Dopo 14 stagioni e 410 presenze in Serie A, Peppe Poeta (a pochi mesi dal festeggiare il 37° compleanno) ha annunciato il ritiro con un post su Instagram. L’unico trofeo conquistato in carriera risale alla Coppa Italia 2018 con la canotta di Torino ma ciò che il nativo di Battipaglia ha compiuto nel massimo campionato italiano con la divisa di Teramo, Virtus Bologna, Trento, Torino, Reggio Emilia e Cremona resterà nei ricordi di tutti gli appassionati.
Questo il testo del suo post su Instagram:
“Qual è il tuo sogno?“ Durante tutta la carriera, quando mi veniva posta questa domanda, ho sempre risposto: “Continuare a vivere il sogno che sto vivendo.” È andato tutto oltre ogni più rosea aspettativa. Non avrei mai immaginato di giocare in Serie A, in Eurolega o addirittura di vestire per più di cento volte la maglia Azzurra. Per me, il ragazzino nato sui playground di Battipaglia, era già un sogno incredibile giocare e vivere di pallacanestro, qualsiasi fosse la categoria. Posso dire di essermi goduto il viaggio, ogni attimo, ogni secondo. Cara Pallacanestro, ti ringrazio per avermi fatto vivere un sogno lungo 30 anni. Forse avrei potuto giocare un altro anno o magari due, ma il mio corpo mi sta dicendo di rallentare. E a me rallentare non è mai piaciuto. Mi sta dicendo di saltar qualche allenamento, di gestirmi durante le partite. No! Cara Pallacanestro, proprio non riesco, meriti che chiunque scenda in campo dia tutto se stesso. Io ci ho provato, fino all’ultimo secondo dell’ultima partita, ma oggi sento di non essere più in grado di farlo. Non voglio riempire questo post di nomi e ringraziamenti. Ogni persona a suo modo è stata fondamentale nel mio percorso. Mi limito a due ringraziamenti speciali. Uno alla mia famiglia, Franco, Lucia, Manu, Sergio, Alice. Uno a tutti i tifosi, mi sono sempre sentito più amato di quanto meritassi: siete stati la mia forza, non smetterò mai di esservi grato.
Oggi inizia un nuovo capitolo della mia vita e il mio primo obiettivo sarà quello di avere una risposta alla domanda: “Qual è il tuo sogno?”
Il libro, appena dato alle stampe, dei coach-scrittori Bruno Boero e Maurizio Marinucci "Viaggio nell'etica del coaching" esce proprio in un momento "ad hoc", ovvero in tempi in cui molto spesso il valore della moralità, sui campi di gioco, è tristemente maltrattato. Una lezione che cerca di scavare il più possibile e in tutte le sue sfaccettature il significato profondo di etica, che tutti gli attori di un'attività sportiva, in particolare i genitori se trattasi di gruppi giovanili, devono rispettare.
Un caleidoscopio di perlustrazioni che rende quest'opera plurima,polivalente,distesa, in cui pulsa anche una profonda ricerca e un'eccellente dose di competenza degli autori.
Frutti Extra Bursaspor: Sezgun, Ozalp, Needham 17, Turen, Al 4, Bitim 19, Andrews 37, Hayes 4, Olmaz 5, Dudzinski 8 Coach: Alimpijevic
Arbitri: PERUGA, KOWALSKI, HADZIC.
Si ritorna in campo europeo dopo una lunga pausa, riprende il cammino in EuroCup delle V Nere di Coach Scariolo che alla Segafredo Arena ospitano i turchi del Bursaspor nel recupero della 10^ giornata. Partenza equilibrata da parte di entrambe le squadre, la Virtus recupera e si porta in vantaggio grazie alle giocate sotto canestro di Jaiteh (11-10), Bursa prova a mettere la prima accellerata sulla gara sfruttando i tiri dall’arco e portandosi sul +9 ad un minuto dalla prima sirena, altra tripla turca a cui risponde allo stesso modo Cordinier fissando il punteggio sul 14 a 23 dopo i primi 10′ di gioco. I bianconeri provano ricucire lo strappo iniziale con Belinelli e Cordinier, Mannion fa 2/2 ai liberi e sempre il capitano trova la tripla del -2 (25-27), time out chiamato dalla panchina ospite; Segafredo che attacca con continuità e ritrova il pareggio (30-30) quando mancano 4′ abbondanti alla seconda sirena. Bursa rimette il naso in avanti ma gli assist di Teodosic trovano puntuali i suoi compagni che rimangono a contatto della squadra turca, la Virtus ora crea, comanda il ritmo e piazza il break che gli permette di chiudere il primo tempo in vantaggio sul punteggio di 51 a 44. Inizio di terzo quarto ancora equilibrato con entrambe le squadre concentrare a non lasciare spazi nei rispettivi pitturati, Hervey penetra di prepotenza e segna, Teodosic fa 2/2 ai liberi , Jaiteh segna sfruttando la sua fisicità sotto le plance e la Segafredo si riporta sul +10 (63-53). Pajola e Teodosic segnano con continuità dai 6′ e 75′, il lungo francese è incontenibile sotto canestro, Virtus padrona del gioco e del campo, il +18 a 3′ dalla terza sirena testimonia il momento bianconero della gara (77-58). Bursa non è squadea arrendevole, lotta e costruisce poco a poco la rimonta fino a toccare il -5 al termine dei 30′ minuti di gioco, punteggio di 78 a 73 alla Segafredo Arena. Ultimo quarto che vede la Virtus portarsi di nuovo avanti senza però mettere mai in maniera definitiva la parola fine sull’incontro, Cordinier segna ma Andrews tiene in partita i suoi (86-81); a meno di 6′ dalla termine la partita è ancora in equilibrio. Pareggio turco a 4′ e 47 dalla fine (86-86), Bursa continua a segnare e si porta sul +4, 2/2 di Teodosic dalla lunetta seguito da Weems che mette la tripla del nuovo sorpasso bolognese, ma la gara è ancora apertissima. Il Bursaspor ci prova negli ultimi possessi ma prima Jaiteh in difesa, poi Weems in attacco chiudono la gara. Vince la Virtus 98-94.
