Il 23enne esterno ha già vestito la maglia della Benetton Treviso. In lizza per lui anche club greci. Attesa in queste ore la risposta del giocatore voluto dal club di via Volta.

 

Sono ore di attesa in sede della Pallacanestro Cantù dove a breve dovrebbe arrivare la risposta, che dovrebbe essere positiva, del 23enne esterno georgiano Manuchar Markoishvili, individuato da Andrea Trinchieri come prossimo rinforzo sul perimetro della nuova Ngc Cantù.

Markoishvili, nato a Tiblisi il 17 novembre 1986, 195 cm per 85 kg, è già stato visto negli anni passati nel campionato italiano con la maglia della Benetton Treviso nelle stagioni 2002-03 e 2003-04. Sarebbe un rinforzo importante per il team cantorino che con lui si assicurerebbe una guardia polivalente con un'ottima mano. Da vincere c'è però soprattutto la concorrenza dei club greci. L'esterno georgiano dopo l'esperienza italiana a Treviso è passato in Germania dove ha giocato con il Mitteldeutscher prima di approdare all'Olimpia Lubiana dove è rimasto fino al 2007, vincendo due campionati in Slovenia e partecipando anche all'Eurolega. Dal 2007 ad oggi ha invece vestito la casacca del Kyiv giocando nel campionato ucraino.

Intanto lunedì sono rientrati in Brianza dal loro viaggio negli Usa tra le "Summer League" estive gli uomini-mercato cantorini: coach Andrea Trinchieri e il gm Bruno Arrigoni. Tante le partite e i giocatori visti all'opera, molti dei quali sono finiti sui preziosi taccuini dello staff biancoblù, come conferma il neocoach canturino: «È stata come sempre un'esperienza utile che ci ha permesso di visionare numerosi buoni giocatori ma di scartarne anche tanti molto bravi perché in orbita Nba. Durante il soggiorno negli Stati Uniti però abbiamo avuto anche la fortuna di firmare Marty Leunen, un'ala piccola che siamo certi possa fare bene al progetto Cantù».

Trichieri svela un retroscena dell'accordo con il giovane cestista americano. «La trattativa di fatto non è stata semplice perché il ragazzo stava facendo veramente molto bene con la maglia degli Houston Rockets, e quindi tante squadre avevano messo gli occhi su di lui. Alla fine però il fatto di aver seminato bene prima, visto che Arrigoni lo aveva contattato già da più di un mese, ci ha portato a concludere positivamente l'ingaggio». Leunen è quindi da considerare un gran colpo per Cantù, anche se Trinchieri non vuole sbilanciarsi. «Solo il campo ci dirà se è un "colpo" e soprattutto sarà tale - scherza il tecnico milanese - quando ci farà vincere le prime partite». Al coach non mancano entusiasmo e buonumore e non si tira indietro quando gli chiediamo di descrivere gli altri due nuovi arrivati in maglia biancoblù, Jerry Green e Ben Ortner. «Green è il play che cercavamo, forte fisicamente, capace di creare per la squadra e con leadership. Un elemento chiave quindi per il nostro team, anche perchè siamo convinti sia in grado di abbinarsi bene con le caratteristiche di Mazzarino, che avrà ancora un grande ruolo nel gruppo. Del resto Green ha sempre fatto bene ovunque è andato e lo ha confermato anche l'ultima stagione a Rieti. Quindi penso che possa dimostrarlo anche a Cantù. Così come ritengo possa essere utile alla nostra causa anche Ortner, un giocatore in grado di giostrarsi in due ruoli, sia come centro che come numero 4. Un elemento di atletismo ed energia che ha ampi margini di miglioramento. Sarà in grado di giocarsi il posto con Lydeka. Due combattenti come piacciono a me, adatti alla piazza di Cantù». Trinchieri è appena tornato ma come ama dire «è sempre sul pezzo», al lavoro per completare la rosa. «Domani riparto per Rodi per vedere gli Europei Under20, intanto continuo a visionare tanti giocatori: ne mancano due per completare il quintetto, i due più difficili perché devono incastrarsi sul mosaico già esistente. Un'operazione stimolante ma al tempo stesso assai complicata». Confermati intanto il raduno per il 23 agosto e l'inizio della preparazione per il 24.