Sharon Drucker
Sharon Drucker

 

Il coach deve ancora avere i 295 mila euro del lodo vinto. Il club: «Ribadiamo, per noi tutto regolare»

 

 

 

 

La questione dei lodi insoluti registra l'ennesima puntata sospetta e rocambolesca. Stavolta ad alzare il polverone è il coach israeliano Sharon Drucker che dalla Fortitudo attendeva una settimana fa 295 mila euro per chiudere la vertenza su quel triennale firmato poi disatteso.

Il club continua a sostenere d'aver saldato, ribadendo che «per noi è tutto regolare». L'allenatore continua a smentire, invece, affermando che «non ho ricevuto la somma, benché la Fortitudo ci ha confermato l'avvenuto pagamento, e se necessario andrò fino in fondo». Che significa sventolare le proprie ragioni alla Fiba, dove ha vinto lodo, bloccando il mercato della Effe. Il club si trincera dietro la ricevuta bancaria che ha come data mercoledì 17 giugno, eppure dopo una decina di giorni è impensabile che il bonifico non abbia raggiunto il suo destinatario. «Disguidi tecnici» che la Fortitudo avrebbe dovuto o potuto chiarire qualche giorno fa, per una vicenda troppo presto data da qualcuno per risolta. Invece che è successo? Nel pomeriggio, alle ore 16, dopo la chiusura dei servizi bancari, l'agente dell'israeliano Raznatovic confermava assieme a Drucker che la cifra sul conto non era ancora stata depositata, spiegando addirittura che l'istituto di credito non aveva ricevuto alcuna chiamata dalla banca incaricata di effettuare il bonifico. E c'è di più, dalle parole all'azione il salto è semplice: Raznatovic comincerà già da oggi a fare luce sulla vicenda bussando alla sede della Fiba, e già da lunedì potrebbe saltare per aria un'altra bomba. Intanto dagli uffici di Sacrati non arrivano altri dettagli sulla vicenda, tutto è ancora riconducibile alle ultime rassicuranti parole circa l'avvenuto bonifico, parole che la società ha espresso a inizio settimana e che ha fatto trapelare anche ieri, battendo sul medesimo tasto della regolarità nel versamento. Eppure un mezzo caso, l'ennesimo, ha già acceso la sua miccia e potrebbe ridiventare esplosivo per la salute dell'Aquila, benché una piccola parte del lavoro, relativa al lodo di James Thomas, abbia già trovato la sua soluzione. La DoubleB ha ricevuto i soldi e quella partita, davvero, è chiusa. Resta un unico neo, innegabile, nel caos Effe-Drucker, che fa vacillare la versione della Fortitudo: «È passato fin troppo tempo perché il versamento non sia ancora arrivato» ha incalzato l'israeliano che è più deciso che mai a non mollare la presa. Allora dove sono finiti quei soldi? Persi nella Rete? Da domani dunque, ogni giorno è buono per scoprire la verità. In ogni caso, tutti questi rallentamenti ed ambiguità, che sono ormai una prassi in Fortitudo, non fanno altro che danneggiare il club. Se la vicenda Drucker sarà infine chiarita, tanto meglio. Soprattutto, meglio tardi che mai.