Comunicato e tabellini a cura di Ufficio Stampa Virtus Segafredo Bologna.
L’Olimpia ha giocato nove partite nei primi 20 giorni del mese di febbraio, di cui otto vinte, poi in un momento del calendario inusuale si trova a giocare la seconda gara in appena 12 giorni e curiosamente nella stessa città della prima, Atene. La soppressione della gara con l’Unics Kazan, con potenziali implicazioni di classifica, ha allungato la settimana, eliminato un doppio turno e riportato l’Olimpia in Grecia in una partita con tante connessioni tra le due squadre inclusa la presenza in campo di quattro ex, due per parte. Sarà anche la prima volta di Dinos Mitoglou contro il Panathinaikos: era assente nella partita di andata a Milano. La sospensione delle squadre russe ha stravolto la classifica alle spalle delle prime quattro, con balzi in avanti per Anadolu Efes e Bayern Monaco, passi indietro per Monaco, nuove aspirazioni di playoff per il Maccabi. In questo momento, esistono due classifiche, l’Olimpia è terza in ambedue. Resta il fatto che delle ultime sette gare, solo due sono in casa, Bayern e Monaco, cinque in trasferta. La prima è questa di Oaka. L’Olimpia, oltre che priva di Shavon Shields, non avrà Gigi Datome, bloccato da un’infiammazione al ginocchio sinistro che richiede alcuni giorni di terapie.
NOTE – Si gioca venerdì 4 marzo alle 20:00 ora italiana ad Oaka (diretta su Sky Sport Arena, Eleven Sports).
COACH ETTORE MESSINA – “Come tutte le gare in trasferta di EuroLeague sarà una gara difficile che presenterà delle insidie, in cui dovremo rimanere mentalmente dentro la gara e concentrati per tutti i 40 minuti. Il Panathinaikos ha un chiaro realizzatore principe in Nemanja Nedovic, ma anche tanto equilibrio grazie al movimento di palla e all’alternanza di difesa a uomo e difesa a zona. Noi vorremmo riprendereil nostro cammino in una stagione di EuroLeague molto complicata, quindi contiamo di giocare una buona partita”.
DINOS MITOGLOU – “Affrontiamo una squadra molto pericolosa, con giocatori di grande talento e una mentalità da squadra storicamente protagonista in Europa. Dovremo essere bravi a concentrarci sul nostro gioco e rimanere solidi e duri per 40 minuti. Per me personalmente, sarà un piacere rivedere tanti amici e giocare contro una squadra alla quale sarò sempre grato per quello che ha fatto per me e per i tanti bei ricordi che mi legano ai miei compagni e agli allenatori che ho avuto”.
IL PANATHINAIKOS – Daryl Macon jr, lo scorso anno all’AEK Atene, è uno dei realizzatori più potenti della competizione, playmaker da 13.3 punti di media (56.0% da due, 35.2% da tre) con 3.4 assist a partita. È un playmaker di 1.88 al debutto in EuroLeague, ma con esperienze anche nella NBA a Dallas e Miami. Nemanja Nedovic, assente nella gara di andata, segna 13.1 punti di media partendo dalla panchina, ha il 40.0% da tre, e distribuisce 2.9 assist per gara. È andato in doppia cifra in 10 delle ultime 11 gare e segnato 25 punti contro la Stella Rossa, 23 contro lo Zalgiris. Tra le guardie, il Panathinaikos ha aggiunto di recente il veterano Stefan Jovic (3.5 punti e 2.3 assist a partita) che però potrebbe essere assente per infortunio. Howard Sant-Roos è una guardia cubana da 7.2 punti per gara con il 52.3% da due. L’ala piccola titolare sarebbe Ioannis Papapetrou (10.9 punti e 3.1 rimbalzi di media), nazionale ellenico, ma ha subito una recente operazione al naso e dovrebbe essere inutilizzabile. Da ala forte, il titolare è Okaro White, veterano delle leghe europee (8.8 punti e 4.0 rimbalzi per gara). Il centro è Georgios Papagiannis, attualmente il miglior rimbalzista di EuroLeague (7.7). È anche uomo da 9.9 punti di media con il 65.5% dal campo. La rotazione dei lunghi è completata da Leonidas Kaselakis, 3.4 di media, e da Jeremy Evans (5.8 punti e 3.5 rimbalzi di media).
