo e partire senza timori reverenziali, giocando con la nostra bella faccia, sfrontati, coraggiosi come sempre e pensando, per lo meno all’inizio, che abbiamo le nostre chance e che giochiamo alla pari. Poi, se il campo dirà qualcos’altro saremo i primi ad ammettere che loro sono una squadra di altro livello, con altri obiettivi, di un’altra fascia, con tutto più di noi e più di tutti in Italia».

E poi, rispetto ai 30 punti beccati all’andata, la Sigma non ha fatto grandi passi in avanti?

«Sì, abbiamo fatto dei progressi. Sarà comunque il campo a mostrare se questi progressi si possono toccare con mano anche con una super squadra. Ecco, vediamo se siamo progrediti abbastanza da giocarcela fino alla fine, di stare in partita, di creargli dei problemi, dargli dei grattacapi, di non fargli passare un pomeriggio tranquillo e sereno, ma che debbono giocare una partita vera con noi».

La squadra la sta soddisfacendo in tutto?

«Sono più che soddisfatto. E ciò che mi dà più soddisfazione è la qualità del nostro lavoro perché noi lavoriamo in palestra con grandissima intensità, impegno e disponibilità da parte di tutti. Se c’è questo prima o poi i risultati arrivano, prima o poi si trovano gli equilibri giusti, prima o poi ci si mette a posto e si trova un’identità tecnica forte. Da quando ci siamo radunati ad oggi non abbiamo mai mancato un giorno di profondere il massimo del nostro impegno dal punto di vista mentale e fisico e questo è ciò che dà ad un allenatore più soddisfazione».