Terminata la Regular Season di LBA 24/25 al primo posto, il Direttore Generale di Virtus Segafredo Bologna Paolo Ronci è stato ospite di Sport Club su E-Tv. Intanto complimenti per il primo posto della Virtus in regular. Hai tenuto la barra dritta e ieri avete buttato il cuore oltre l’ostacolo. “La regular season dopo 30 partite premia un lavoro di 8 mesi, quindi siamo felici di aver concluso questa prima parte della stagione al primo posto. E’ un dato di fatto, abbiamo avuto una certa continuità in campionato e chiuderla con una bellissima partita come quella di ieri, in una cornice di pubblico da tutto esaurito e una avversaria forte come Trapani, è stato il traguardo temporaneo che dà merito al lavoro di tutti. Quello iniziato da Banchi e proseguito da Ivanovic, e quello di giocatori che hanno faticato per tutti questi mesi. Aggiungendo a questo gli impegni di Eurolega che tolgono parecchie energie, e lo vediamo non solo in Italia ma anche negli altri campionati europei”.
Sfoltire la rosa e confermare Ivanovic è stato un motivo di compattamento? “Penso di sì. I giocatori hanno grande carattere, personalità e spirito competitivo. Quando si fa l’Eurolega è necessario un roster lungo, ma è anche vero che i giocatori vogliono giocare e quindi, alla fine dell’Eurolega, abbiamo voluto ricalibrare le responsabilità tra i nostri leader storici. Ci sono giocatori che possono e devono assumersi la responsabilità delle sorti della stagione in questi mesi, e il recente passato ha dimostrato che sono riusciti a farlo avvicinandosi alla mentalità di coach Ivanovic”.
La situazione di Shengelia? “Vorrei astenermi dal dare risposte che nascono da situazioni che mi lasciano perplesso. A me piacerebbe usare questo tempo per parlare di cose positive e lasciare perdere il resto. Dico solo che ci vediamo tutti i giorni, con Shengelia, il suo agente è venuto qua durante la stagione, e immaginare che non ci siano dialoghi tra noi è davvero difficile. E’ un giocatore importante, lui sa la storia della Virtus e sa quanto abbiamo fatto insieme, è normale che abbia attenzioni da parte di grandi club, ma lo siamo anche noi e pensare che tra noi e loro non si sia parlato… Quello che ha detto l’agente è inequivocabile”
Terminata la Regular Season di LBA 24/25 al primo posto, il Direttore Generale di Virtus Segafredo Bologna Paolo Ronci è stato ospite di Sport Club su E-Tv. Intanto complimenti per il primo posto della Virtus in regular. Hai tenuto la barra dritta e ieri avete buttato il cuore oltre l’ostacolo. “La regular season dopo 30 partite premia un lavoro di 8 mesi, quindi siamo felici di aver concluso questa prima parte della stagione al primo posto. E’ un dato di fatto, abbiamo avuto una certa continuità in campionato e chiuderla con una bellissima partita come quella di ieri, in una cornice di pubblico da tutto esaurito e una avversaria forte come Trapani, è stato il traguardo temporaneo che dà merito al lavoro di tutti. Quello iniziato da Banchi e proseguito da Ivanovic, e quello di giocatori che hanno faticato per tutti questi mesi. Aggiungendo a questo gli impegni di Eurolega che tolgono parecchie energie, e lo vediamo non solo in Italia ma anche negli altri campionati europei”.
Sfoltire la rosa e confermare Ivanovic è stato un motivo di compattamento? “Penso di sì. I giocatori hanno grande carattere, personalità e spirito competitivo. Quando si fa l’Eurolega è necessario un roster lungo, ma è anche vero che i giocatori vogliono giocare e quindi, alla fine dell’Eurolega, abbiamo voluto ricalibrare le responsabilità tra i nostri leader storici. Ci sono giocatori che possono e devono assumersi la responsabilità delle sorti della stagione in questi mesi, e il recente passato ha dimostrato che sono riusciti a farlo avvicinandosi alla mentalità di coach Ivanovic”.
La situazione di Shengelia? “Vorrei astenermi dal dare risposte che nascono da situazioni che mi lasciano perplesso. A me piacerebbe usare questo tempo per parlare di cose positive e lasciare perdere il resto. Dico solo che ci vediamo tutti i giorni, con Shengelia, il suo agente è venuto qua durante la stagione, e immaginare che non ci siano dialoghi tra noi è davvero difficile. E’ un giocatore importante, lui sa la storia della Virtus e sa quanto abbiamo fatto insieme, è normale che abbia attenzioni da parte di grandi club, ma lo siamo anche noi e pensare che tra noi e loro non si sia parlato… Quello che ha detto l’agente è inequivocabile”.
