VEROLI – La Prima è alla vigilia di un match importante. Alla sfida di domani al palasport di Frosinone contro l’Umana Venezia, la squadra giallorossa ci arriva con le insegne di vicecapolista della Legadue, titolo chiamato ad essere difeso contro una squadra come quella veneta partita come supercorazzata in estate e per il momento ridimensionata da una prima parte di torneo non all’altezza.

L’ultimo turno è andato bene ad entrambe, Venezia sconfiggendo in casa un’avversaria significativa come Rimini, Veroli espugnando Pavia dopo la sconfitta a Casale Monferrato (che ieri ha tesserato l’ex-verolano Marco Rossetti) e approfittando della caduta casalinga a sorpresa dell’ex-capolista Reggio Emilia, per mano di Pistoia, per tornare ad installarsi in seconda piazza proprio in compagnia di Reggio, dietro soltanto a Sassari.

 

 

Dopo la giornata di riposo concessa giovedì da Cancellieri, ieri la squadra è tornata in palestra per questo quartultimo impegno ufficiale di un 2009 che ha dato di gran lunga più gioie che dolori ai colori giallorossi: “In effetti si sta per chiudere un anno ricco di soddisfazioni – dice il presidente Leonardo ZeppieriSiamo contenti di ciò che questa realtà ci sta dando, del resto i successi arrivano se c'è programmazione e impegno. L'importante è continuare a capire che nessuno ti regala nulla, dobbiamo giocare con la massima umiltà contro tutti se davvero vogliamo portare a casa un risultato migliore rispetto alla scorsa stagione”. Il che, visto il secondo posto in regular season dell’edizione di Trinchieri, significherebbe Serie A, parolina dietro cui non ci si nasconde ormai più nell’entourage giallorosso. Che si gode ancora per qualche ora la vittoria di Pavia: “E’ stato un successo meritato, giocare a Pavia è sempre difficile, contro una squadra che lotta col coltello tra i denti – a parlare è sempre Zeppieri – Abbiamo stoppato il trend negativo di una sola giornata, ovvero la sconfitta di Casale Monferrato, che poteva lasciare degli strascichi. Invece siamo ripartiti subito di slancio, senza piangerci addosso perché ci può stare di perdere una partita. A Pavia, la squadra quando ha voluto chiudere la partita l'ha chiusa e questa è la cosa su cui dobbiamo fondare il nostro avvenire. Un successo come questo ti dà la convinzione di poter fare bene: come abbiamo giocato in quel terzo quarto, devastante, dimostra che quest’anno per vincere contro Veroli dovranno sudare tutte parecchio”.

 

Paolo De Persis