SCELTE. Andrew Bynum potrebbe partire dalla panchina da qui fino alla fine dei playoffs. Dopo la disastrosa gara-3, Coach Jackson ha preferito optare per Odom in quintetto con Gasol centro fin dalla palla a due e i Lakers hanno vinto agevolmente gara-4.

 

Il giovane e permaloso centro ha dichiarato che ciò che gli ha dato fastidio “non è stato tanto non partire in quintetto, quanto non giocare proprio”. Jackson ha replicato che è stata scelta dettata dal suo intuito e che, semplicemente, “andava fatta”. Nell’Oregon invece, un altro centro di peso non parte in quintetto, ovvero Greg Oden. Finora la prima scelta assoluta del 2007 non sta andando affatto male nella serie contro Houston, ma McMillan continua a farlo partire dalla panchina: “Lo farò giocare di più e voglio finire le partite con lui – ha detto il Coach dei Blazers – e penso che dirà in fretta quello di cui abbiamo bisogno”. Eppure a Portland, pensano che McMillan ancora non si fidi del tutto di Oden, preferendo la solidità del certamente meno talentuoso Przybilla.

SALUTE. Luke Walton si è procurato una distorsione alla caviglia nel terzo quarto della sfida di stanotte a Salt Lake City. Il figlio del grande Bill è rimasto in campo, dicendo poi che la caviglia andava abbastanza bene e che era diverso da altri infortuni patiti in precedenza. Sempre in casa Lakers, problemini anche per Trevor Ariza, che nel riscaldamento di gara-4 è ricaduto sul piede di Josh Powell. Controlli per l’ala losangelina, che hanno dato esito positivo, tanto che l’ex-Magic è tornato sul parquet mettendo anche una bomba a segno nell’ultimo periodo. Nello stesso incontro, modesto contributo per Mehmet Okur, alla prima gara in campo di tutta la serie: 13 minuti, zero punti, 2 assist e un rimbalzo. Possibili gare-4 in campo anche per Marvin Williams (Hawks) e Carmelo Anthony (Nuggets).

 

FUTURO. Dalle parti della Baia, pare i tifosi dei Warriors desiderino Andre Miller per la prossima stagione. Il play di Philadelphia è free agent quest’estate e potrebbe essere l’uomo giusto a cui affidare la cabina di regia di Golden State. L’alternativa sarebbe Kirk Hinrich, ma Miller (oltre al vantaggio di essere in scadenza) garantisce più difesa e leadership, come testimonia l’attuale percorso ai playoffs dei 76ers. I Cavs, nel frattempo, devono decidere cosa fare con Anderson Varejao. La franchigia dell’Ohio ha il terzo monte salari più alto della Lega e il contratto dato al brasiliano due anni fa (5 anni per quasi 50 milioni) è piuttosto importante. Ma scadranno presto i contratti di Snow, Szczerbiak e Joe Smith, quindi è molto probabile che l’energia di Varejao – che l’anno prossimo potrebbe optare per uscire dal suo ultimo anno di contratto a 5.3 milioni - convinca la dirigenza a rifirmarlo. I Bobcats, invece, stanno pensando cosa fare di Sean May. La 13ma scelta assoluta del 2005 ha giocato fin qui pochissimo per i cronici problemi fisici. Pare che Larry Brown, letteralmente, non sappia che pesci prendere, e si debba stabilire se spendere altri 3.6 milioni per impedire che prodotto di North Carolina (campione NCAA nel 2005 con il suo compagno a Charlotte Raymond Felton) opti per diventare free agent al termine della stagione. Cosa che farà di sicuro anche Rasheed Wallace, il quale è in scadenza e se è vero, come ammette il suo Coach Michael Curry che “non ha ancora giocato alla grande nella serie” (contro Cleveland), e che il ciclo Pistons è praticamente finito, con ogni probabilità spenderà gli ultimi spiccioli della sua carriera altrove.