Clyburn era molto criticato, ora è diventato un giocatore fondamentale. “Io mi diverto ogni giorno a vederlo in allenamento, ha grande classe. Mi viene in mente che quando vedo giudizi velocissimi, tribunali istituiti in modo rapido e tranciante, rimango di una filosofia diversa: le persone devono avere la calma per poter esprimere il proprio potenziale, non dimentichiamo che sono persone e non solo giocatori quelle che vengono giudicate, e serve il tempo per dimostrare quello che si sa fare. E questo vale per qualsiasi professione: accettiamo i giudizi, ma quello che Will sta facendo adesso è quanto da lui ci si attendeva. Non dimentichiamo che ha avuto un infortunio lungo, come Shengelia, e questo ha rallentato il nostro percorso alla ricerca di un equilibrio. Io, ad ottobre, non mi metterei a dare giudizi trancianti sul lavoro di nessuno, qualsiasi sia il settore, senza averli mai visti o frequentati, o aver studiato la loro storia”.
Terminata la Regular Season di LBA 24/25 al primo posto, il Direttore Generale di Virtus Segafredo Bologna Paolo Ronci è stato ospite di Sport Club su E-Tv. Intanto complimenti per il primo posto della Virtus in regular. Hai tenuto la barra dritta e ieri avete buttato il cuore oltre l’ostacolo. “La regular season dopo 30 partite premia un lavoro di 8 mesi, quindi siamo felici di aver concluso questa prima parte della stagione al primo posto. E’ un dato di fatto, abbiamo avuto una certa continuità in campionato e chiuderla con una bellissima partita come quella di ieri, in una cornice di pubblico da tutto esaurito e una avversaria forte come Trapani, è stato il traguardo temporaneo che dà merito al lavoro di tutti. Quello iniziato da Banchi e proseguito da Ivanovic, e quello di giocatori che hanno faticato per tutti questi mesi. Aggiungendo a questo gli impegni di Eurolega che tolgono parecchie energie, e lo vediamo non solo in Italia ma anche negli altri campionati europei”.
Sfoltire la rosa e confermare Ivanovic è stato un motivo di compattamento? “Penso di sì. I giocatori hanno grande carattere, personalità e spirito competitivo. Quando si fa l’Eurolega è necessario un roster lungo, ma è anche vero che i giocatori vogliono giocare e quindi, alla fine dell’Eurolega, abbiamo voluto ricalibrare le responsabilità tra i nostri leader storici. Ci sono giocatori che possono e devono assumersi la responsabilità delle sorti della stagione in questi mesi, e il recente passato ha dimostrato che sono riusciti a farlo avvicinandosi alla mentalità di coach Ivanovic”.
La situazione di Shengelia? “Vorrei astenermi dal dare risposte che nascono da situazioni che mi lasciano perplesso. A me piacerebbe usare questo tempo per parlare di cose positive e lasciare perdere il resto. Dico solo che ci vediamo tutti i giorni, con Shengelia, il suo agente è venuto qua durante la stagione, e immaginare che non ci siano dialoghi tra noi è davvero difficile. E’ un giocatore importante, lui sa la storia della Virtus e sa quanto abbiamo fatto insieme, è normale che abbia attenzioni da parte di grandi club, ma lo siamo anche noi e pensare che tra noi e loro non si sia parlato… Quello che ha detto l’agente è inequivocabile”.
Clyburn era molto criticato, ora è diventato un giocatore fondamentale. “Io mi diverto ogni giorno a vederlo in allenamento, ha grande classe. Mi viene in mente che quando vedo giudizi velocissimi, tribunali istituiti in modo rapido e tranciante, rimango di una filosofia diversa: le persone devono avere la calma per poter esprimere il proprio potenziale, non dimentichiamo che sono persone e non solo giocatori quelle che vengono giudicate, e serve il tempo per dimostrare quello che si sa fare. E questo vale per qualsiasi professione: accettiamo i giudizi, ma quello che Will sta facendo adesso è quanto da lui ci si attendeva. Non dimentichiamo che ha avuto un infortunio lungo, come Shengelia, e questo ha rallentato il nostro percorso alla ricerca di un equilibrio. Io, ad ottobre, non mi metterei a dare giudizi trancianti sul lavoro di nessuno, qualsiasi sia il settore, senza averli mai visti o frequentati, o aver studiato la loro storia”.
L’Eurolega costa tanto. Avete fatto contro offerte? “Abbiamo dialogato spesso. Loro non gradiscono si parli di offerte e contro offerte, non è la filosofia dell’Eurolega. Quello che conta dire è che la Virtus è ritenuta una realtà importante, i dialoghi sono stati sempre aperti, in questi tre anni abbiamo dimostrato di saper fare cose buone e non solo sul campo – dove quest’anno le cose non sono andate benissimo ma l’anno scorso ci ha visto arrivare tra le prime dieci – perché ci sono risultati come la percentuale di riempimento dell’arena, e come il pubblico abbia risposto presente anche quando non avevamo più possibilità in classifica. Pensiamo a come eravamo 5-6 anni fa, oggi la Virtus ha mostrato in Eurolega un volto che abbina il campo ad altri risultati importanti. Esserci e partecipare è qualcosa che dà la dimensione dell’attuale struttura del club e di quanto venga costruito attorno all’evento partita”.
