Stanotte gara-5 tra Houston e Los Angeles: Rockets senza pressione e pretese, Lakers favoriti con in mano la possibilità di andare sul 3-2 ma anche l’assoluto divieto di perdere. Dopo la sonante vittoria in gara-4, in cui Pau Gasol ha salvato la faccia ai suoi in termini numerici (87-99 il finale), l’interesse verso una serie che sembrava finita dopo la risonanza al piede rotto di Yao Ming, aumenta.

 

 

Aaron Brooks: devastante in gara-4
Aaron Brooks: devastante in gara-4

HOUSTON. L’infortunio di Yao non ha gettato nello sconforto i Rockets. Se McGrady sembra ormai un ricordo lontano e, chissà, ormai appartenente al passato della franchigia, l’ennesima frattura che ha colpito il cinese, grande protagonista della vittoria in gara-1 e stoico durante gara-3 quando dopo l’incidente ha giocato sul dolore, poteva azzerare le pretese della squadra di Rick Adelman. Invece ne è nato il +29 (83-54) di fine terzo quarto che ha fatto gridare allo scandalo Magic Johnson. Grande protagonista Aaron Brooks, il folletto da Oregon che somma 53 punti con 19/34 al tiro nelle vittorie e 20 punti e 8/23 nelle sconfitte. Il suo impatto offensivo è importante, perché il suo primo passo è difficilmente arginabile e allo stesso tempo sa colpire con efficacia da tre. Ora che è rimasto il solo Luis Scola come punto di riferimento in post basso, le sue scorribande e i suoi scarichi sono fondamentali per destabilizzare la difesa dei Lakers. Anche Shane Battier è esploso con 23 punti totali e 4/4 da tre nel primo quarto, mantenendo inalterato il magistrale impatto difensivo e contribuendo a limitare la negatività della prima partita storta della serie di Ron Artest (8 punti, 4/19 al tiro dopo i 71 e 26/52 delle precedenti tre).

 

Kobe Bryant: attesa la grande prestazione allo Staples
Kobe Bryant: attesa la grande prestazione allo Staples

LAKERS. Una gara-3 da campioni della Western Conference, una gara-4 da vergogna. Il saliscendi dei Los Angeles Lakers preoccupa tifosi e staff tecnico, e anche se la sensazione di superiorità dei gialloviola rimane, la proiezione del rendimento della squadra sulle eventuali Finale di Conference e Finale NBA fa riflettere. L’atteggiamento mentale, il linguaggio del corpo, l’impegno difensivo altalenante, tutti fattori che influenzano un talento globale ineguagliabile nella Lega. I problemi principali sono il rendimento di Andrew Bynum (12 minuti di media, 14 punti in totale), ancora fuori forma dopo l’infortunio al ginocchio e il forse affrettato rientro, le difficoltà di Derek Fisher nella marcatura di Brooks (che ne limita minutaggio e poi anche l'impatto offensivo di conseguenza), e il modesto rendimento offensivo di Lamar Odom (16 e 13 rimbalzi in gara-3 ma 18 punti con 7/19 al tiro nelle restanti tre partite). Kobe Bryant in gara-4 è andato sotto i 20 per la seconda volta in questa edizione dei Playoff. L’altra occasione fu il 5/24 e la sconfitta contro i Jazz in gara-3 di primo turno, a cui fece seguito una prestazione da 38 punti e 16/24. Lecito aspettarsi quindi una partita in stile gara-3 di questa serie (40, 16/27 e una rabbia agonistica incontenibile). I Lakers hanno bisogno di fare pace con i propri tifosi: chi meglio di Kobe per guidarli nella missione?

Jacopo Burati