I PRECEDENTI VS. PANATHINAIKOS – L’Olimpia ha affrontato il Panathinaikos 23 volte nella sua storia. Il record è 8-15 (9-14 se consideriamo solo l’EuroLeague odierna). Ad Atene, l’Olimpia ha vinto tre volte: nelle Top 16 di EuroLeague del 2011/12 con il punteggio di 67-58, nel 2018/19 86-83 con 20 punti e otto rimbalzi di Arturas Gudaitis,e nel 2019/20, 79-78 con 18 punti di Vlado Micov, 17 di Luis Scola e 15 di Michael Roll. A Milano il record è 5-7. Ad Atene il totale è 8-3 in favore del Panathinaikos. Nella stagione 1997/98 le due squadre si affrontarono nella semifinale di Coppa Europa. Il Panathinaikos vinse la gara di andata 77-58 ma al ritorno, al Forum, l’Olimpia allenata da Franco Casalini si prese la rivincita con un memorabile 86-61 che la qualificò per la finale in cui tuttavia perse contro lo Zalgiris Kaunas.
LA PANATHINAIKOS CONNECTION – Nemanja Nedovic ha giocato due anni a Milano vincendo una Supercoppa. In tutto ha giocato in EuroLeague 32 partite segnando 307 punti. Jeremy Evans ha giocato all’Olimpia la parte conclusiva della scorsa stagione (11 presenze, 31 punti) raggiungendo le Final Four di EuroLeague. Nell’Olimpia c’è Ben Bentil che ha disputato due stagioni al Panathinaikos vincendo due volte il titolo greco. Bentil ha giocato 54 partite di EuroLeague, segnando 258 punti. Dinos Mitoglou ha giocato quattro anni nel Panathinaikos, 93 partite di EuroLeague, 597 punti, 370 rimbalzi catturati. Howard St.Roos ha giocato al CSKA Mosca insieme a Kyle Hines.
ROAD WARRIORS – L’Olimpia ha vinto cinque gare in trasferta consecutive, record di club in EuroLeague, prima di perdere con l’Olympiacos. La sequenza è cominciata a Montecarlo ed è proseguita a Barcellona, Mosca, Belgrado e Kaunas. In tutto i successi esterni sono sette. Il record di club è 10, lo scorso anno.
GAME NOTES –Nicolò Melli, 25 gare su 25 in quintetto, in doppia cifra nei rimbalzi nelle ultime due gare, è il terzo rimbalzista difensivo di EuroLeague con 4.7 di media, sesto assoluto con 6.2. Kaleb Tarczewski è a meno sette canestri da quota 300 e a meno cinque rimbalzi da quota 600, tutto sia in maglia Olimpia che in assoluto. Kyle Hines è a otto rimbalzi dai 1.600 in carriera. E’ anche a 42 punti di distanza dai 3.000 in carriera.
La Stella Azzurra Basketball Academy è lieta di annunciare di aver raggiunto un accordo con Alberto Chiumenti, nato a Schio il primo luglio 1987, 204cm di statura, centro, prima partite della stagione a Rieti.
“Sono molto felice e contento di intraprendere questa nuova sfida intrigante. Arrivo al club nerostellato con grande entusiasmo e motivazione dopo un momento non semplice. Mi sento pronto ad aiutare al raggiungimento dell’obbiettivo della salvezza.”.
LA CARRIERA:
Chiumenti si forma nelle giovanili della Fortitudo Bologna, dove peraltro fa il suo esordio nel basket maggiore nella stagione 2005/’06. Tra le sue esperienze, oltre Forlì e Vigevano, va ricordata quella di Latina (‘08/’09) e, soprattutto, quella di Casalpusterlengo, dove arriva nel 2010 per restarci fino al 2016: 160 presenze, quasi duemila punti realizzati tra Dna e Lega2. Poi è il momento di voltare pagina e Chiumenti diventa il punto di riferimento di Ravenna: quattro stagioni in A2, intervallate dall’esperienza di Cento, fino ad ottenere la fascia di capitano. Lo scorso anno ha chiuso con 5,4 di media nella realizzazione e 4,6 ai rimbalzi. Prima metà della stagione corrente la gioca in Serie B alla Reale Sebastiani Rieti, prima dell’approdo a Roma con la maglia nerostellata.
Comunicato e dichiarazioni a cura di Ufficio Stampa Stella Azzurra Roma.