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Le vacanze forzate del Gallo:"Schiena KO ma vincerò io"

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Scritto da Luigi
Pubblicato: 20 Marzo 2009
Creato: 20 Marzo 2009
Visite: 1489

Il timore per il bisturi esternato al professor Maurizio Fornari, lo stesso che ha operato la schiena di Alessandro Nesta. Sono giorni di dubbi per Danilo Gallinari, in breve vacanza italiana autorizzata dai New York Knicks. L'entusiasmo del fratellino Federico e le cure di mamma Marilisa, in cascina a Graffignana, curano solo in parte i dolori di articolazioni e anima.

Gallinari, come sta?«Così così. La mia schiena è migliorata fino a gennaio, ora siamo arrivati al punto in cui non va ne avanti ne indietro. Con i Knicks ci siamo detti che è meglio trovare una soluzione permanente».Qual è i! problema?«Il canale del nervo sciatico sinistro, più stretto di quello destro dalla nascita. Ho risolto quelli di stabilità della colonna vertebrale e di postura, col nuovo preparatore, e ridotto la protrusione discale con la fisioterapia. Vedrò ancora uno specialista, poi tornerò a New York».Si farà operare?«Difficile decidere. Ho ancora vent'anni, sto completando lo sviluppo, magari il mio corpo si adatta e impara a gestire. Per otto mesi ho fatto di tutto per evitare di andare sotto i ferri: ma non sarà un problema se avrò la certezza che dopo tornerò al 100 per cento».Rischia la carriera?«No. Prima o poi passerà. Si tratta solo di vedere quando».Quando tornerà a giocare?«Ne parlerò con Mike (D'Antoni, il coach, ridr). Anche se non tantissime, abbiamo ancora qualche chance di andare ai playoff. Io ci spero, e se mi chiedono di stringere i denti ci sono».In caso contrario, è l'ora del bilancio di un anno.«Positivo sicuramente. È vero, chi mi ha visto giocare a Milano sa di cosa sono capace, il pubblico di New York non ancora. Ma Mike è tranquillo, mi aspetta».Soddisfatto anche delle serate in cui non le passano la palla neanche per sbaglio, il famoso schema "Palo aito" in cui il palo è ele?«Sì (ride, ndr),è una delle cose che miglioreranno al secondo anno. Tutti i miei inizi, in carriera, hanno avuto qualche problema: il piede a Pavia che ha condizionato l'awio a Milano, l'infortunio in Nazionale. Sono problemi di crescita, fisica e tecnica: mi fossi conosciuto meglio prima, starei meglio adesso».Intanto ha fatto cambiare la canzone che l'accompagna su! parquet.«Da That's amorea Tanto (3) di Jovanotti e Applausi per Fibra. Un segno di stima, se vogliamo. L'America comincio a conoscerla meglio, Times Square continua a darmi i brividi come la prima volta in campo al Madison. Sfato un falso mito: si mangia bene ovunque, mentre è vero che i loro tabloid sono scarsissimi, non mi hanno mai beccato in dolce compagnia... Tornando seri, lì la crisi si tocca con mano. Anche noi del Nba, che infatti cominciamo a parlare di serrata comel anni fa».Visti da vicinissmo: Kobe o Le-Bron?«Kobe Bryant, stile unico: lo pensavo qui in Italia, lo penso ora che l'ho visto dal vivo».Chi ha rivisto qui a Milano? Vecchi amici? Non certo gli ex compagni, visto che è rimasto solo Katelynas.«Solo dottori e famiglia, anche se il cellulare non sta mai zitto. L'Armani? La seguo, vive il suo periodo dipassaggio: l'ambiente e io per primo ci aspettavamo qualcosainpiùmaimiracolinon arrivano subito. E comunque:sono arrivati in Top 16 di Eurole-ga e sono quinti in campionato, come noi alla fine dello scorso anno. E possono migliorare».

fonte Massimo Pisa - Repubblica edizione Milano

Raduno per i nati 1994 a Terranuova Bracciolini dal 19 al 22 marzo

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Scritto da Luigi
Pubblicato: 17 Marzo 2009
Creato: 17 Marzo 2009
Visite: 1563

Il Settore Squadre Nazionali, in occasione del raduno collegiale della Nazionale “Under 16” maschile (1994), in programma a Terranuova Bracciolini (Arezzo) dal 19 al 22 marzo 2009, ha convocato i seguenti giocatori :

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Rinascita Napoli, tutta la verità in due settimane (Fonte Marcello Altamura - Cronache di Napoli)

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Scritto da Luigi
Pubblicato: 17 Marzo 2009
Creato: 17 Marzo 2009
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NAPOLI - Per capirci qualcosa in più, bisognerà aspettare due settimane. Quindici giorni per schiarirsi le idee sulla possibile rinascita del basket napoletano. Un progetto complicato, difficile, legato a filo doppio al destino della Sebastiani Rieti, che pur gravata da problemi economici continua a lottare (e a vincere) sul parquet inseguendo una salvezza che sarebbe clamorosa. Il filo doppio che annoda i sabini a Napoli porta a Gaetano Papalia, patron della Sebastiani ma anche di Ippodromi & Città, la società che gestisce anche l'impianto di Agnano.

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Recalcati: “La nostra stagione inizia qui”

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Scritto da Luigi
Pubblicato: 17 Marzo 2009
Creato: 17 Marzo 2009
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La Nazionale maschile con il raduno di Domegge di Cadore, in provincia di Belluno, chiude il ciclo dei raduni invernali. Il prossimo direttamente il 25 maggio per iniziare la preparazione dei Giochi del Mediterraneo in Abruzzo.

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Contro Bologna, Treviso vince e convince: tornar ‘grandi’ si può!

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Scritto da Luigi
Pubblicato: 15 Marzo 2009
Creato: 15 Marzo 2009
Visite: 1344


TREVISO – Passano gli anni, gli obiettivi possono anche ridimensionarsi, ma il fascino di certe sfide non potrà mai afflosciarsi: è il caso del duello tra la Benetton e la Fortitudo, che ha segnato sfide epiche nell’ultimo decennio, ad altissimi livelli, prima di ridursi per rilevanza ad una normale partita di ’routine’ utile solo ai fini del miglior piazzamento della classifica e nulla più. Almeno per il momento, visto che Treviso dilapida regolarmente in trasferta la schiacciante supremazia che l’aria di casa le garantisce (sono 11 le vittorie interne in campionato su 12 partite giocate), mentre la Bologna biancoblù attraversa una stagione piuttosto imbarazzante e deludente, e ancor di più alla sola lettura dei nominativi che vanno a comporre quel roster (tutt’altro che da seconda fascia) che ’patron’ Sacrati ha saputo affidare dapprima a coach Sakota ed ora a Pancotto. I ricordi non si stemperano così facilmente, dicevamo, e l’ennesima dimostrazione è venuta dai 40 minuti vissuti non solo sul parquet dai protagonisti ma anche sugli spalti dalle due tifoserie sempre piuttosto colorite nello scambiarsi incessantemente cori di reciproci, goliardeschi, ‘sfottò’, con l’ultima parola che è spettata, di diritto, ai trevigiani, vincitori a referto per la gioia incontenibile del proprio pubblico.

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  1. Non riesce l'impresa alla Premiata che resta in partita per 30 minuti.
  2. L'overtime premia Milano
  3. Pao. Aggiornamento biennale. Entro il 30 giugno
  4. Grandi manovre al Galatasaray: Mahmuti o Repesa per la prossima stagione

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